•7•

122 4 0
                                    

Ethan povs

Mi chiudo in camera mia per più di due ore. Mi rode davvero il culo. Sento che saluta quella sfigata che è  venuta, poi chiude la porta. Deve essersene andanta. Magari se ne andasse anche Catherine! Ammetto di averle guardato il culo, di aver fantasticato sulle sue tette e sui suoi fianchi procaci, ma quella sua boccaccia mi ha fatto salire il nervoso. Come si permette di rispondermi con quel tono impertinente? Nessuna ragazza lo fa o lo ha mai fatto. Di solito le intimidisco. Perchè lei è diversa?

Sento che gira per casa, poi si chiude in bagno. Sento aprirsi l'acqua della doccia. Nonostante già mi stia sul cazzo, non posso evitare di fantasticare su di lei sotto la doccia. Mio malgrado, devo ammettere che è davvero bella. Cerco di ignorare questi pensieri e gioco alla play. Dopo un po', mi viene fame e vado in cucina a farmi un panino. In quel momento lei esce dal bagno...con solo un asciugamano addosso. Merda! Il mio cazzo ha un fremito. La squadro da capo a piedi, sena tentare di nasconderlo, sarebbe inutile. Lei se ne accorge.

"Smetti di fissarmi, maiale!" Mi urla, poi va a chiudersi in camera sua.

Se penso a cosa c'è sotto quell'asciugamano...potrei non resistere. Eppure non mi mancano le ragazze da scoparmi, anzi, posso averne una quando voglio. Allora perchè fantastico su di lei? Scuoto la testa.

Cat povs

Mi vesto in fretta. Non posso credere che quel maiale abbia osato fissarmi. Abbiamo appena litigato! I maschi hanno una coerenza unica.

Ho davvero fame. Credo di dover uscire di nuovo per andare al supermercato. Per orgoglio, non voglio mangiare quello che c'è in casa, visto che lo ha pagato lui, come ha gentilmente precisato lo stronzo.
Quindi decido di uscire. Prima, ho visto un supermercato dietro l'angolo. Farò presto ad andarci. Attraverso tutto il campus. Ho ancora una settimana di libertà prima che le lezioni comincino.

Dopo venti minuti, sto tornando in stanza. Fatico a portare tutti i sacchetti pieni di cose che ho comprato. Apro la porta. Seduti sul divano ci sono Ethan, purtroppo, ed un bel ragazzo biondo, con gli occhi azzurri.

"Dove sei stata?" Mi chiede Ethan.

"A fare la spesa, visto che sua signoria mi ha vietato di mangiare le sue cose che ha comprato con i suoi soldi." Gli rispondo, acida.

Lui scoppia a ridere.

Io gli mostro il dito medio e lui smette, trucidandomi con lo sguardo. Nel frattempo l'altro ragazzo ci guarda divertito.

Mi rivolgo a lui.

"Ciao. Io sono Cat, piacere" dico, per essere gentile.

Lui mi stringe la mano.

"Piacere mio. Io sono Nicholas, un amico di Ethan"

Mi sorride. Sembra simpatico.

"Allora, Ethan mi ha detto che dividerete la stanza, mi dispiace"

"Già. Dispiace anche a me"

"È a ME che dovrebbe dispiacere" interviene Ethan.

"Certo. Deve essere terribile trovarsi una ragazza in camera pronta ad essere disponibile e gentile ma trattarla di merda a priori senza conoscerla. Deve essere difficile per te " dico com sarcasmo, mentre mi verso del succo di frutta.

Ne offro a Nicholas e lui lo accetta ringraziandomi gentilmente.

"Fanculo" mi risponde Ethan.

"Fottiti" ribatto io.

Lui, dopo avermi mostrato il  terzo dito, se ne va in camera sua sbattendo la porta.

"Sembra che voi due non vi piacciate molto..." commenta Nicholas.

"Si vede?!" Chiedo com sarcasmo.

Ci accomodiamo sul divano a parlare.

"Ti giuro, io somo sempre gentile con tutti e sono abituata che anche gli altri lo siano con me..se non quello, almeno l'educazione! Lui invece mi ha trattata di merda fin dall'inizio senza motivo. E bè, la cosa mi fa girare i coglioni."

"Ti capisco. Ethan non è una persona facile. Ma va capito. Ha avuto una vita difficile..."

"Ognuno di noi deve affrontare delle difficoltà, ma questo non comporta attaccare a priori il prossimo"

"Hai ragione" concorda lui.

Poi si fa pensieroso ed anche io.

Poco dopo, i suoi occhi azzurri si rasserenano.

"Allora, come ti sembra il campus? So che inizialmene può fare impressione. Io e Ethan siamo già al secondo anno, ma ricordo bene l'anno scorso.." mi sorride, comprensivo.

"Bè, sembra molto bello. Certo, il fatto che tutto sia così grande e moderno...mette in soggezione. Ma mi piace molto. Credo che quando mi sarò abituata mi troverò bene"

"Si, lo credo anch'io"

Continuiamo a parlare, finchè non ci viene fame e decidiamo di ordinarci una pizza. Nicholas va in camera di Ethan a chiedergli se anche lui ne vuole una. Quando torna in salotto, sembra preoccupato.

"Non c'è" dice.

"Come non c'è...?" Chiedo confusa.

"È uscito" spiega lui.

"Ma noi eravamo qui. Lo avremmo visto"

"Oh...no. Spesso esce dalla finestra"

"Dalla finestra? E perchè?"

Effettivamente eravamo al primo piano, non era alto, ma la cosa non aveva senso comunque.

"A volte Ethan fa cose strane. Non farti domande"

Entrambi scoppiamo a ridere.

Verso le 22:00, Nicholas deve tornare nella sua camera.

"Sono stato bene" mi dice.

"Anche io"

"Se vuoi domani possiamo rivederci. Ti presenterò i miei amici"

"Mi farebbe molto piacere" dico, sinceramente.

"Ah, un'altra cosa" dice

"Si?"

"La prossima settimana ci sarà il ballo di fine estate. Sarà divertente. Verrai?" Sembra speranzoso.

"Certo, non mancherò"

"Bene" sorride.

Si sporge per baciarmi la guancia, poi se ne va.

Chiudo la porta. Che giornata! Sicuramente la più lunga della mia vita.

Otherwise EqualDove le storie prendono vita. Scoprilo ora