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Mi precipito verso di lui, lancio la borsa a terra e mi inginocchio vicino alla sua testa.

"Ethan? Che è successo?"

Mi risponde con un mugolio indefinito. Vedo che cerca di alzarsi, così lo aiuto, finchè non si lascia cadere sul divano. Il sopracciglio e il labbro sono spaccati e insanguinati, il viso e il resto del corpo coperti di contusioni. Mi alzo per andare in bagno, ma lui mi afferra il polso.

"Non andartene Catty..non lasciarmi solo.."

Non l'ho mai visto vulnerabile come in questo momento, e questa visione, non so perchè, fa brillare i miei occhi di lacrime, ma le scaccio in fretta.

"Resto qui, Ethan, non ti lascerò mai solo. Aspetta un attimo, però"

Corro in bagno, inumidisco un asciugamano per pulirgli le ferite, poi prendo disinfettante e cerotti.

In poco tempo riesco a togliergli il sangue dal viso, ma per disinfettargli le ferite impiego un'eternità, visto che proprio non vuole saperne di stare fermo. Alla fine, sembra sentirsi meglio e si alza a sedere sul divano. Mentre gli porgo un bicchiere d'acqua, gli chiedo:

"Vuoi dirmi cos'è successo? Perchè ti hanno picchiato in quel modo?"

"Non sono cose che ti riguardano, Cat"

"Si, invece! Cosa sarebbe successo se ci fossi stata anche io in casa? O se fossi stata qui da sola? Se qualcuno entra qui dentro per picchiarti, mi riguarda eccome, perchè qui ci vivo anche io"

"Sssh, non urlare...mi scoppia la testa. Mi dispiace, okay? Ma non mi va di parlarne. Quello che è successo oggi non ricapiterà, punto. Ora vado a dormire, sono distrutto"

"Non ceni? E poi dovresti andare in infermeria, potresti aver subito delle lesioni interne..o..."

Inizio subito ad agitarmi. Lui mette le mani intorno al mio viso, si avvicina e mi guarda fisso negli occhi.

"Sto bene" sussurra.

Si sporge a baciarmi, ma poi lo sento gemere per il dolore al labbro e mi stacco.

"Vado a dormire, okay?" Mi dice ed io acconsento, sapendo che non potrei fargli cambiare idea in nessun caso.

Nel frattempo vado a farmi una doccia, poi preparo la cena per entrambi, lasciando in caldo la sua in caso dopo cambiasse idea e avesse fame. Ceno da sola, in silenzio.

Dopo qualche messaggio con Ashley e Jessica e una chiamata a mia madre, decido di andare a dormire. Prima, però, apro la porta della camera di Ethan, per controllare se sta bene o se ha bisogno di qualcosa. Non vedendo bene, accendo la luce e vedo chiaramente il letto vuoto e la finestra spalancata. Oh, Ethan.

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