Otherwise Equal

•16•

Qualcuno bussa alla porta. Dimenticandomi di indossare solo una vestaglia, vado ad aprire.
Ci sono Ashely, Nicholas, Luke e Jessica. Accidenti. Non fraintendetemi: sono contenta di vederli, ma non quando ho appena perso la verginità e litigato con la mia migliore amica, cavolo.

"Buongiorno!"

A turno mi abbracciano tutti ed io ricambio.

"Abbiamo portato la colazione!" Dice Nicholas, indicando le buste di una pasticceria.

"Grazie, non dovevate"

Sorrido riconoscente

"Questo ed altro per te ed Et...a proposito, dov'è Ethan?"

"Sta dormendo"

"Ora vado di là a svegliarlo" propone Luke

Mi allarmo: vedranno il sangue sulle lenzuola! Nessuno deve sapere quello che è successo.

"No, tranquillo, vado io" mi fiondo verso la stanza di Ethan senza dargli la possibilità di rispondere.

Entro e vedo che Ethan sta ancora dormendo. Nel sonno, sembra ancora più bello, per la sua espressione serena. Lo scuoto. Lui mugugna, poi apre gli occhi. Mi vede e sorride.

"Alzati. Ci sono tutti, di là"

"Tutti?"

"Nicholas, Ashley...tutti"

"Ah...Va bene" si mette a sedere e si stira.

"Ethan senti..."

"Si?"

"Non devi dire a nessuno di...quello che è successo"

"Tranquilla, non faccio pubblicità alle ragazze con cui scopo"

Il suo tono di voce è sarcastico.

Sono solo una ragazza con cui ha scopato. Una delle tante.

Certo, cosa mi aspettavo? Sapevo a cosa sarei andata incontro e l'ho fatto comunque. Certo, lui potrebbe parlarne in un modo più delicato, cazzo! Irritata, con lui e con me stessa, esco a grandi passi dalla stanza.

"Ragazzi, datemi un attimo per rendermo presentabile" dico a tutti e loro annuiscono.

Mi chiudo in camera mia. Che cosa ho fatto?

Ethan povs

Mi vesto in fretta, con le prime cose che trovo. Vado di là.

"Ciao Ethan"

"Ciao ragazzi"

"Abbiamo portato la colazione"

"Lo vedo" dico, riderendomi al cornetto che tutti hanno in bocca.

Ora che ci penso, ho una fame cane, ma prima devo chiedere quella cosa a Cat.

"Dov'è Catherine?"

"È andata a cambiarsi"

Faccio un cenno a tutti, poi vado verso la camera di Cat. Entro senza bussare  e la trovo in reggiseno. La vista delle sue tette perfette mi ricorda la meravigliosa scopata di stamattina, una delle migliori della mia vita. È proprio per questo che devo chiederle ciò che sto per chiederle.

Lei si copre velocemente , come se non l'avessi vista poco fa.

"Cosa vuoi?!"

"Calma, volevo solo chiederti una cosa"

"Dimmi" batte il piede a terra, come se fosse impaziente.

"Bè...hai presente quello che è successo stamattina..."

Lei diventa subito rossa.

"Ti è piaciuto, no?" Le chiedo di nuovo. Non so perchè mi sento così ansioso, forse perchè visto che è stata la sua prima volta vorrei che me avesse un bel ricordo. Mah.

Lei annuisce e basta.

"Bene. Per questo, ho una proposta da farti"

"Cioè?"

"Dovremmo rifarlo"

"Cosa?!"

"Si, scopare quando abbiamo voglia senza nessun impegno"

"Vuoi che sia la tua scopamica?"

Perspicace, la ragazza.

"Esattamente"

"Ma che mi hai presa per una puttana?!"

"Ma no, che dici! Essere una puttana significa farsi pagare per far godere gli uomini; questo accordo sarebbe a tuo vantaggio, per il tuo piacere e bè, anche per il mio, ovviamente"

Lei rimane interdetta per un attimo. Non avrei mai sperato di riuscire a convincerla. Anzi, so di non esserci riuscito del tutto. Per ora.

"Non lo so...non ho intenzione di svendermi. Per te, poi"

"Perchè, cos'ho io che non va?"

Ma come si permette? Dovrebbe sentirsi onorata che io le faccia una proposta del genere. Molte altre ragazze lo sarebbero.

"Niente...solo che è risaputo che sei un puttaniere ed io non ho intenzione di essere una delle tue puttane"

"Ancora?! Ti ho detto che non saresti una put..."

"Non fa niente! Mi ci sentirei e gli altri lo penserebbero di me.."

"Che cazzo te ne frega degli altri! Pensa a te! Ti divertirai tantissimo e imparerai un sacco di cose. Ti farò godere come una matta"

Deve accettare. Deve farlo. Perchè dovrebbe rifiutare, poi?

Lei mi da le spalle e non risponde.

"Bè, fammi sapere quello che deciderai. Ma non aspetterò in eterno"

La lascio così e  me torno in salotto dai miei amici a fare colazione.