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Finalmente la campanella suona e questo indica una sola cosa: ricreazione.
I miei compagni escono dalla classe tutti insieme con una delicatezza da elefante in una gioielleria. Io nel frattempo resto in classe con Shawn e un suo amico, Jim.

«Andiamo a farci un giro?» propone Shawn.
«Si» rispondo « devo andare alle macchinette, mi accompagnate, vero?» chiedo con gli occhi dolci.

Shawn ridacchia e annuisce. Non so perché ma ho sempre avuto il terrore di girare la scuola da sola. Ovvio, ci sarei andata alle macchinette anche da sola, ma mi sarei sentita a disagio.

Inserisco i soldi per prendere la mia amata barretta di cioccolato, senza di quella non vivrei.

«Volete un pezzo?» chiedo sperando che la risposta sia negativa, ho fame.

«Tranquilla mangia, io ho il mio panino» risponde Shawn. Sua madre gli fa sempre il panino più grande del mondo a merenda. Magari qualcuno mi preparasse la merenda!
In tutto questo Jim sta zitto, oggi sembrava parecchio turbato.

«Ti ha lasciato la ragazza?» chiedo con tutta la tranquillità del mondo.

Lui mi guarda in cagnesco e lo stesso fa Shawn. Ops.
«Già, proprio così. Nicole mi ha lasciato.» risponde Jim abbassando lo sguardo.

Quasi quasi non scoppio in una risata, infatti mi metto una mano davanti alla bocca per non farmi vedere e avanzo il passo dirigendomi in giardino.

Non so perché, ma fa ridere. Mi dispiace per Jim, si.. ma io lo avevo avvertito: non metterti con Nicole. Era chiaro che prima o dopo lo avrebbe illuso. Ma figurati se mi ascolta...

«quindi a che ora oggi?» mi chiede Shawn sedendosi nella panchina, vicino a me.
«Cosa fate oggi?» non faccio nemmeno in tempo di rispondere alla domanda di Shawn che interviene Jim.

«Lo aiuto in matematica perché lunedì abbiamo verifica» spiego alzando gli occhi al cielo. Sento che oggi sarà una lunga giornata. Però non mi dispiace, insomma, si, passare un po' di tempo insieme a Shawn.

«Ah già matematica...» dice Jim.
No tesoro te lo scordi che faccio ripetizioni anche con te.
«Dai, studierò domenica» conclude Jim, per fortuna.
«Comunque se vuoi puoi venire a casa con me» dico a Shawn.
«Ok» dice lui sorridendo.

[...]

Le lezioni passano velocemente per mia fortuna ed è già ora di pranzo.
Mi precipito in mensa con lo stomaco che continua a brontolare.

«Bionda!! Fermati!» Shawn mi prende per un polso e mi fa girare verso di lui.

«Innanzitutto non sono bionda» dico ridacchiando « e secondo, ho fame, per cui non sto ad aspettare te è il tuo amichetto triste perché la fidanzatina l'ha lasciato» alzo gli occhi al cielo, avanzo il passo e mi siedo nel solito tavolo dove pranzo.

«Devi capirlo Meg, ti ricordo che eravamo in due a dirgli che Nicole lo voleva solo usare. Non capisce, è incantato dalla sua bellezza» spiega Shawn.

Ma sto ragazzo sta bene o no?
«Incantato da cosa? Credimi ne ho viste molte meglio di Nicole. Solo perché indossa sempre minigonne per voi maschi è bella»

Nicole è la classica cheerleader antipatica che va in giro in minigonna, tacchi e maglia scollata, tutto firmato ovviamente. Non l'ho mai sopportata e io e Shawn abbiamo sempre detto a Jim, fin da quando si stavano solo sentendo, di non illudersi.

Sono schietta con tutti, e a Jim gli ho detto molte volte che Nicole lo voleva solo usare. Ha usato un sacco di ragazzi, non penso proprio che Jim sarebbe stato quello che l'avrebbe cambiata.

Ruin // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora