L'aria fredda mi accarezza il viso.
A volte amo l'inverno, i giubbotti con il pelo che ti tengono al caldo, stare davanti al fuoco con una cioccolata calda in mano mentre fuori nevica...A volte invece lo odio, andare a piedi a scuola con questo freddo è orribile e poi si sta sempre a casa e non si esce mai. È vero, si può andare in vacanza in montagna, a sciare e quant'altro ma purtroppo è un mese che sono tornata. A mio padre hanno dato solo quelle due settimane di dicembre di ferie, quindi abbiamo approfittato.
Cerco di pensare ad altro, non voglio andare a scuola, eppure mi sto incamminando in quella direzione. Ho pensato di marinare, ma ho troppa ansia per farlo, e quando ho troppa ansia le cose vanno male.
Mi ritrovo fuori al cancello di scuola. Sono ancora indecisa sul da farsi. Scappare o restare?
Infondo perché dovrei scappare.. posso far vedere a Shawn che non mi interessa niente di lui o di Nicole.Ma il punto è che a me interessa eccome.
Respiro profondamente ed entro nell'edificio.
Sono in ritardo, infatti i corridoi sono vuoti.
Corro verso il mio armadietto e cerco di fare più in fretta possibile.
Mi avvio verso il laboratorio.
Quando arrivo alla porta mi blocco prima di entrare. Odio la classe di chimica, ogni volta che entro in laboratorio tutti mi guardano come fossi un alieno. Nelle altre classi, invece, tutti fanno i fatti propri e quando entro nessuno si accorge di nulla.
Sarà forse perché siamo in pochi e in laboratorio c'è sempre silenzio.Mi faccio coraggio e busso, senza ricevere risposta entro.
«Scusi prof.» mormoro, non so nemmeno se mi ha sentita.
Il prof non dice nulla e io vado a sedermi dietro ai giganteschi banconi del laboratorio.
Sorrido ad Alex e lei ricambia. Non mi giro neanche per vedere Shawn o Jacob. Non mi interessa.Sta volta non facciamo nulla di divertente, con il microscopio o quant'altro. Solo una marea di appunti, quando arrivo a casa dovrò mettermi a studiare almeno un po'.
[...]
«Guardali Meg.» mi incita Alex, arrivate agli armadietti per prendere i libri per la materia successiva.
«Non mi interessa Alex..» dico scocciata.
«Come fa Shawn ad intrecciare la mano con quella lurida porca?» me lo chiedo anch'io, credimi.
«Non lo so e non mi interessa, andiamo in classe ora sennò facciamo tardi.» alza gli occhi al cielo e mi segue.Per tutta la lezione di psicologia penso ad altro. Con tutto quello che è successo in questo periodo non riesco a concentrarmi. Questo anno è iniziato proprio male.
Shawn non sopportava proprio Nicole, eppure eccoli qua. Di fronte a me, vicini. Cerco di guardare a destra, anche se la lavagna è di fronte, ma appena mi giro incontro lo sguardo di Jacob. Sposto la testa a sinistra e inizio ad osservare la finestra. Trovo molto interessante l'albero in mezzo al cortile della scuola.
«Price ci sei? Non hai preso manco un appunto!!» sbraita la prof svegliandomi da quello stato di trance.
Sbatto più volte le palpebre e annuisco, già come una deficiente.
«Posso andare in bagno?» non so che altro chiedere, ma in classe non ci voglio più stare.
La prof mi guarda molto male ma poi annuisce e io esco sotto lo sguardo di tutti, scommetto anche di Shawn.Non ne posso più, di niente e di nessuno. Cerco di resistere ma a volte mi verrebbe da esplodere. Il problema è che mi preoccupo sempre degli altri, ma nessuno si preoccupa di me. Pensavo di essere egoista ma ora sono qua, rinchiusa nel bagno della scuola a piangere in silenzio. Dovrei dare meno peso a quello che fanno gli altri, ma Shawn per me era qualcuno di importante e l'ho capito solo ora, che non è più neanche mio amico.
Voglio immediatamente la ragazza di qualche mese fa, spensierata e felice, che girava per Pickering con i suoi due migliori amici. La ragazza a cui non le importava di ciò che diceva la gente su una possibile relazione con Jacob, a cui non le importava se qualcuno le parlava male o la feriva.
Rivoglio indietro ciò che ero, la ragazza che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
Continuo a piangere, ripensando a com'era bella la mia vita prima di tutto questo, accucciata a terra in questo stretto bagno che tra l'altro è pure sporco, ma poco mi importa, finché non sento qualcuno bussare.
«Chi è?» chiedo quasi arrabbiata. Avrei voluto stare da sola.
«Megan devo parlarti.» non ci credo. Ha la bella faccia tosta di presentarsi qui?
«Vai a parlare con Nicole.» dico fredda, cercando di pulire il viso dal residuo del mascara.Lo specchio è fuori ma non posso uscire finché c'è lui.. e poi avrò tutto il trucco colato, mi vergogno troppo.
«Sai che la odio.»
«Ma fai sul serio?» ora sbotto giuro. «La odi però ci stai insieme e l'altro giorno facevate pure i porci davanti a tutti. Ma non ti vergogni? E poi devi parlare con me? Trovi ancora le parole? Buon per te, perché io le ho perse ormai da giorni.»
«Oh cavolo Meg ero ubriaco, non capivo nulla e me la sono ritrovata addosso che vuoi? E poi cosa ti interessa?» sta scherzando spero.
«Cosa mi interessa? Mi stai appena dicendo che la odi. Sai quando odi una persona non ci stai insieme, non ti fidanzi con lei e non cammini mano nella mano insieme a lei. Non so se ti è chiaro il concetto.» mi alzo da terra e la campanella suona.
«Non so che altro fare, okay? Mi sono innamorato di te e tu non te ne sei neanche accorta. Ti avevo chiesto se stavi con Jacob, tu mi hai mentito.» non mi sento molto bene. Una lacrima riga il mio viso, ma l'asciugo immediatamente. Non devo piangere.
«Io non ti ho mentito. Non sto con Jacob, sennò non avrei avuto problemi a dirtelo!» sbatto un pugno nella porta di quel bagno microscopico.
Appoggio la schiena alla parete e mi faccio scivolare per terra, dov'ero prima.«Puoi aprire, ti prego.» sussurra.
![](https://img.wattpad.com/cover/99213880-288-k523723.jpg)
STAI LEGGENDO
Ruin // Shawn Mendes
FanficLa matematica : materia che tutti odiano. E invece no. Megan l'amava, perché è solo grazie alla matematica che si era innamorata di lui. «Do I ever cross your mind?»