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Sento un brivido di freddo e piano piano apro gli occhi. Cerco le coperte e noto che sono tutte spostate dalla parte destra del letto.

La poca luce che entra dalle finestre mi aiuta a mettere a fuoco la stanza.
Mi prende la tachicardia quando mi accorgo che non è la stanza in cui ieri mi sono addormentata.

«Cosa cavolo ci fai qui?» la voce roca di Shawn proveniente da sotto le coperte che mi sono state rubate, mi fa sobbalzare.

Bella domanda. Avvampo subito all'idea di aver dormito con lui senza neanche accorgermene.

Spesso sono sonnambula e vado a dormire nella stanza di mio fratello. Probabilmente è successo anche sta notte, ma purtroppo non sono a casa mia e non ho dormito con mio fratello.

«I-io... scusami.» dico mezza addormentata alzandomi dal letto.

Shawn cerca di girarsi invano essendo intrappolato dalle coperte. Poi ci riesce e sblocca il cellulare.

«Sono le sette.. mi spieghi cosa ci facevi qui?» mi richiede prendendo coscienza.

«Nulla, credo di essere andata in bagno sta notte poi ho sbagliato stanza.» dico imbarazzata.

«Comunque ora me ne vado, tranquillo.» alzo un po' la voce avviandomi verso la porta.

«Nono se vuoi puoi restare.» sorride mettendosi seduto sul letto.

Scuoto la testa purtroppo sorridendo, vorrei stare seria ma il sorriso di Shawn non rende le cose più facili.

Esco dalla stanza sbattendo dalla porta sperando di non aver svegliato Aaliyah.

Non l'ho perdonato per il quello che è successo anche se so che presto lo farò.
Non si può essere arrabbiati con Shawn Mendes.

Apro la porta della stanza di Shawn e inizio a vestirmi con i vestiti di ieri.
Fuori è tutto nuvoloso e il vento fa spostare i rami degli alberi. Sarà meglio prendere la felpa di Shawn, gliela tornerò a scuola.

Faccio il letto e dopodiché lascio la stanza. Probabilmente Shawn si è riaddormentato, non sento più rumori dalla sua stanza e la luce è ancora spenta.

Cerco di non svegliare nessuno facendo piccoli passi giu per le scale e mi reco fuori.

Il freddo canadese mi gela così mi affretto ad attraversare la strada per andare a casa mia continuandomi a massaggiare le braccia con le mani per patire meno freddo.

Arrivo di fronte casa mia e vedo la macchina di mio padre parcheggiata.
Cavolo! Mi ero completamente dimenticata di lui...

Farà troppe domande, e io non voglio di certo dirgli che sono stata da Shawn, un ragazzo che tanto più non conosce. Non mi va di mentirgli, ma se non lo faccio mi ucciderà sicuro.

Prima che mi faccia altre paranoie e muoia di freddo busso alla porta.

«Megan. Dove eri?» l'uomo sulla quarantina con pigiama, capelli scompigliati e barba da rifare, nonché mio padre, mi si piazza di fronte con lo sguardo arrabbiato.

«Ehm... buongiorno anche a te papà.» con un agile mossa lo supero e attraverso l'ingresso togliendomi le scarpe.

«Nono signorina, sta volta non la scampi.» lui quasi mi insegue e io mi fermo. Sta volta? Ho sempre fatto la brava..

«Ieri te la sei scampata con un messaggino "papino vado al luna park"» ripete imitando la mia voce che spero proprio non sia così.

«Oggi invece ti presenti a casa alle otto. Era divertente il luna park?» mi chiede ironico e con fare sospettoso.

«Papà, ma la smetti di farti paranoie?» sbuffo. «Non avevo preso le chiavi di casa, Ben era via, come sempre, e sono andata a dormire dai vicini.» spiego sperando non chiedi altro.

«Ah, dagli Harris.»
«No!! Che ti salta per la mente!» quasi urlo.

«Io e Jacob non siamo più amici da tempo.» non so neanche perché mi è uscita questa frase con mio padre.

Quando eravamo piccoli, io e Jacob litigavamo sempre e papà voleva sempre farci riavvicinare, organizzando addirittura cene con gli Harris.
Spero che ora che sono cresciuta non faccia più queste cose, ma comunque non c'è da fidarsi. Non avrei dovuto dirglielo.

«Oh davvero?» dice pensieroso. Lo guardo malissimo sperando che la sua mente contorta capisca di lasciarci in pace e basta.

Un'amicizia con Jacob non potrà più esistere.

«Si papà, e desidero che ne rimani fuori, grazie.»

Faccio per andare su ma al primo scalino sento di nuovo la sua voce.

«Allora da chi sei stata?» mi blocco di colpo.

«Da un'amica...»

«Da Alex?»

«No. Si chiama Aaliyah non so se la conosci...» cosa cavolo ho appena detto.

«Cognome?» papà ma i fatti tuoi?

«Ma perché vuoi saperlo?» alzo gli occhi al cielo.
Lui risponde con uno sguardo da superiore che mi fa irritare ancora di più.
«Mendes.» rispondo in fine seccata.

«Mendes? Davvero!? Non sapevo avessero una figlia!» dice meravigliato. Beh in realtà hanno anche un figlio che è figo a dir poco.

«Li conosci?» torno sul pianeta terra.

«Certo, Manuel è un mio collega di lavoro. E volevo appunto dirti, sta mattina, quando non ti ho trovata nel letto, che sta sera siamo a cena con loro. Ho prenotato un ristorante a Toronto»

Sta scherzando spero. Non voglio sapere che faccia ho appena fatto perché penso sia una delle mie più sconvolte. Io sta sera dovrei rivedere Shawn? Dopo che... dopo stanotte? Nono. Non ce la faccio.

«Oh, che peccato papà, sai mi sa che io non potrò venire.. ho troppo da studiare.» in effetti  interroga in arte e non ho studiato nulla.

«Hai tutto il tempo per studiare, Meg!» mio padre quasi mi implora, perché ci tiene tanto a questa cena?

«E va bene. Però se non finisco entro sta sera non vengo.» lo avverto salendo le scale.

«Tanto finirai per pranzo!»

***
SONO TORNATAAA!
Cioè no, in realtà sono partita. Eh già sono a New York!! *.* Ho scritto questo capitolo in aereo, più di otto ore di volo, raga non finiva più.
COOMUNQUE CHE STANNO COMBINANDO SHAWN E MEGAN EHEHEH. Queste settimane ce le avrò impegnate appunto perché sono in America, e non so se riuscirò ad aggiornare. Se volete qualche foto seguitemi su Instagram @/growyouroses
Baciiii, uli💕

Ruin // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora