Passano i giorni e mi sento più sola che mai.
Ho saputo che Jacob e Shawn sono stati sospesi per la millesima rissa e devono pulire la palestra insieme.Anche Alex ha litigato con Jacob, per il comportamento che ha avuto ma a quanto pare hanno fatto pace.
Lei mi è stata vicina, e non poteva crederci quando le ho detto che Jacob è innamorato di me. Ha detto che non sapeva niente, ma qualcosa non mi convince.
Mi fido di lei, ma ultimamente si è comportata in modo strano, spero non sia nulla di che.Jacob mi ha scritto un milione di volte, non contando le chiamate. Non gli ho mai risposto.
Questa settimana l'ho visto in palestra, lui mi ha guardata dritto negli occhi e poi ha abbassato lo sguardo.
Il mio migliore amico, la persona che più tenevo al mondo, è innamorato di me. Non potevo perdonarglielo.Non pensavo che la mia vita dipendesse così tanto da quelle due persone. Shawn mi manca più che mai, i discorsi stupidi, lui che mi chiede i compiti di matematica..tutto, mi manca tutto.
Ma non posso tornare indietro. Ciò che è fatto è fatto. Ho chiuso per sempre.
«Dai ti prego, Meg, chissene frega se ci sono anche loro due.. tu mi accompagni e basta. Non puoi farti condizionare la vista da Jacob o da Shawn.» ora sono a casa di Alex, e mi sta stressando perché vuole andare al luna park della città.
«No Alex te l'ho già detto. Poi fa freddissimo, siamo a febbraio! Vuoi che mi venga qualcosa?» dico sbuffando.
«Ti porti una felpa!» rotea gli occhi. «Non facciamo mai nulla in questa dannata città, l'unica volta che c'è il luna park, non vuoi venire?»
La guardo malissimo e sbuffo.
«Va bene, vengo.» l'accontento. «Ma se ci sono loro?» chiedo ansiosa.
«Stai calma, Megan. Fregatene, okay? Fa finta che non sia successo nulla, e che a te non importa niente.» sorride.[...]
Il vecchio pullman si ferma all'entrata del luna park.
Mio padre per fortuna non c'era a casa, mi è bastato inviargli un messaggio evitando quindi l'interrogatorio.Alex come una bambina saltella fino al chioschetto dove vendono i gettoni.
Li prendiamo e andiamo a divertirci. Ogni tanto mi guardo intorno, ma per fortuna tracce di Shawn o Jacob non ci sono.«Andiamo su questa!!» urla Alex sopra la musica.
Annuisco e la seguo.
Ci sediamo nei seggiolini a due, il tizio ci allaccia le cinture e la giostra parte.
Prima gira intorno lentamente poi sempre più veloce. Non è una montagna russa ma per una città come Pickering, meglio di niente.Mentre gira sempre più veloce noto quanto questa giostra sia carina. È piena di luci colorate che si accendono e spengono nella frazione di pochi secondi.
Io e Alex ridiamo come dannate quando la giostra prende sempre più velocità fino a farmi girare la testa. Dopo quelle che sembrano ore rallenta.
«Aspetta Alex, devo riprendermi.» la fermo appoggiandomi ad un tavolino vicino al chiosco. Lei stava già partendo per un'altra giostra, non so dove trova tutta questa energia alle nove di sera.
Sta iniziando a fare freddo.
«Accidenti!» dico schiaffeggiandomi la fronte.
«Che ti prende?»
«Ho dimenticato la felpa a casa... morirò di freddo tutta la sera.» ma dove ho la testa?
«Meg io ti avevo detto di prenderla! Dai, ti presto la mia.» fa per togliersela.
«Nono, tranquilla, andiamo sulla ruota panoramica, magari lì dentro fa più caldo.»Per fortuna questa maglietta a maniche lunghe, oltre ad essere carina, è anche abbastanza calda. Ma non abbastanza per questo freddo.
«Hey ragazze!» no. Non ci posso credere. Dovevo immaginarmelo di incontrarlo.
Jacob appena mi nota abbassa lo sguardo e abbraccia Alex. Io intanto mi avvio verso la ruota.«Megan.» mi giro verso di lui.
«Senti Jacob non mi stressare, sono venuta qui per pensare ad altro per una giornata. Se vuoi stare con noi o con Alex, va bene ma non calcolarmi, grazie.» mi giro e do il gettone al ragazzo. Ci sediamo nella gabbietta e rimango sconvolta.Shawn in tutta sua bellezza entra e si siede proprio vicino a Jacob. Mi sono persa qualcosa? Li guardo malissimo mentre mi passo le mani sulle braccia, per sentire meno freddo.
Shawn non mi saluta neanche, parla con Alex.
L'aggeggio su cui siamo seduti parte.
Do una gomitata ad Alex per attirare la sua attenzione e le faccio uno sguardo interrogativo.«Ti spiego dopo, credo abbiano fatto pace.» mi sussurra all'orecchio.
Sbarro gli occhi.«Ora stai meglio?» continua Alex, sta volta ad alta voce.
«Si ma penso che quando uscirò sarà peggio di prima.» ridacchio.
Mi alzo in piedi e osservo la città dall'alto.
Provo totale apatia per questa città. I negozi, le persone, le case. Tutti hanno la vita che vogliono e nessuna della loro vita corrisponde alla mia. Questo mi fa sentire sola. Anche stare con i miei amici mi fa sentire sola.. loro non sanno nulla.Penso che se Jacob o Shawn sapessero cosa sto passando in famiglia, mi starebbero vicini. Non bisogna mai sottovalutare le persone.
Ognuno di noi ha qualcosa dentro di cui è prigioniero. Dobbiamo aiutare tutti, indipendente se sembra che abbia una bellissima vita o sembra avere la famiglia felice. Magari non è così.
Le persone nascondono ciò che vogliono far scoprire dagli altri. Ma questa volta sono gli altri a dover fare il primo passo.
Io mi sono stancata. Chi mi vuole, mi cerca. Ma sembra che non mi voglia nessuno nella mia dannata vita... me ne farò una ragione.
Scendiamo dalla ruota e l'aria gelida mi abbraccia. Sussulto e continuo a massaggiarmi la braccia. Non resisterò un altro secondo qui fuori.
Quasi a farlo a posta qualcuno appoggia una felpa bordeaux sulle mie spalle. Mi giro curiosa e trovo Shawn che mi sorride.
Distoglie subito lo sguardo e senza neanche darmi il tempo di ringraziarlo, va vicino a Jacob e Alex, qualche metro distante.Gli raggiungo anch'io, sistemandomi l'enorme felpa di Shawn che ho addosso. È stato davvero carino, ma non basta se vuole farsi perdonare.
«Zucchero filato!!» saltella Alex davanti alla bancarella. Io sorrido e glielo offro.
Se lo prendono anche i due mocciosi.«Tu non lo prendi?» si avvicina Shawn. Nego con la testa.
«E perché?» continua. Ma i fatti suoi?
«Mi nausea...» rispondo con una faccia schifata. Io amo lo zucchero filato, ma da piccola ne ho mangiato talmente tanto che ora mi disgusta.Shawn mi guarda malissimo e se ne va mimando un "io non ti conosco" e sorridendo, solo come sa fare lui.
Sbatto le palpebre per riprendermi, non devo pensare a lui, mi ha fatto solo del male.«Quella giostra mi ispira tantissimo.» dice Jacob indicandoci una giostra che va a tutta velocità girando intorno e nonostante sia lontana sento le urla delle persone.
Scuoto la testa immediatamente.«E dai Meg, non fare la vecchia.» mi provoca Shawn mentre Alex ridacchia.
«Davvero vuoi andare in quella giostra dopo aver mangiato lo zucchero filato? Poi se vomiti non è colpa mia.» dico alla mia migliore amica che alza le spalle e si incammina verso la giostra.«Meg, che ci fai qui?» una voce famigliare mi blocca.
Continua...
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Ruin // Shawn Mendes
FanfictionLa matematica : materia che tutti odiano. E invece no. Megan l'amava, perché è solo grazie alla matematica che si era innamorata di lui. «Do I ever cross your mind?»