Mi guardo allo specchio e tutto sommato sto bene. Ho messo anche i tacchi, e Alex per mia sfortuna aveva ragione, mi slanciano, ma forse un po' troppo.
«Beeeen» chiamo mio fratello.
Dopo qualche minuto sento i suoi passi venire verso la mia stanza. Stranamente non ho dovuto chiamarlo ventimila volte prima che venisse.«Hey» mi sorride guardandomi negli occhi e facendo la sua solita faccia da ebete. Dopo pochi secondi si accorge del mio outfit, cioè quello di Alex.
«Wooow» dice sorpreso guardandomi dalla testa ai piedi e dai piedi alla testa. E Alex vince sempre...
«Non ti sembra un po'...»
«un po'?» risponde lui ancora scioccato, non mi ha mai vista conciata così. Infondo ho sempre sue felpe addosso.«Un po' troppo.. cioè per una cena..»
«Megan sei perfetta, smettila di fare storie.» mi zittisce subito.«Si però mi vergogno così, forse è meglio che al posto di queste scarpe mi mett» non riesco neanche a finire la frase che Ben prende la borsetta che era sul letto e mi trascina fuori dalla porta.
Per fortuna avevo la giacchetta in mano, sennò morivo di freddo.
Non ho fatto in tempo neanche di mandare una foto ad Alex.«Allora, siete pronti?» chiede mio padre prendendo le chiavi della macchina.
«Si..»
«Stai bene Megan» sorride lui, alzo gli occhi al cielo e salgo in macchina.Cerco di fare una foto al lavoro di Alex per poi inviargliela, ma con scarsi risultati, siccome sono in macchina. Scelgo quella venuta meglio e gliela invio.
Vorrei tanto che ci fosse anche lei a questa "cena"... sono stra in imbarazzo da sola e non ho idea di come devo comportarmi.
Mi arriva un messaggio, sarà Alex sicuramente.
Mi sbagliavo.
Shawn: ci sei anche tu sta sera?
A I U T O.
Mi guardo intorno, Ben e mio padre stanno parlando, speriamo che non si accorgono di me che mi dimeno. Slaccio la cintura e cerco di mettermi più comoda.Allora viene anche lui. Insomma si, lo immaginavo, ma ora ne ho la certezza. Devo ignorarlo, già è così che farò. Lui ignora me, io ignoro lui. E poi non potremo litigare di fronte ai nostri genitori. Meglio che ci comportiamo come due sconosciuti... o quasi sconosciuti.
Arriviamo di fronte ad un ristorante carino nella periferia di Toronto. Scendo dalla macchina e subito rabbrividisco all'aria gelida che si presenta.
Ci incamminiamo verso l'entrata del ristorante, si insomma riformulo la frase: cerco di camminare verso l'entrata del ristorante senza rompermi un osso.
Scopro la mia agilità sui tacchi arrivando sana e salva.«Abbiamo prenotato per sette» comunica mio padre al cameriere, che ci porta direttamente al nostro tavolo.
Riconosco Aaliyah, l'unico membro della famiglia di Shawn che io abbia già visto, oltre a lui. Sono appena arrivati anche loro, a quanto sembra, hanno ancora i giubbotti addosso.
«Hey amico» mio padre si saluta con il suo collega, ovvero il padre di Shawn. Che situazione assurda.
«E tu devi essere Megan, tuo padre mi ha parlato così bene di te!» Manuel mi mette una mano nella spalla e mi fa uno sguardo ammiccante. Mio padre parla bene di me? Da quando?
Sorrido e annuisco, come un idiota, mentre penso 'dove cavolo è tuo figlio?'
Ed eccolo che arriva, nel suo giubbotto di pelle nero in pieno inverno. Ma che morisse di freddo.
Alza la testa per salutarmi, io alzo un sopracciglio.
Mi ero promessa che sta sera non sarebbero successi casini, soprattutto davanti ai nostri genitori, per cui cambio subito espressione sorridendo a trentadue denti.Mi accomodo tra Aaliyah e Ben, così non ho pericoli di avere Shawn vicino.
I nostri genitori continuano a parlare, come se avessero una vita intera da raccontare.Nel frattempo controllo se ho qualche nuova notifica da qualche social sul cellulare e non appena leggo il blocco schermo mi accorgo di non aver neanche risposto al messaggio di Shawn. Ops.
Alzo la testa per vedere dov'è e me lo ritrovo davanti.
Lui sorride, quasi ironicamente. Che odio.Ordiniamo e mentre aspettiamo scambio qualche parola con Aaliyah, poi finalmente arriva la cena e mangiamo in pace.
Ben sembra comunicare con Shawn, in un discorso che non seguo. Probabilmente parlano di sport.
Cerco di finire ciò che ho nel piatto, che alla fine non è proprio quello che mi aspettavo, quando sento il nome di quella che dovrebbe essere mia madre pronunciato da papà.
«Quindi tra un paio di settimane dobbiamo riandare in tribunale» sento dire, sempre da lui.
Per fortuna Shawn è intrattenuto da Ben, non voglio che sappia i miei fatti. Insomma, faccio fatica a parlarne con la mia migliore amica, quasi sorella, di questa cosa. Non mi va proprio che un nemico come Shawn lo venga a sapere.
Non mi va neanche che parlino di questo argomento, per cui mi scuso e alzandomi mi dirigo verso il bagno, sperando di non perdermi, siccome questo ristorante è enorme.
Lo trovo e ci entro.
Mi fermo a guardarmi sullo specchio appeso in tutta la parete del muro.Sono un disastro.
Cerco di risistemarmi i capelli, sbuffando rumorosamente, e di aggiustarmi il trucco ormai quasi assente.
Mi chiedo perché non posso godermi una maledettissima serata.
Il fatto è che in fondo il problema sono sempre io. Sono io a farmi mille problemi su cose stupide.Però sono stufa di tutto questo. Della storia di mia madre in particolare, ma pensandoci ho perso il mio migliore amico oltre tutto questo.
E ora mi ritrovo da sola.
Mi lavo le mani velocemente ed esco dal bagno, dopo quella che sembra una vita.
«Ah ma allora sei viva.» una voce alquanto famigliare mi spaventa.
«Vuoi farmi morire di infarto, per caso?» sbraito irritata.Shawn ride sotto i baffi mentre mi guarda dalla testa ai piedi.
«Sei carina» sorride.
«Muori»
«Sempre gentile...» cerco di togliermelo di trono e ritornare finalmente al posto ma mi blocca.«Perchè devi essere sempre così antipatica? L'altra notte mentre dormivi vicino a me non lo eri affatto...» lo fulmino con lo sguardo diventando tutta rossa e ricevendo una risatina da parte sua. Quanto lo odio.
«La smetti di fare il deficiente? Non ti basta quello che mi hai fatto?» dico presa dalla rabbia.
«perché, cosa ti avrei fatto?»
«ti dice qualcosa il nome 'Jacob', il mio migliore amico, che grazie a te ho perso per sempre?» rido falsamente con gli occhi lucidi.
N/A
Scusate la mia lunga assenza! Spero che il capitolo vi piaccia! Proverò ad aggiornare più spesso lo prometto ♥️
Intanto grazie mille per le 3k visualizzazioniiii vi amo♥️
Baciii, uli
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Ruin // Shawn Mendes
FanfictionLa matematica : materia che tutti odiano. E invece no. Megan l'amava, perché è solo grazie alla matematica che si era innamorata di lui. «Do I ever cross your mind?»