Capitolo 11 - Una giornata fra amiche.

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Isa sarebbe dovuta arrivare almeno mezz'ora fa.
Me ne stavo seduta nelle sedie dell'aeroporto, aspettando che la mia amica arrivasse.
Misi le cuffie e sbuffai, stanca di aspettare.
Io e Mike avevamo smesso di parlarci da una settimana, ed era tornato tutto come l'inizio: indifferenza.
Roman era tornato in Russia per fare una visita alla sua famiglia. Sarebbe tornano fra una settimana esatta!
Metà del college era partito per trovare la propria famiglia per le vacanze natalizie.
Anche Mike era partito, in camera non c'era più metà dei suoi vestiti.

Qualcuno toccò la mia spalla facendomi sobbalzare. Il cellulare mi volò dalle mani, ma fortunatamente, riuscii a prenderlo prima che potesse toccare il suolo.
Mi voltai e vidi Isa dietro di me.
"Isa!" Urlai, alzandomi per andargli incontro.
Mentre correvo, avevo rischiato di far volare il cellulare. Isa gettò le due borse che aveva sulle spalle, per terra, e allargò le braccia per accogliermi in un abbraccio.
La strinsi forte chiudendo gli occhi. Mi mancava il suo modo di stringermi, il suo calore, mi sentivo a casa, come se lei portasse con sé un po' del nostro paesino italiano, per me.
"Mi è mancato tutto quanto. Tutto questo.." sussurrai. "Gli abbracci..sembra di essere a casa per un solo istante.."
Mi staccai e vidi Isa sorridere per questo mio pensiero.

"Sono contenta di essere qui" ammise sorridendomi ancora.
Presi una sua borsa e la misi in spalla. Mi voltai verso di lei: "Andiamo?"
Lei annuì. "Andiamo!"
Ci incamminammo verso l'uscita dell'aeroporto e aspettammo che arrivasse un taxi. Iniziammo a parlare di varie cose; come andasse lo studio, come fosse il tempo giù, come adasse col suo ragazzo.

Andammo a posare le borse nel dormitorio del college. Essendo che non avevo un appartamento, per Isa, non era un problema restare a dormire lì.
Mentre sistemavo le sue borse ai lati del letto, lei ispezionò la stanza, prendendo una foto in mano e guardandola attentamente.
Quando il mio sguardo fu sul suo, aspettai che mi dicesse cosa stesse guardando, ma fui io a prendere parola.
"Cosa guardi?"
Lei voltò la foto ed era Mike.
Il mio cuore iniziò a battere forte alla vista di quel sorriso. Era raro che sorridesse in quel modo, ed io non avevo avuto occasione di vederlo.
Purtroppo i sorrisi suoi che mostrava a me erano sghembi o beffardi, quasi irritanti.

Non mi  accorsi di essermi immersa nei pensieri, solo quando aumentai il morso sul labbro tornai sulla terra ferma.
"Ahi!" Esclamai portando le dita sul punto dolente e massaggiarlo.
Isa mi guardò ridacchiando, chiaramente divertita da quella scena.
Roteai gli occhi, sbuffando: "Non dirmi nulla!" L'ammoì puntandole il mio indice.
Lei alzò le mani a mezz'aria, continuando a ridacchiare.
"Io non sto parlando, il tuo modo di comportarti parla da sé."

Avampai.
Com'era possibile che avesse capito tutto? Magari mi stavo solo allarmando inutilmente ed entrambe avevamo frainteso la situazione crearasi.
Presi un lungo respiro prima di rispondergli decisa: "Non so tu cosa abbia capito ma..non è come pensi." Mi giustificai andando a sedermi sul letto.
Isa continuava a guardarmi divertita.
"Se lo dici tu.."
Quando usava quel tono non mi piaceva. Sapevo che avrebbe fatto di tutto per farmi parlare. Per sapere chiaramente cosa mi passasse per la testa, e se di mezzo ci fosse Mike.

La sera decidemmo di andare a cena fuori, e poi andammo al cinema a vedere un nuovo film strappalacrime.
Isa piangeva, mentre io stavo attenta alle scene che sembravano rispecchiare la mia situazione con Mike.

"Mi chiedo perché ti comporti così. Sembra che di me non ti importi nulla, e subito dopo vuoi sapere cosa faccio, con chi sono.." sospirò lei.
Sembrava sconfitta, esausta.
"Mi importa di te!" Disse lui, difendendosi. "Ho solo un modo strano di dimostrarlo.." la sua voce era diventata un sussurro.
La ragazza riuscì a capire appena cosa lui gli avesse detto.
"Io.."
Lui alzò lo sguardo verso la piccola figura femminile davanti ai suoi occhi. Prima di proseguire con ciò che stava dicendo, sorrise ripensando ai momenti passati con lei. Dai più violenti ai più dolci.
"Io non sopportetei di vivere un altro minuto senza di te"
E si fiondò sulle sue labbra.

Quando lui la baciò, mi parve che Mike mi avesse baciata allo stesso modo, in quel preciso istante. Chiusi gli occhi e le immagini dell'altra sera al parco, apparvero davanti a me.
Mentre mi guardava in quel modo, i suoi sorrisi, e quella frase..
Come si può dimenticare una frase come quella?
"Alessandra? Ale, il film è finito.." la voce di Isa era un sussurro.
Non mi ero accorta che stessi piangendo.
Asciugai le lacrime e guardai la mia amica, sorridendogli.
"Andiamo?" Sorrise.
Annuii e mi alzai seguendola verso l'uscita.

"Ho visto che ti sei commossa anche tu!" Disse Isa, ridendo. "Fortuna era una noia" continuò a punzecchiarmi.
"Lo era!" Protestai in mia difesa.
"Certo! E perché piangevi?"
Scrollai le spalle: "Così.."
Lei mugugnò qualcosa guardandomi come se lei fosse un ispettore di polizia.
"Giuro. È stato solo..vabbe, quel ragazzo è stato dolcissimo!" Farfugliai.
Ero confusa, ma dovevo difendermi in qualche modo.
Quando arrivammo in camera, Isa andò per prima in bagno, mentre io mi fermai a vedere il letto vuoto di Mike.
Mi avvicinai e accarezzai le coperte fino ad arrivare ai cuscini.
Lo presi e inalai il profumo. Un senso di calore invase il mio corpo. Chiusi gli occhi e immagina che lui fosse qui.
Mi stavo innamorando di lui?
Era questa la domanda che mi balenava nella mente.
Mi avrebbe fatta soffrire con quei suoi modi di essere, ne ero sicura.
Ma c'era anche la sua parte dolce che mi mandava in confusione, ed io non sapevo più come comportarmi.
Sapevo solo che non potevo sopportare un  altro minuto senza di lui.
Come aveva detto quel ragazzo nel film.

Nota Autrice:
Mi rendete sempre più felice, ancora grazie perché seguite la storia e siete sempre presenti.
Presto metterò anche un'altra storia, passerete a leggerla poi? Ovviamente vi avviserò.
Cosa ve ne pare del capitolo?

A Lonely Night. ||Mike Bird||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora