Capitolo 25 - Ti odio.

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"Ecco qui! Le ultime valigie sono pronte!" Annunciai a Mike, che stava fermo a guardare il  suo cellulare.
"Mike?" Richiamai la sua attenzione.
Lui alzò lo sguardo, inarcando un sopracciglio.
"Ho detto che le ultime valigie sono pronte" dissi nuovamente.
Lui annuì. "Perfetto!"
"Va tutto bene?" Domandai, avviandomi per abbracciarlo.
Mi strinse a sé, lasciandomi  un bacio sulla fronte. Gettò fuori un sospiro e chiuse gli occhi. C'era qualcosa che non andava.
Magari era solo una giornata no per Mike. Decisi di non insistere e presi la mia borsa.
"Vado a lezione, tu non vai?"
"Si, tra un po' vado. Ti dispiace andare sola?"
Scossi la testa; "Passo da Roman, vado con lui."
Gli lasciai un bacio sulle labbra, e mi avviai verso camera del mio migliore amico.

Per tutto il tempo pensai allo sguardo cupo di Mike. Cosa c'era che non andava?
Bussai alla porta e venne ad aprirmi Roman, arrabbiato.
"Che succede?" Chiesi, spalancando gli occhi.
"Ethan"
"Che ha fatto?"
"Ha un altro!"
Dedussi che quella sarebbe stata la giornata più strana di tutta la mia vita. Non vedevo già l'ora che fosse sera, o anche che fosse domani. Troppa negatività fluttuava nell'aria e un attacco di ansia invase il mio petto.

"Non voglio più parlare di lui!" Disse Roman, sbattendo la porta di camera.
Tutti ci guardarono, ed io lo fermai per il braccio.
"Hei, calmati adesso"
"Come faccio a calmarmi? Mi sento un emerito idiota" sospirò sconfitto.
Lo strinsi forte accarezzandogli la schiena e sussurrandogli che andrà tutto bene.
Andammo a lezione e restai tutto il tempo insieme a lui.
Fortunatamente non pensò più ad Ethan e cercò di distrarsi, anche se, in certi momenti si rattristava.

Per tutto il pomeriggio non ebbi notizie di Mike, e mi preoccupai.
Mi alzai dal letto di Roman e mi avvicianai alla finestra, digitando il numero di Mike.
Provai a chiamarlo, ma il cellulare squillò a vuoto.
Sentii quell'ansia farsi sempre più intensa, e nervosamente, iniziai a camminare avanti e indietro per la stanza, attirando lo sguardo di Roman su di me.
"Che succede?" Si voltò verso di me, preoccupato.
Mi morsi le unghie, respirando nervosamente.

"Roman non lo so! Ho un brutto presentimento! Mike non mi risponde ed io non so più come rintracciarlo"
Mi afferrò per le braccia, voltandomi verso di lui.
"Intanto ti chiedo scusa per non essermi accorto che stavi peggio di me.."
Scossi la testa. "Sta tranquillo, non ci avevo dato peso nemmeno io.. non fino a questo momento."
"Ma è successo qualcosa?"
"No! Stamattina era cupo, distante, ma non mi ha voluto dire il motivo." Scrollai le spalle.
"Sai dov'è adesso?"
"Sinceramente no.."

"Andiamo a cercarlo?" Propose, cercando di tranquillizzarmi.
"Non preoccuparti. Gli parlerò appena rientra in camera."
"Alessandra"
"Ho solo paura Roman. Ho questa strana sensazione dentro di me che non mi fa stare tranquilla"
"Dai, andiamo a cercarlo."
Mi prese per mano e uscimmo dalla stanza per andare a cercare Mike.
Speravo che questa brutta sensazione sparise il prima possibile, e che tutto questo fosse solo una mia impressione.

Lo cercammo per tutta la scuola, ma non  c'era nessuna traccia di lui.
"Andiamo a cercarlo fuori dall'istituto?"
Annuii e andammo.
Girammo per almeno mezz'ora tutti i bar della zona, ma non c'era nessuna traccia.
Alla fine stavo per arrendermi e fermare Roman per tornare ai dormitori, ma due ombre attirarono la mia attenzione.
Mike era insieme ai suoi amici, insieme a Lizzie e altre due ragazze.
Mi sorpresi quando vidi Jade unita al loro gruppo, ma in quel momento la mia attenzione si posò su quello che doveva essere il mio ragazzo.

Mi avvicinai a passo svelto, e Roman cercava di starmi al passo.
Lizzie se ne stava attaccata a Mike, e quando mi vide iniziò a ridere e lo baciò  sulle labbra.
Sperai che lui l'allontanasse, ma invece la baciò  di rimando.
"Mike c'è la tua ragazza" disse lei, scoppiando a ridere.
Mike mi guardò, impallidendo.
"Alessandra" allontanò Lizzie, avvicinandosi a me.
Mi allontanai, cercando di non farmi toccare.
"Io..posso..posso spiegarti"
"Mike ti ho dato fiducia. Ho visto abbastanza, non voglio spiegazioni"

"Alessandra.."
"Va bene così" mi voltai verso Roman; "Andiamo"
Lui annuì, aspettando che lo raggiungessi.
Mike mi inseguì, afferrandomi il gomito e voltandomi verso di lui.
"Mike lasciami in pace!"
"Alessandra ti prego, ascoltami"
Scossi la testa.
"Io ti amo"
"Mi ami? Se mi amassi non ti saresti comportato così!"
Vidi un ragazzo dietro Mike,  che rideva guardando lo schermo sul cellulare. Poggiò l'avambraccio sulla spalla di Mike, e mi osservò.
"Quindi è cosi brava a letto, amico?"
Spalancai gli occhi.

"Michael smettila" disse Mike, cercando di allontanarlo.
"Eddai, quel video è figo! Amico non credevo che avessi vinto. Ci avevo perso le speranze" continuò a ridere, e mi guardò. "Ci vieni con me?"
Roman si mise davanti a me, proteggendomi.
"Ma non ti vergogni? Non vi vergognate?" Urlò contro tutti i presenti. Poi guardò Mike con disprezzo prima di parlare. "E tu sai quanto ha sofferto, e si è fidata! Non ti fai schifo ad aver fatto tutto questo?"
Mike non parlò. Le lacrime rigarono il mio volto, mi sentivo scossa.
Roman mi strinse e mi allontanò da quel posto, e da Mike.

Tornammo ai dormitori e prese le mie cose, e andai nella stanza con lui.
"Domani partiamo io e te, d'accordo?"
Mi strinse forte ed io scoppiai in un pianto pieno di singhiozzi.
Lo odiavo per quello che aveva fatto, non volevo vederlo più.

            To be continued..

N/A: Ecco l'ultimo capitolo!
Che cattiveria che ha fatto Mike.
Cosa ne pensate voi?

Domenica caricherò il primo capitolo del Sequel.
Quando sarà pronto vi avvierò.
Un bacio.

A Lonely Night. ||Mike Bird||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora