Capitolo V - Dopo il quasisentiero

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Era enorme, placidamente disteso davanti ai nostri occhi, sinuoso come un gigante pigro sdraiato sotto il sole

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Era enorme, placidamente disteso davanti ai nostri occhi, sinuoso come un gigante pigro sdraiato sotto il sole. Sembrava ci stesse aspettando da sempre. Il bosco, che custodiva come uno scrigno le rovine che stavamo cercando, finalmente era davanti alle nostre facce felici.

Ci facemmo largo attraverso la vegetazione intricatissima; l'entusiasmo cresceva a ogni passo.

Il cinguettio degli uccelli in cerca di cibo ci diede il benvenuto. I sottili raggi di sole che riuscivano a schivare i rami degli alberi facevano scintillare le goccioline di brina conferendo al bosco un aspetto onirico. L'erba sembrava cosparsa di polvere di fata.

Incrociammo degli alberi secolari, dai fusti massicci, alla base dei quali si aprivano delle cavità profonde e misteriose che sembravano varchi per mondi incantati.

A un certo punto la vegetazione si fece talmente fitta e intricata che il sole arrivava a terra frammentato in coriandoli.

La temperatura si abbassò di colpo. 

Il fruscio dei nostri passi profanava senza ritegno la sacralità del bosco

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Il fruscio dei nostri passi profanava senza ritegno la sacralità del bosco.

I nostri sguardi molto spesso erano persi per aria a frugare fra le chiome degli alberi in cerca dei nidi più grossi.

«Uh, attenti, ragazzi, ci sono siepi di rovo dappertutt...» Non riuscii a terminare la frase che il mio piede fu catturato dalle spine come un seme d'acero.

Mossi qualche passo scomposto per cercare di liberarmi, ma i rovi abbrancarono anche l'altro piede.

Non potevo muovermi, se non facendomi male seriamente.

I jeans non mi protessero granché, le spine lunghe e acuminate già mi pizzicavano la pelle.

Alex mi si avvicinò, storse le labbra e scosse la testa; sfoggiava la stessa espressione sarcastica e dannatamente attraente che mi aveva folgorata in aeroporto.

Catturò il mio sguardo, un po' come quelle spine, e disse: «Uhm, Eleonora, un fachiro di certo t'invidierebbe; io per niente. Ecco cosa capita a una bella ragazza quando marcia tenendo la testa per aria... Ehm, posso? Ti aiuto a uscirne?» E spalancò le braccia.

Il Ciondolo d'Ambra : CrisalidiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora