Capitolo II -Un benvenuto molto particolare

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Io e Sarah ci guardammo allarmate. Dovevamo assolutamente avvicinare i cuochi per capire cosa bollisse nelle loro pentole.

«Bonsoir Andy, Luca!» esordì Sarah con naturalezza. «Immagino che stasera assaggeremo le vostre prelibatezze... Mm, non sapevo vi piacesse cucinare, non lo avete mai detto. È una passione segreta?»

Luca e Andrea si scambiarono uno sguardo d'intesa.

Sarah continuò: «Ho una fame pazzesca, raga, ma riesco ancora a distinguere del cibo commestibile dalla carbonella. Mi raccomando, cura e attenzione, vale a dire: cucinate come meglio potete. E, vi prego, ascoltate i consigli di Mariotti, seguiteli alla lettera, saranno utili alla nostra e alla vostra sopravvivenza». Sarah aveva un'espressione mesta come chi è rassegnato al peggio.

«Non preoccuparti, tesoro, ti cucineremo a dovere!» ironizzò Luca storcendo la bocca. I suoi occhi scuri, i capelli arruffati e il viso squadrato gli conferivano un'aria dannatamente scaltra.

«Quel "ti" che hai appena pronunciato...» Sarah indicò le virgolette con le dita. «È venuto fuori per puro caso naturalmente...»

Luca s'inumidì le labbra carnose e aggiustò il tiro. «Ehm, mi riferivo allo spiedo, unicamente allo spiedo. Cureremo in modo particolare la tua porzione di carne, Sarah. L'arrostiremo ad arte, sta' tranquilla.» La squadrò da capo a piedi con aria sorniona. Poi col gomito colpì il fianco di Andrea. «Ahm, giusto, Andy?»

Com'era prevedibile, Andrea lo spalleggiò. «Oh, certo che sì! Ti assicuro che per te ed Elo useremo un trattamento speciale: abbonderemo col condimento.» Ammiccò. «Pensa che abbiamo preparato, con l'aiuto della Riccardi, uhm, cos'è, Lu, un intruglio?» Fece schioccare la lingua.

Luca strinse il labbro fra i denti. «Mm, Andy, si tratta di una versione speciale di salsa barbecue!» precisò, e subito dopo si girò di spalle per nascondere il mezzo sorriso che non era riuscito a trattenere. La sapeva davvero lunga.

Quei due erano spudoratamente complici, ormai era evidente.

Andrea ribatté: «Già, già, dev'essere squisita la nostra, ahm, salsa barbecue. La consistenza è perfetta...» E si baciò le dita. «Il colore di meno, ma tanto è buio, non si noterà. E sarà una delizia sulla carne, è a base di pomodoro e spezie saporose, c'è un pizzico di, ehm, peperoncino, un po' di senape, del tabas... ahm, e qualcos'altro che adesso non...» Si grattò la nuca. «Oh ma, accidenti, il sapore è importante ed è quello che farà il botto! La ricetta è coperta dal segreto dello chef, che poi sarei io. Sono io! Insomma, sono certo che apprezzerete moltissimo la cena, sorelline, e dopo mi farete i complimenti. E io accoglierò le vostre lodi a labbra, ehm, a braccia spalancate.»

Sarah sbuffò. «Mm, il botto? Arcicacchio, non oso immaginare cosa navighi nella vostra salsa barbecue! Piuttosto, siate sinceri, il vostro intruglio riesce a stare in un recipiente o li ha forati tutti prima di atterrare sulla nostra carne?» domandò con un viso serissimo.

Andy sbottò irritato: «Sarah pensa che la nostra salsa barbecue sia la saliva di Alien!»

I cuochi non aggiunsero altro e presero a parlare di calcio.

Mi venne la pelle d'oca.

Tra le nostre alzate di spalla alle battutacce sui calciatori e il fondato sospetto che fosse meglio non assaggiare la misteriosa salsina che avevano preparato quei due, ci raggiunse Vincenzo.

«Ah, eccoti fratello, finalmente! Ci sentivamo soli senza di te!» esclamarono i cuochi in coro, quindi si sfregarono le mani.

Il fatidico trio si era ricomposto; quei tre messi insieme erano garbati quanto un cataclisma.

Il Ciondolo d'Ambra : CrisalidiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora