Il mondo che vorrei

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Che mondo è questo, che mondo è se: subito dopo essere uscito dal ventre della madre si inizia a piangere al primo respiro che si fa.
Però a me piace immaginare che, un tempo, i bambini invece d'iniziare a vivere con un pianto, iniziassero con un sorriso. I nostri genitori oramai possono fare ben poco, come i nostri nonni, i nostri zii, come tutti, spetta a noi decidere di cambiare le cose.
Ma come facciamo, io mi chiedo? Come facciamo se, fino ad adesso, ci hanno insegnato e ripetuto tutti che per vivere ci dovremo adattare, ci dovremo spostare, dovremo accontentarci dei lavori più umili, di vivere una vita senza nemmeno aver l'opportunità di realizzare in pieno i nostri sogni, come facciamo se oramai non si nasce più per vivere, ma si nasce per sopravvivere.
Nessuno vuole un mondo così, ma tutti lo accettano, perché in fondo se ci dicono che i nostri sogni non si avvereranno mai, allora perché sprecare tempo?
Mi guardi intorno e vedo solo sorrisi falsi, tristezza, cuori spezzati, abbandono, ma vedo anche qualcosa di speciale, qualcosa che nonostante tutto, nonostante il tempo non si è perso, qualcosa che non capiremo mai e forse è meglio così perché finora abbaiamo commesso molti sbagli, troppi, spero solo non irreparabili.

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