Il verbo aiutare non esiste più

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Perché viviamo in un mondo in cui ci si distrugge a vicenda?
È una lotta vestirsi meglio di tutti gli altri, avere un proprio stile che si deve distinguere quando invece non è altro che una semplice imitazione.
È una lotta trovare lavoro, firmare un contratto a tempo indeterminato, ma la cosa più brutta è che al giorno d'oggi non si è scelti per la bravura ma per chi ha la lingua più lunga.
È una lotta far trovare ai propri figli il giorno di Natale i regali che avevano scritto nella letterina così da non dover inventare la classica scusa "Babbo Natale non li avrà trovati"
È una lotta a chi ha più mi piace sui social e più condivisioni, perché oramai anche gli artisti di strada sono riempiti di mi piace invece che di soldi.
Ci distruggiamo invece che aiutarci, togliamo la mano invece che porgerla, preferiamo non aiutare per non sentirci diversi.
Il verbo aiutare non si studia più o meglio non gli si dà più grande peso.
Viviamo in un mondo in cui c'è più far play in un derby che aiuto tra parenti.
Viviamo in un mondo in cui aiutano di più le persone che hanno bisogno di aiuto, perché chi più ha meno da.
Molte volte mettiamo da parte pure le amicizie, l'amore e i genitori per il raggiungimento di un obbiettivo.
Il fatto è che a chi comanda va bene così perché gioca a a suo favore che noi ci scontriamo e distruggiamo a vicenda, ma la cosa che non capiamo è che uniti si è più forti mentre singolarmente non si è nessuno.

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