Divisi ma uguali

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Io non voglio vivere in un mondo diviso a metà.
Non voglio vivere in un mondo, dove una parte mangia, mentre l'altra dà da mangiare, dove una cresce, mentre l'altra viene sfruttata, dove una è considerata più importante mentre l'altra meno.
Vorrei abbassare il volume della voce a tutte quelle persone che gridano "tornatevene nel vostro paese".
Nel vostro paese? Ma io mi domando in un mondo così avanzato, come si fa ancora a considerare quest'ultimo diviso e non unito?
Un mondo diviso da muri che noi stessi creiamo, perché siamo bravi a distruggere quelli veri, ma altrettanto bravi a crearne di immaginari.
Sono stanco di vivere in un mondo che giudica senza conoscere, che parla senza ragionare, che uccide per poi piangere.
Come dice il detto "non giudicare mai un libro dalla copertina", allora perché al giorno d'oggi si giudicano le persone senza mai prima conoscerle, perché ci fermiamo alla copertina senza prima leggere la loro vita?
Beh, d'altronde se al giorno d'oggi non leggiamo neanche più i libri, come possiamo pensare di poter leggere le persone.

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