Capitolo 12

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Le faceva male la testa, non aveva la minima idea di dove si trovasse e si sentiva osservata.
<Hey, come stai?> Due occhi attenti la scrutarono, una mano le accarezzò la testa e l'altra era appoggiata sul suo fianco. <Ho mal di testa.> Ricordava molto poco, Matteo, la scazzottata e poi il buio.
Doveva temporeggiare, non voleva rivelargli quello che le aveva fatto, perché era sicura che avrebbe cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Cosa avrebbe pensato di lei?
Si preparò una tisana rilassante e si accorse che Edo era appoggiato allo stipite della porta e la guardava molto attentamente. Si avvicinò e si sedé sull'isola della cucina, togliendole la tazza dalle mani.
<Come fate a bere questa roba? E’ disgustosa> aveva un'espressione buffa stampata sul viso e le rubò un sorriso. <È valeriana, aiuta a rilassarsi.> Spiegò mentre ne beveva un sorso ,per poi sedersi sul divano.
Passarono minuti che le sembrarono ore.
<Hai intenzione di dirmi qualcosa?> Si avvicinò e le tolse di nuovo la tazza dalle mani, ma questa volta non bevve, la poggiò sul tavolino e incrociò le braccia con fare severo.
<Dovrei?>  Le mandò uno sguardo che poteva significare solo una cosa , _o parli o parli_ ,che la portò a sbuffare sonoramente.  <Non so da dove iniziare...>
<Dal principio. Chi è, cosa ti ha fatto e cosa vuole ancora. Rispondi almeno a queste tre domande.>
< Si chiama Matteo ed è il mio ex.> si fermò per pensare a cos'altro dire, ma le venivano in mente soltanto insulti. <Fin qui ci sono arrivato .> la incitò a continuare.
<L'ho conosciuto all’età di 15 anni, ero poco più di una bambina ,ed ero piuttosto ingenua.> Face una pausa. <Con lui ho fatto tutte le mie prime esperienze. Ho fatto “l'amore” per la prima volta…o almeno credevo che lo fosse...> Le parole le si strozzarono in gola, ma le immagini erano nitide nella sua mente.
Flashback
<Non ti farò male, te lo prometto.>
Era nuda davanti ai suoi occhi affamati ,mentre si infila il preservativo. Le morse un seno ,ed entrò feroce dentro di lei. Le tappò la bocca, perché era consapevole del fatto, che avrebbe gridato dal dolore.
Si muoveva in modo costante e ansimava sul suo collo, dicendole che sarebbe stata sua per sempre. La girò senza chiederle niente e rientrò in lei ,provocando ancora dolore e dolore. Le schiaffeggiò il sedere e si eccitò ancora di più. Le sue lacrime bagnavano il cuscino, come un fiume in piena, non riusciva a smettere . Se fare l'amore significava soffrire cosi , non voleva più provarlo.
<Matteo ti prego basta.> Quasi sussurrò, non aveva voce, non aveva forze per spingerlo via.
<Bea ti amo da morire. La prossima volta ti farà meno male.> la baciò e dopo aver gettato il preservativo nel cestino ,si chiuse in bagno.
Una chiazza rossa colorava il lenzuolo. Non era più una bambina ormai. Era una donna.

Fine flashback

<Ero innamorata e non capivo di essere in pericolo. Mi ha usata, mi ha umiliata, mi ha fatto sentire un verme.> Alzò la testa e respiro a pieni polmoni, poi incontrò i suoi occhi. Non l'aveva mai visto così serio, così preso.
<Se non vuoi continuare non sentirti obbligata.> Il suo tono era dolce, quasi non sembrava la sua voce.
<Mi ha 'scopata' in tutti i modi possibili, ovunque e in qualsiasi occasione. Alcune cose mi facevano schifo, non volevo farle e lui sai cosa faceva? Prima mi prendeva a schiaffi e poi mi bendava. 'Occhio non vede, cuore non duole', diceva> chiuse gli occhi, per provare a mettere a tacere tutto il dolore che stava tornando a galla, grandi lacrime cominciarono a uscirle dagli occhi.
<Non avevo mai fatto quelle cose prima , pensavo fosse giusto, pensavo che 'l'amore' si facesse solo ed esclusivamente in quel modo.>
<Non hai mai detto niente ai tuoi, o a Francesco?>
<Me lo proibì, altrimenti avrebbe pubblicato un video ,mentre facevamo sesso orale.>
<Ti ha registrata mentre gli facevi un pompino?>
<…Si- La vergogna la stava divorando ,si mise le mani sul viso e abbasso la testa per non farsi vedere da lui, ma invano.
<Che figlio di puttana.>  Fece un bel respiro e continuò.
<Facevamo sesso tutti i giorni, anche quando avevo il ciclo. Ti lascio immaginare ... Ogni volta vedevo le stelle, non era minimamente delicato. In tutta la relazione, non ho mai provato piacere per quello che faceva e non è una cosa normale.>
<Un giorno andai dal medico per fare un controllo, avevo 17 anni. Mi disse che ero incinta… Ed io ero felice ,perché ho pensato che da quel momento in poi ,non avrebbe più potuto farmi quello che mi aveva sempre fatto, credevo che le cose sarebbero cambiate… > Si alzò la maglia, rimanendo solo in reggiseno davanti ai suoi occhi.
<Cosa stai facendo?> le chiese con occhi spalancati.
Gli prese la mano e la porto sulla sua pancia. Non appena le sfiorò la pelle ,sentì le gambe cedere. Gli fece percorrere con la mano la sua pancia fino a toccare una linea, che andava dall'ombelico fino al fianco destro.
<Cosa significa questa ?> Si alzò ,ma non spostò la mano, anzi continuò a percorrere la cicatrice andando avanti e indietro.
<Significa che non andò come avevo pensato. Quando gli dissi di aspettare un bambino, andò su tutte le furie. Mi obbligò ad andare in ospedale e abortire, ma per la prima volta non lo ascoltai. Sembrava il diavolo in persona, aveva gli occhi iniettati di sangue e tremava dalla rabbia. Iniziò a picchiarmi come una bestia. Dopo un po' si fermò e andò in cucina ,ma quando tornò aveva in mano un coltello lungo e affilato. Sono viva per miracolo.>
<Non hai voluto abortire, così lo ha fatto lui al posto tuo. Avrei dovuto ucciderlo su quella spiaggia.>
L’ abbracciò e affondò la testa nell'incavo del suo collo, il suo profumo inebriante la riempì fino a calmarla. Le massaggiò i capelli con movimenti circolari e lei stringeva la sua maglietta in un pugno, singhiozzando.
Aveva raccontato un pezzo della sua vita ad un ragazzo che conosceva da poco più di una settimana . Piangeva a causa del ricordo , piangeva dal sollievo.
Entrambi avevano perso qualcosa nella loro vita…però le avevano sempre detto che qualcuno da qualche parte , dava le battaglie più difficili ai soldati migliori.

Ti Prometto Una Vita - In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora