Amore tatuato sulla pelle

Capitolo 13

CHI VIENE IL 22 APRILE A MILANO [ore 15.30] per Sara Dardikh? (Libreria Gulliver Cinisello Balsamo). Io credo e spero di esserci, dato che qualche ora prima devo fare un esame, perché amo Baci nell'ombra perciò non vedo davvero l'ora!!!

Spero di incontrare qualcuna di voi!😍
(Chi non sapesse come sono fatta😂 il mio profilo privato instagram è @/iamariannaw)

JENNIFER

« Mushroom vieni al pub con me e Jake? » mi domanda Luke, sporgendosi sul bancone della segreteria.
« Mushroom? Fungo?! Ma davvero?! » domando ridacchiando.
« Sei un piccolo funghetto. Quando Jake dice che sei un morboso fungo velenoso... mi è venuto in mente di darti questo nome dato che tu mi chiami scimmione » dice alzando le spalle.
Alzo gli occhi al cielo. Quanto è stupido in certi momenti... be' di certo viene superato dal fratello arrogante, poco ma sicuro.
« Ci verrei anche... se non ci fosse Jake » dico riluttante con una smorfia.
Ride di gusto.
È da un po' che non sorrideva, sembra che in questo mese abbia imparato ad accettare le sorti del padre, anche se comunque si vede come il suo viso trapela tristezza in certi momenti.
Come biasimarlo.
« Dai Jen non fare la bambina. Cosa te ne frega di mio fratello! » dice allargando le braccia.
Sto per ribattere quando esce fuori dallo studio il signorino.
« Qualcuno che mi ha interpellato? » dice ghignando.
Sbuffo e lo sguardo ammonitore di Luke si posa su di me.
« Mushroom non vuole venire al pub perché ci sei te » dice il ragazzo vicino a me al fratello dalla grande stazza.
« No aspetta... cosa? Mushroom? » dice ridacchiando di gusto.
« Potevi anche evitare, Luke » sputo, mentre riordino dei fogli in dei fascicoli mentre li ripongo in un cassetto.
« Ma figurati se viene. O ha paura di me, oppure odia vedere che mi scopo e mi limono un sacco di ragazze quando lei non verrà cagata da nessuno. Semplice » dice in tono menefreghista, Jake.
Questo è un ragazzo morto.
Mi alzo dalla sedia pronta a fronteggiarlo, non ho paura, ma Luke mi ferma.
« Brutto figlio di puttana! Come cavolo ti permetti a dire certe cose? Se va bene scopo più di te! » gli sputo addosso, mentre il fratello mi sta ancora tenendo per il braccio.
Quel bastardo si limita a fare un ghigno, incrociando le braccia al petto che mettono in mostra i bicipiti palestrati sotto la maglietta.
« Ma di certo sono più bravo di te » dice alzando un sopracciglio, sfidandomi.
« Ah, questo non lo puoi sapere, Walker. L'alcol ti aveva dato troppo alla testa » ghigno.
« Ragazzi ma di che cazzo state parlando? » interviene Luke e solo ora mi ricordo della sua presenza.
Cavolo.
Per fortuna mi sono trattenuta senza andare oltre, anche se i dettagli di quella notte li avrei voluti specificare, ma non ricordo ancora nulla.
I nostri sguardi infuocati si incontrano, scavandosi dentro, quasi uno cercasse l'anima dentro l'altro.

Alla fine ho accettato l'invito: una bevuta non mi farà male. Basta che non degni di uno sguardo Jake, facendo finta che non esista... e il gioco è fatto. Tanto c'è Luke.
Chiudiamo il salone per poi incamminarci verso lo spiazzo.
Kyle si è preso qualche giorno di ferie per passare più tempo con Hazel dato che, immersa nel mondo del lavoro, non ha avuto molto tempo libero e perciò anche lei si è presa due giorni di festa. Sono davvero contenta per loro. Sono così innamorati... non sono sdolcinati, ma si vedono chiaramente le emozioni che provano quando uno è insieme all'altro. Kyle ha solo occhi per lei, e la ringrazio perché prima era un puttaniere di prima categoria.

Ognuno si dirige alle proprie macchine, ma quando sto per salire, una presa ben salda afferra il mio braccio.
Jake.
« Cosa c'è? » dico scocciata, liberandomi dalla sua presa.
« Non ero l'unico ubriaco » ghigna nel mio orecchio, riferendosi a quella sera.
« Stai giocando col fuoco, con la persona sbagliata » gli sussurro, per poi aprire la portiera e salire in macchina.