JAKE
Io non la sopporto veramente più. Ogni giorno cerca sempre di rendermi le cose difficili.
Oggi, per colpa sua, ho impiegato circa una decina di minuti per cercare il nome del mio prossimo cliente, quando invece potevo prepararmi con gli aghi.
È pure una nanetta e pensa di essere superiore a me che la supero di ben trentasei centimetri.
Io sono un metro e ottantasei e lei un metro e cinquanta circa. Vuole sempre prendere il controllo, ma non ha capito che io la posso schiacciare con un dito solo.
Lei ovviamente, devo ammettere, è una tosta e riuscirebbe a tenermi testa.
Ma è davvero insopportabile quando fa la stronza.Dopo due ore di lavoro ad un tatuaggio che sto facendo sul fianco di una ragazza, smetto e le chiedo un'ultimo appuntamento per completare una ramificazione, che sale dal fianco fino a sotto l'ascella, di un albero di pesco giapponese. Il prossimo cliente arriverà tra un'ora buona e ho un po' di tempo per riposarmi.
Esco dalla mia stanza diretto alle macchinette. Se non bevo qualcosa posso morire assetato.« Come va? » mi domanda Kyle con il suo solito ghigno, mentre esce dal suo studio.
« Una giornata come le altre. Te? » è sempre tutto così monotono. Certo che adoro venire a lavorare, perché comunque amo quello che faccio. Però non c'è mai qualcosa di diverso: mi sveglio nella casetta che condivido con mio fratello gemello Luke, anche se è come se vivessimo in due case separate. Non andiamo molto d'accordo e spesso non ci rivolgiamo la parola per giorni. Poi vengo a lavorare, a volte alla sera vado ad ubriacarmi in qualche locale e poi torno a casa con una ragazza a caso. Il mattino dopo mi alzo e pretendo che se ne vadano via, non conoscendo neanche il loro nome.
La stessa identica cosa fa mio fratello: migliaia di prede lasciano la nostra casa senza mai più rivederle.
Anche perché non le guardo manco in faccia.
Siamo conosciuti come i fratelli Walker, anche se non c'è da andarne fieri, ma va bene lo stesso.
Abbiamo l'età di ventiquattro anni e possiamo fare quello che vogliamo.
Comunque ogni tanto andiamo a trovare i nostri vecchi; oppure quando loro passano in città, dato che vivono più nella periferia di New York, passano a casa.« Non c'è male. Che ne diresti oggi di andare al pub? »
Con l'espressione "pub" senza specificare il nome, intendiamo sempre lo stesso: quello vicino al salone.
Ormai credo che pure i buttafuori ci conoscano, da quanto lo frequentiamo, specialmente me e mio fratello in questo periodo.
« Si, perché ho proprio voglia di ubriacarmi » dico frustato, passandomi una mano tra i capelli, dalle punte tinte di rosso.
« Da quanto non ti fai una bella scopata? » mi domanda divertito.
« Da tre giorni, cazzo! Ho sempre avuto un cavolo di impegno tutti i santi giorni! » esclamo.
« Forza amico, stasera ti diverti » e fa il solito ghigno.
« Ti diverti? Ah, giusto dimentico che ormai ti sei fidanzato con Hazel... non ti fa fare proprio niente eh? » dico ridacchiando con un'espressione maliziosa.
« Sei morto se provi a dire qualcosa su di lei » dice serio con la mascella contratta.
« Ehi, amico, scherzavo. Guarda che lei è una mia cara amica » dico alzando le mani, cercando di togliermi il divertimento dal tono della voce.
« Non cara amica. Amica e basta » dice tirandomi un'occhiataccia.
Mi fa sempre divertire quando lo faccio incazzare solo appena pronuncio il nome di Hazel; le voglio bene e non mi permetterei mai di dirle niente. Solo, qualche volta, esagero un po' per divertirmi.
« E comunque porto anche lei. Poi la riaccompagno presto a casa, così vi potrete ubriacare » mi fulmina con lo sguardo prima che scompaia fuori a fumare una sigaretta. Lo fa per sfogarsi un po', oppure quando non ha niente da fare, ma io l'unica cosa che non faccio è fumare.
Lo so che bere non fa comunque bene, ma al contrario della nicotina contenuta in quella robaccia, l'alcol mi rende semplicemente un altro in poco tempo.
E poi la vita è già breve: non voglio bruciarmela tutta solo per aspirare del fottuto fumo, almeno l'alcol si beve, lo assapori.
Continuo a pensare di essere in astinenza da troppo.
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Amore tatuato sulla pelle
ChickLitCOMPLETA. Jake è un tatuatore. Un ragazzo dalla mole imponente, dagli occhi profondi, dallo sguardo gelido, severo. Con le nocche e le braccia ricoperte di tanti tatuaggi. Jennifer, detta Jen, invece non è il suo esatto opposto come in tutte le stor...