KYLE
Sto accompagnando Hazel nello studio in cui lavora per poi dirigermi verso il salone.
La macchina sfreccia sull'asfalto silenziosa, mentre io poggio come al solito una mano sulla gamba un po' scoperta, dalla gonna, della mia ragazza.
« Perché ti fanno indossare questa roba? » le chiedo osservando la gonna e la camicia bianca.
« È per lavoro, Kyle » sorride lei per poi poggiare la sua mano più piccola e sottile sulla mia che si trova ancora sulla sua coscia.
« Lo so » ghigno per poi strizzarle un po' la pelle per farla ridere.
Cazzo quanto è bella.
Ogni tanto mi chiedo perché avrebbe dovuto restare con me. Si, sono passati due anni, però è una domanda che attraversa la mia mente contorta.
Voglio dire, sono un casino nel vero senso della parola, mentre lei... beh, lei è perfetta. Non ha un cavolo di difetto e mi chiedo perché ha scelto me invece di qualcun altro. Avrebbe dovuto meritare forse una persona migliore al suo fianco, però spero che rimanga così. Per sempre no, perché niente è 'per sempre'.
È difficile dire ne sono innamorato, perché quello che provo per lei è più dell'amore, qualcosa di ancora più forte da farmi ingelosire come un matto, da farla sorridere, da cercare di renderla felice.
« Sei pensieroso » osserva lei con quella voce così dolce.
Okay, sembro davvero un coglione ma non ci posso fare nulla.
L'amore ti fa davvero diventare pazzo, in positivo.
« A cosa pensi? » mi chiede scrutandomi, per poi accarezzarmi il viso con una delle sue mani lisce e candide.
« Ah, niente » dico per poi fare il gesto di morderle un dito, ma ha i riflessi pronti.
« Stupido » dice ridacchiando, dandomi un colpo sulla spalla.
Mi accosto vicino al marciapiede.
Sta per scendere, ma ovviamente non la lascio andare subito.
La prendo per il braccio e la faccio risedere al suo posto.
« Kyle devo andare » ride, sapendo di parlare inutilmente perché tanto non può sfuggirmi.
La bacio, toccando le sue labbra così morbide per poi entrare con la lingua.
Lei ricambia con piacere, mi fa morire dal ridere quando cerca di resistermi.
Ghigno sulle sue labbra.
Passa le mani impazienti lungo il mio petto per risalire al collo, fino al viso. Mi morde il labbro inferiore facendomi eccitare ancora di più.
« Mi vuoi uccidere? » le sussurro maliziosamente nell'orecchio.
« Forse » risponde lei, ridacchiando, con lo stesso tono.
Vorrei andare avanti però poi se la prendono con lei se arriva tardi.
« Ti vengo poi a prendere dopo, piccola » dico stampandogli un ultimo bacio.
Lei passa la lingua sul mio labbro inferiore solleticandomi il piercing.
Eh cazzo non vale.
« Va bene » mi sorride.
Quando si alza, prima che chiuda la porta, le do una pacca sul sedere.
« Ehi! » ridacchia.
« Sistemati la gonna e i capelli » le dico con un ghigno.
Arrossisce, tirandosi giù il tessuto sulle gambe.
Le faccio un occhiolino per poi fare un'inversione a U e dirigermi verso lo studio.Appena entro non vedo nessuno. Il pick-up di Jake è posteggiato nello spiazzo quindi lui è già arrivato.
« Ciao Kyle » sbuca dal corridoio, mentre si asciuga la faccia con un asciugamano.
Il mio sguardo si posa subito sulle sue braccia, per finire fino alla mani.
« Che cazzo hai combinato? » domando, prima di poggiare la giacca di pelle sull'attaccapanni.
« Niente » risponde cupo, come se riuscisse a tenermi le cose nascoste.
« Dai, avanti, non prendermi per il culo e apri quella bocca » lo sprono a parlare perché quelle mani sbucciate, dalle nocche viola, e piene di tagli mi incuriosiscono non poco.
« Ho preso a pugni un sacco, niente di interessante » si limita a dire per poi sedersi su uno dei divanetti.
« Si, esatto, perché tu prendi a botte un sacco senza senso. Jake, tiriamo pugni quando siamo incazzati o per altri motivi... non di certo perché 'ti va' » sputo.
« Sono stressato, non è molto difficile da intuire » dice mettendosi le mani nei capelli per poi socchiudere gli occhi.
« Per tuo padre? » domando.
« Si » dice, mantenendo le palpebre serrate.
« ... e non solo » aggiungo con un ghigno.
Apre subito gli occhi per trucidarmi con lo sguardo.
« Non ti ci mettere anche te o ti ammazzo di botte. Le mie mani ne sanno qualcosa » dice irritato.
« Nessuno ha detto che stavo parlando di Jen » alzo le spalle con nonchalance.
« L'hai appena fatto »
« E tu l'hai appena pensato » lo prendo in giro.
Spento. Un punto a mio favore.
« Comunque si, mi fa incazzare a morte » dice ad un tratto, rilasciando un respiro.
« E...? »
« E niente. Non la sopporto, non si era capito? » ridacchia senza spirito di umorismo.
« Secondo me vorresti scopartela, ma non te lo lascia fare » ridacchio.
Fa una strana espressione.
« Non sono affari tuoi » mi trafigge con gli occhi.
« Ehi, fratello, ci siamo parati il culo per anni... vuoi dire che non ti conosco abbastanza da sapere che è questa la verità? » ghigno.
Si massaggia il collo per poi ritornare a guardarmi.
« Non ferirla » aggiungo, ora che ha la mia attenzione.
« Ma la smettete tra tutti? E che cazzo, manco fossi una bestia feroce » dice irritato, allargando le braccia, per poi alzarsi.
Beh, su questo ho qualche dubbio.
Rido tra me e me.« Passa dalla ragazza in segreteria per fissare il prossimo appuntamento » dico al ragazzo su cui sto terminando un tatuaggio sul braccio.
« Ok grazie di tutto » mi stringe la mano.
Riordino il tavolo da lavoro per poi uscire dopo circa un quarto d'ora.
Ho voglia di una sigaretta.
Vado verso Jennifer per chiederle se vuole uscire a fumare con me, ma la vedo intenta a leggere una mail, immagino.
Ha una strana espressione, concentrata e quasi spaventata. Non ne ho idea perché non l'ho mai vista così.
« Jen? » la richiamo e, come era successo una volta, alza di scatto la testa.
« Dimmi » dice poco concentrata, mentre chiude velocemente il laptop per poi sistemarsi il ciuffo di capelli biondi.
« Qualcosa non va? » le chiedo preoccupato.
Che cosa avrà letto?
« No no, assolutamente. Tutto a posto » dice con sguardo perso.
Prima o poi dovrò aprire quel computer. Non mi fido affatto.
Sorpasso l'argomento, ma di certo non finisce qui la storia. Già una volta stava guardando il portatile in modo strano, come se avesse ricevuto un ambiguo messaggio o mail.
Non dovrei preoccuparmi così o farmi mille complessi mentali, ma non l'ho mai vista così e la cosa mi preoccupa.
« Ti va una sigaretta? Luke non c'è » dico con un'alzata di spalle.
« Si si, ne ho proprio bisogno » dice muovendo su e giù la testa, quasi fosse un robot.« Non ti chiedo come va perché so già la risposta » ridacchio, sapendo che tanto lei ti dirà sempre 'tutto bene' anche se si capisce chiaramente che qualcosa non va. È sempre stata una ragazza molto forte, chiusa e fredda. Non ha mai raccontato niente sul suo passato, mascherandosi così nel presente.
È divertente, sarcastica e solare, ma ho sempre intuito, fin da quando sono entrato qua dentro, che nasconde molto altro.
La conosco da più di due anni, ma direi quasi anche di più dato che passiamo tante ore qui dentro.
« Esatto » dice lei, ridacchiando leggermente.
È ancora chiaramente tra i suoi pensieri e qualcosa mi dice che c'entra quel cavolo di computer.
« Come mai vai spesso a trovare il papà degli Walker? » le domando curioso, cercando di farle passare dalla testa qualunque cosa stia pensando.
Fa spallucce. « Non lo so neanche io -fa un sorrisetto all'angolo della bocca, per poi fare un tiro- quell'uomo non merita di morire. Si vede lontano un miglio la sua voglia di vivere » dice con tono malinconico.
« Però si è ridotto lui così » rispondo.
« Già. Certe volte l'uomo è così stupido... » sussurra, guardando il vuoto « ... la vita è un dono bellissimo, ma non tutti hanno la fortuna di riceverlo » dice in modo cupo.
La guardo interrogativo. È strana, non ha mai fatto ragionamenti del genere. Qualcosa mi dice che c'è dell'altro, molto altro.
Butto la sigaretta a terra, spegnendola con la suola della scarpa, per poi stringerla in un abbraccio.
È così piccola, ma così forte.
« Lo sai vero, che noi ci siamo sempre per qualunque cosa? » le domando, poggiando il mento sulla sua testa.
Annuisce.
« Lo so »// spazio autrice //
Heiii😍
Ed ecco un capitolo per chi ha letto Together? Forever. Volevo farvi un regalino per le vacanze di Pasqua 😍
Per chi non avesse letto il primo libro, non preoccupatevi... questo capitolo vedetelo come un modo per raccontare il tutto da un altro punto di vista, da un amico di Jennifer 😘
Come vi sembra? Vi mancavano i #Kyzel? Dite la veritaaaa😏😂
Ringrazio una ragazza che mi ha dato questa idea😍, forse ce ne saranno altri di capitoli con Kyle se vi piacciono😘😘
E Jennifer? Cosa succede? Cosa c'era nel computer? Perché fa riferimento alla vita e alla morte? Ha qualcosa a che fare con lei?
Eeeeeh tante domande di cui troverete risposta nel corso della storia😘😘
Spero vi sia piaciuto❤❤Un salutino da Kyle😘❤
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Amore tatuato sulla pelle
ChickLitCOMPLETA. Jake è un tatuatore. Un ragazzo dalla mole imponente, dagli occhi profondi, dallo sguardo gelido, severo. Con le nocche e le braccia ricoperte di tanti tatuaggi. Jennifer, detta Jen, invece non è il suo esatto opposto come in tutte le stor...