Capitolo 24

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JENNIFER

Saranno passati ormai più di dieci giorni e, seguendo le regole del dottore, la caviglia ormai fa già meno male.
Però invece la situazione in cui mi trovo è sempre così incerta...
Quando sono in presenza di Luke ho un bisogno sfrenato di abbracciarlo, mentre con Jake di baciarlo.
Sono completamente fusa, forse per il caldo afoso che c'è in questi giorni, qualcosa mi lega a lui e quel qualcosa è una grande attrazione fisica. Per ora ho sempre evitato di avvicinarmi troppo o rimanere sola in sua presenza.
Forse tutto è cambiato da quel bacio che mi ha dato quella sera, dopo l'ospedale. È stato strano. Non eravamo ubriachi, non avevo un dolore lancinante alla caviglia e non ero così stanca da non riuscire a reagire. Ne avevo voglia.
C'è sempre stata tra di noi questa intesa, questo desiderio, ma anche tanto odio. Forse è perché siamo deboli, vulnerabili, rotti dentro. Lui sta attraversando un periodo difficile, mentre io, be'... io mi sento strana.

Percepisco questa tensione, questa ansia dentro di me a causa di Rick. Comincia a spaventarmi, non capisco cosa gli prenda. Solo perché quella volta non ho accettato di uscire con lui, non credo sia stata la goccia a far traboccare il vaso. Penso sia lui una persona malata, sennò mi avrebbe lasciata in pace. Non capisco cosa voglia da me, cosa pretenda che io faccia per lui.
Forse dovrei dirlo a Luke o a Kyle. Loro forse saprebbero controllarsi di più rispetto a Jake. Quest'ultimo agirebbe troppo d'istinto, incasinando ancora di più le cose.
Mentre Hazel... no, non voglio neanche pensarci. Lei si spaventerebbe ancora di più di quanto lo sia già io.
Ed è per colpa di Rick che ora sta riaffiorando il mio lato fragile, quel lato che ho sempre voluto reprimere per lasciare spazio al coraggio che ho acquisito nel tempo.

« Jennifer, va' pure... preferisco chiudere io il negozio » mi dice Kyle, passando per il corridoio.
« No, davvero, stai tranquillo. Vorrei rimanere un attimo sola » spiego, sedendomi sui divanetti.
« Nom farmi insistere, sai benissimo come stanno le cose » mi riprende, mentre è girato di schiena intento a scrivere qualcosa sul libretto degli appuntamenti.
« Non farmi incazzare, Kyle. So badare a me stessa » sibilo, anche se so che lo fa per il mio bene.
« Luke mi strangolerebbe mentre Jake preferirebbe direttamente uccidermi, se lo facessi. E anche io me la prenderei con me stesso per averti permesso questo » si gira per guardarmi bene negli occhi.
« Non capisco perché di punto in bianco tutta sta' cosa » domando, anche se probabilmente so già la risposta.
Non è che non voglio che loro mi 'proteggano', però preferirei che non fossero vincolati da questa faccenda. Non posso permettere ai ragazzi di rimanere fino alla chiusura, a turno, mentre io me ne sto con le mani in mano.
« Dimmi la verità » sussurro, alzandomi in piedi per avvicinarmi a lui.
« Mi hanno pregato di non parlartene » dice, combattuto se farlo o no.
« Kyle ne ho bisogno » sussurro, scuotendolo piano per le spalle.
Sospira, passandosi una mano tra le punte dei capelli, spettinandoli.
« Non mi ricordo se Jake o Luke, ma poco importa. Hanno visto un tizio che spesso posteggia nel parcheggio e all'orario di chiusura si aggira da queste parti. Ed è strano dato che in questa strada non c'è niente » dice, preoccupato.
Rimango un attimo sorpresa. Non immaginavo fosse successa una cosa del genere. E se fosse Rick? Se fosse lui che mi osserva nell'oscurità?
Può far rider detto così, ma sinceramente la paura non mi manca in questo momento. Un brivido mi percorre la schiena.
Prendo un bel respiro.
« Kyle, se fosse davvero qualcuno mal intenzionato mi avrebbe già fatto del male o per lo meno saprei almeno se è un mio nemico. Ma non ne ho, perciò se sono tranquilla io, dovete esserlo anche voi. Per favore » sussurro.
Se dovesse capitare a loro qualcosa non me lo perdonerei. So benissimo che sanno difendersi da soli, però Rick può essere tranquillamente in compagnia di altri. E non mi va che rischino al posto mio. Anche io voglio aver la certezza che loro siano al sicuro e che non vengano presi di mira perché in qualche modo permettono che nessuno si avvicini a me.
Scommetto che mi prenderebbe chiunque per una pazza a pensare così e rischiarmi la pelle però io farei qualunque cosa per i miei amici perché ci sono solo loro nella mia vita.
Forse è proprio per questo che non ho detto niente a proposito di Rick, perché potrebbero finire per essere coinvolti. E questa è la colpa del mio passato, delle mie azioni fatte senza pensare, senza ragionare alle conseguenze.
Scuote la testa, come per ribadire che il concetto è chiuso, non si discute più.
« Kyle, per piacere. Gli altri non sapranno niente. Lasciami da sola » quasi lo scongiuro.
Se è davvero Rick quella persona che mi segue, allora che mi venga a cercare. Se si tratterà di affrontarlo, ben venga. Sono stufa di questa storia.
« Che sia la prima e ultima volta, Jennifer. Non permettere mai più che ti faccia fare una cosa del genere. Te lo concedo solo perché mi stai pregando » mi ammonisce con lo sguardo.
Sorrido flebilmente.

Amore tatuato sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora