JENNIFER
Flashback
Perché il mio papà non è uguale agli altri? Non mi porta mai al parco giochi, lo fa solo Emily. Me lo chiedo sempre, ma ho paura a dirglielo. Si arrabbia spesso con me e io non so mai cosa fare. Un giorno però ho chiesto alla mia nuova mamma perché papà beve tanto e si irrita. Cambia sempre discorso quando provo a parlarne, allora ho rinunciato. Sono grande per capire, ma sembra che nessuno riesca a darmi delle risposte.
Adesso sono davanti allo specchio mentre mi spazzolo i capelli lunghi, come le principesse. Sul mio tavolino rosa ho una foto di Emily che ho preso dalla sua camera. Il mio orsacchiotto tanto non lo dirà a nessuno e lei non se ne accorgerà.
La guardo e poi osservo il mio riflesso. Non ci assomigliamo per niente: io ho i capelli biondi e lei marroni. Infatti lei non è la mia mamma. Papà dice che Emily l'ha sostituita, perciò la chiamo nuova mamma. Le voglio tanto bene però mi chiedo dove sia quella vera... non l'ho mai vista.Ad un certo punto sento il rumore della porta sbattere. È Emily che è andata a comprare, ritornava subito.
Devo andare velocissima a rimettere a posto la foto sennò se torna papà si arrabbia.
Sento dei passi pesanti sulle scale. Oddio.
Sono spaventata e corro super veloce con la foto in mano senza farla cadere.
« Dove credi di andare?! » è tanto arrabbiato e mi fermo nel corridoio cominciando a tremare. Ha gli occhi iniettati di sangue, sono rossissimi e mi fa tanta paura.
Non so se parlare, perché si irrita di più. Non è la prima volta.
« Ridammi la foto, stronzetta » la vena sul suo collo si gonfia e vedo che nella mano sinistra ha una bottiglia.
Non so perché mi chiama in quel modo e credo non sia una bella parola.
« La stavo rimettendo a posto » comincio a piagnucolare, nascondendo la foto dietro la schiena.
Viene verso di me e mi faccio piccola piccola attaccandomi alla porta. È alto alto e io sono bassa. In questo momento sembra un mostro come quello nei film. Solo che lui è il mio papà.
« Devi fare quello che ti dico io, hai capito?! » mi grida contro, strattonandomi dal braccio.
Faccio su e giù con la testa.
« Devi rispondere, dannazione!! » mi fa male. È troppo forte.
« Si » lo dico piano. Comincio a piangere. I papà dei miei amici non picchiano, ma il mio si e non so perché.
« Sei la mia rovina! Hai distrutto tutto, tutto quanto!! » mi tira uno schiaffo sulla faccia e piango ancora di più. Beve quello che è nella bottiglia e poi la appoggia per terra.
« Tu mi hai ridotto cosi! Non dovresti neanche esistere! » sbraita. Smetto di piangere quando sento le sue parole. Lo guardo e ho le lacrime agli occhi. Mi guarda, ma sembra non essere pentito di quello che mi ha detto e ride.
Lui non mi vuole più. Comincio a piangere di nuovo, bagnando tutta la mia maglietta.
« Piangi pure, stronzetta. Non mi interessa niente di te! » ride ma in quel momento arriva Emily.
La chiamo, felice che sia arrivata.
« Jonathan! Lasciala in pace, è tua figlia! » grida. Le mie orecchie non ce la fanno più.
« Lei non è mia figlia! Mi ha portato via tutto quello che avevo. Deve morire per questo » mi guarda come non mi aveva mai guardata prima. Vuole davvero che io scompaia? Io ho sempre voluto bene al mio papà.
« Sei ubriaco, non sai quello che dici! » anche Emily sta piangendo e voglio abbracciarla, ma resto nel mio angolino. Ho troppa paura.
« Sei tu che non sai quello che dici -si mette a ridere- era tutto perfetto prima che arrivasse questa mocciosetta a rovinare tutto quanto. Non la perdonerò mai » è serio e mentre parla mi guarda molto male. Ho dei brividi. Voglio il mio orsacchiotto e la mia barbie.
« Adesso Emily, o vieni con me -intanto raccoglie la bottiglia da terra e si dirige verso la mia direzione- oppure dì pure addio a quella che non è mai stata né mia figlia né tua » vuole spaccarmi la bottiglia in vetro sulla testa. Subito mi metto le mani sui capelli per riparami. Ho tanta paura.
« No! Non farlo, ti prego Jonathan. D'accordo verrò con te » è spaventata come me.
Papà sorride e mi guarda, facendo cadere la bottiglia vicino alle mie gambe. Provoca un bel rumore perché si frantuma e un pezzetto si infila nel mio piedino. Non voglio gridare, non voglio che lui mi faccia ancora del male.
Prende il braccio di Emily e la strattona per portarla giù dalle scale.
« Jennifer! » cerca di chiamarmi.
« Mamma!! » è la prima volta che la chiamo così, voglio abbracciarla subito.
« Ti ho sempre voluto bene, ricordalo » mi dice come se fosse un addio. Comincio a piangere mentre papà la porta giù di sotto. Mi alzo in piedi e corro dalle scale per arrivare nel salotto, ma la porta in questo momento si è appena chiusa.
Da quel giorno non li rividi mai più.
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Amore tatuato sulla pelle
ChickLitCOMPLETA. Jake è un tatuatore. Un ragazzo dalla mole imponente, dagli occhi profondi, dallo sguardo gelido, severo. Con le nocche e le braccia ricoperte di tanti tatuaggi. Jennifer, detta Jen, invece non è il suo esatto opposto come in tutte le stor...