Ho creato questa clip per voi!! Guardatela dopo il capitolo se riuscite 😂
(Mi scuso se è rimasta la scritta del programma che ho usato)KYLE
Quello che sto provando non è neanche paragonabile all'ansia. È piuttosto un qualcosa che mi sta logorando dentro da giorni, soprattutto nelle ultime ventiquattr'ore. Sale fino al petto e ho come l'impressione di non respirare. So di star esagerando, ma sto per fare una cosa che stupisce sicuramente me stesso, non voglio immaginare Hazel. Momenti in cui ancora stento a credere di essere sul punto di farlo, momenti in cui penso di star completamente sbagliando tutto. Alcune volte mi sembra di star correndo troppo, altre in cui mi sembra di non fare niente per migliorare il nostro rapporto.
Tutto è nato tempo fa, non saprei neanche dire con precisione quando... comunque abbastanza per rifletterci attentamente e arrivare alla conclusione che la mia insicurezza non si dissolverà finché non sentirò cosa avrà da dire lei. Tutto dipende dalla sua scelta e se sarà un rifiuto va bene, non voglio pretendere più delle sue aspettative, non voglio esagerare.
Fumo una sigaretta fuori, appoggiato alla macchina con una mano nella tasca dei jeans. Odio fumare, ma un po' di nicotina in momenti come questi ci vuole. Il fumo offusca la vista, mi fa chiudere gli occhi, mi rilassa i nervi, mi fa sciogliere le spalle, mi fa raggiungere una pace interiore, il silenzio di un'anima inquieta.
Qualche minuto dopo la vedo arrivare: percorre il vialetto con una borsetta a tracolla e i capelli raccolti in una coda alta. Mi raggiunge e mi affretto a darle un bacio nel tentativo che le sue labbra mi calmino.
Ce la posso fare.
Ho rimandato talmente tante volte questo momento che credevo non arrivasse più. Ho atteso fino al giorno delle ferie per mostrarle ciò che ho da offrirle.
Jake e Jen sono partiti questa mattina presto e ammetto che un bel consiglio di Jennifer ci vorrebbe in questo momento o un suo pizzicotto deciso che mi faccia portare definitivamente la testa sulla terra. La mia mente sta viaggiando creando filmini mentali sia positivi che negativi su quello che accadrà tra meno di un'ora scarsa.
«Tutto okay?» Mi sorride, accarezzandomi uno zigomo per poi lasciarmi un altro dei suoi baci. La sua fermezza e la sua tranquillità devo dire che hanno fatto da terapia per il mio essere incerto, titubante.
Ce la posso fare.
«S-si tutto bene» Mi gratto la nuca, mille pensieri che mi sovrastano.
«Vieni, sali» Parlo, prima che mi dica altro. So di non averla convinta, so perfettamente che ha capito che c'è qualcosa che non va.
Accendo il motore e poggio le mani sul volante.
«Dove andiamo?» Mi sorride, forse cercando di mascherare i suoi dubbi sul mio strano comportamento.
E ora? Che le dico?
«Uhm... in un posto» Rispondo vago, gli occhi che rimangono fissi sulla strada.
«Oookay... non dirmi che è una sorpresa!» Ridacchia, poggiando una sua mano sul mio braccio quasi fosse un gesto per tranquillizzarmi.
«Forse» Rispondo con un lieve ghigno, cercando di smuovere un po' la tensione che ha invaso il mio corpo.
«Vuoi cambiare argomento, vero?» Con leggerezza, senza alcun tono accusatorio o offensivo, si rivolge a me, per poi far scivolare la mano sulla mia coscia destra, massaggiandomela.
Questo è uno dei tanti particolari che amo di questa ragazza: il suo essere sempre gentile, rispettosa nei confronti dell'altro, dolce anche quando chiunque sarebbe sul punto di dirti di tutto.
«Perspicace» Ridacchio. Ha la capacità di farmi sorridere, di farmi dimenticare i pensieri che mi tormentano.
«Dai! Cosa ridi!» Mi da una pacca sulla gamba. Mi fermo al semaforo e mi allungo, prendendole il mento, per congiungere le nostre labbra.Più mi avvicino e più sale l'ansia anche se in realtà è calata di molto grazie ad Hazel e al suo carattere che mi fa impazzire.
«7th Avenue?»
«Già» Mi limito a rispondere.
Accosto vicino al marciapiede con l'intenzione di fare un piccolo pezzo a piedi, giusto per prendere un po' d'aria.
Scendo e ho come la percezione di avere dieci chili sotto i piedi, un peso da trasportare ad ogni passo, azzerando piano piano i metri che ci separano dal posto in cui oggi l'ho portata.
«Mi devi far conoscere qualcuno?» Indaga, guardandosi attorno.
«Più precisamente... qualcosa» Quasi sussurro.
«Bella zona, come è tranquilla! Pensare che si trova a dieci minuti di distanza, circa, da dove lavoriamo. Hai degli amici qui? Su Kyle non farmi restare sulle spine!!» Si agita ridacchiando. Poggia il capo sulla mia spalla che è pronta a sorreggerla, sempre e comunque.
Non parlo, cammino e basta.
Ci ritroviamo presto davanti all'ingresso di un bilocale ampio, una casa modesta lungo questo viale silenzioso forse troppo perché ho l'impressione di sentire il mio battito cardiaco che accelera vorticosamente. Non sono mai stato così emotivo, così tormentato da emozioni quasi sconosciute.
«Kyle?»
«Eh?» Scuoto la testa, ricomponendomi.
«Dove mi stai portando? Perché ci dirigiamo verso l'entrata?» Mi domanda e ora non sta ridendo, è seria.
Ce la posso fare.
«Ecco... merda» Dico sottovoce, mordendomi l'interno guancia.
Si stacca dal mio braccio che avvolgeva la sua vita e si apposta davanti a me, evitando che faccia altri passi, costringendomi a guardarla negli occhi.
«Perché siamo qui?» Incrocia le braccia al petto. Sembra preoccupata.
«Io... io ci tenevo a dirti una cosa»
«Certo, dimmi» Mi incoraggia. La faccio sedere sui gradini che portano all'ingresso. Mi guarda stranita non capendo il reale motivo di tutto ciò.
«Stiamo insieme da parecchio tempo...» Comincio, portando lo sguardo a terra, calciando un sassolino.
«Cosa stai cercando di dir-» La interrompo subito.
«Ora parlo io, Hazel» Mi schiarisco la gola e in modo fugace la guardo, quasi di sfuggita. La vedo lì, piccola, seduta con le gambe strette al petto, l'espressione confusa. Mi siedo al suo fianco senza proferire parola, poggio le braccia sulle ginocchia e guardo verso la strada.
«Sono passati due anni, magari sembrano pochi, però per uno come me sono davvero tanti e ogni giorno l'abbiamo vissuto intensamente, dando a ciascuno un significato in modo che sembrassero molti più anni di quello che in realtà sono» Tossicchio.
«Ho preparato un discorso, a dire la verità, ma non ricordo un accidenti» Ridacchio e lei racchiude le sue esili dita dentro le mie mani.
«Ti amo Hazel e ho capito che dovevo portare il nostro rapporto ad un nuovo step, iniziare una nuova avventura con te e perciò mi sono buttato. Ho sempre avuto paura di 'sto giorno, ma prima o poi doveva arrivare. Proviamo?» Questa volta mi giro verso di lei.
«Kyle... io...» Balbetta con il fiato sospeso, le mani che stringono le mie.
«Chiudi gli occhi»
Lo fa e rilascia un lungo respiro pieno di tensione.
Lentamente e delicatamente le apro una mano e prelevo dalla tasca il famoso oggetto.
«Non so se accetterai, non so neanche se stia facendo una cazzata, ma sentivo di farlo. Sei libera di decidere, Hazel» Le parlo dolcemente. Lo penso davvero. Accetterò qualunque sua decisione.
«Non capisco» Sussurra, tenendo ancora le palpebre serrate.
«Due anni fa ti aveva colpito la mia chiave tatuata e avevi deciso di tatuarti un lucchetto per trovare uno scopo a quell'oggetto che portavo sulla pelle»
«Kyle...» Sussurra, tirando su col naso.
«Te la voglio dare per davvero la tua chiave» Gliela metto finalmente tra le mani.
Apre velocemente gli occhi e la scruta per poi mettersi una mano sulla bocca.
Boccheggia senza saper cosa dire.
«Vorrei che venissi ad abitare in questa casa con me, come una vera coppia. Ti amo Hazel, ti amo davvero»
Si alza in piedi, sbatte animatamente le ciglia, rigira la chiave tra le mani, resta in silenzio.
«Tu... tu...»
«... Si, piccola. Ho affittato questo bilocale» Mi scompiglio i capelli quasi imbarazzato.
«Oh mio dio...» Si siede a terra, come se le forze l'avessero abbandonata.
«Non ci credo... io... io speravo arrivasse un momento come questo... io lo immaginavo per davvero... oh dio!!» Esclama a gran voce buttandosi tra le mie braccia. La stringo forte, le tengo la testa contro il petto.
«Dici davvero?» Domando.
«Certo! Ovvio che si!!» Sorride, baciandomi con gran foga.
Sono stranissimi quei momenti di euforia, di gioia, perché sembrano quasi surreali. Abbiamo affrontato tanto, siamo riusciti a restare uniti indipendentemente da ciò che ci ha posto davanti la vita. Probabilmente ero così timoroso riguardo la sua risposta, da non capire che mi ama e che l'avrebbe fatto, l'avrebbe accettato.
«Ti voglio bene Kyle... questo è un regalo meraviglioso...» Con sguardo estasiato percorre i tratti del mio viso per poi concentrarsi sulla copia delle chiavi che ho fatto fare per lei.
«Io e te abbiamo una casa da condividere solo per noi e basta?»
«Si Hazel, solo noi due» Le mordo il labbro inferiore facendola ridacchiare.
Sembra che lei non aspettasse altro che un mio passo, come se lo avesse sperato e sognato varie volte. Ha un sorriso bellissimo stampato in volto che ripaga i miei sforzi, i miei complessi mentali, il peso dei miei dubbi, delle notti insonni passate a pensare.
Finalmente ce l'ho fatta.
«Entriamo o no?» Si alza per poi, allegramente, dirigersi verso l'uscio quasi fosse una bambina a cui è appena stato comprato un regalo. Siamo giovani, abbiamo una vita davanti e quello che volevo per noi è proprio questo: convivere, condividere uno spazio con la ragazza che amo e che mi conosce meglio di me stesso.
Lei è una donna con un lavoro, una ragazza fidanzata, una giovane pronta a scrivere le nuove pagine della sua storia.Sarò uno stupido egoista ma voglio che ci sia io in quelle pagine, in quel futuro che sembra piano piano divenire sempre più nitido.
«Non puoi portarmi fuori come se niente fosse, farmi quel discorso fantastico, chiedermi di venire a convivere in questa splendida casa e darmi la chiave... è troppo! Devo chiamare mia madre, non vedo l'ora di dare questa splendida notizia» Parla freneticamente, per poi entrare.
Ho trovato questa modesta casa bilocale un po' più ampia del solito, in un quartiere più appartato e silenzioso. Ammetto che lo desideravo, desideravo questo con lei e ora che si è concretizzato stento a crederci nonostante abbia creato tutto da solo.
«Ti amo, Kyle» Mi abbraccia trasmettendomi la stessa passione che è nata tra di noi due anni fa, facendomi provare le stesse emozioni di quando abbiamo iniziato a frequentarci anche se abbiamo capito solo dopo quello che veramente provavamo.
Sono cambiato moltissimo e forse è stato anche per lei, non saprei dirlo sinceramente.Sta di fatto che nella vita ti aspetti sempre l'imprevedibile.
È un bel controsenso, ma è la realtà dei fatti. Abbiamo appena preso una pagina bianca e una penna con cui cominciare a scrivere un altro prologo. Qualcosa sta per iniziare, stiamo per affrontare un nuovo capitolo, stiamo per vivere una storia che non è stata ancora raccontata.// spazio autrice //
Heiii❤️
Come state? Mi sono ammalata ovviamente in questa settimana che avevo milioni di verifiche... le coincidenze con me non sono mai casuali eh!😂
Comunqueeeee.... cosa ne pensate???
Non volevo essere sdolcinata, non mi piace proprio ma so quanto desideravate un lieto fine con i #Kyzel e ve lo dovevo visto che non ho scritto molto su di loro nell'ultimo periodo. Magari qualcuno di voi penserà "Ma sono giovani!"... be' in caso ve lo stiate solo chiedendo rispondo che Hazel ha 20 e Kyle 22 anni. So che sembra poco in relazione alle altre età ma conosco molte persone che sono andate a convivere e poi in America è tutto accelerato, perfino si sposano alcuni a questa età. So che molti si aspettavano l'anello e devo ammette che era la seconda alternativa ma volevo attenermi più alla realtà, essere più terra terra e fare passi piccoli, volta per volta. Spero che la mia idea per questo capitolo vi sia piaciuta e anche il trailer che ho creato. Non potevo non farlo!😍
Volevo avvisarvi che la storia sta per finire, non so con precisione quanti capitoli perché potrei togliere delle parti o aggiungerle perciò... vi basterà sapere che è quasi giunta alla fine😘
I #Kyzel li rivedrete ancora un volta!😘
(Ho cominciato già la terza storia😏)
Vi voglio bene, non dimenticatelo mai... anche se non sono molto presente in questo periodo ❤️Kyle nella nuova casa😏😏
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Amore tatuato sulla pelle
ChickLitCOMPLETA. Jake è un tatuatore. Un ragazzo dalla mole imponente, dagli occhi profondi, dallo sguardo gelido, severo. Con le nocche e le braccia ricoperte di tanti tatuaggi. Jennifer, detta Jen, invece non è il suo esatto opposto come in tutte le stor...