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Una settimana dopo..

Stamattina ho preso la decisione di andare in palestra e ballare un po' di contemporaneo sulle note di qualche canzone del momento. È da un po' che non ballo e questo mi manca molto. In queste ore della domenica mattina di solito non c'è mai nessuno, motivo in più per dare al meglio sfogo alla mia passione senza sentirmi osservata da persone che passano ogni singolo secondo o senza dover condividere la sala con altri.
Arrivata in palestra vado in spogliatoio a cambiarmi: leggins neri e top con spalline sempre rigorosamente nero. Fa sempre caldo in quella sala nonostante sia dicembre. Entro in sala e mi dirigo verso lo stereo che metto in play con la canzone 'Stitches' di Shawn Mendes, amo quella canzone e la ballo ogni volta che la sento. Se sto a casa da sola ho la musica a tutto volume e mi metto a ballare come se non ci fosse un domani.
Faccio qualche passo di danza contemporanea, che è quella che amo di più in assoluto, improvvisando. La canzone è arrangiata apposta per questo tipo di ballo ed è quello che amo di più ballare.
Al ritornello faccio una spaccata in aria poi faccio qualche altro passo dando le spalle allo specchio tenendo gli occhi chiusi, in modo da immedesimarmi al meglio.
D'un tratto sento qualcuno che mi prende con un braccio per i fianchi e con l'altro mi solleva la gamba e mi fa girare, non può essere che lui.. il suo tocco è inconfondibile e soprattutto indimenticabile. Mi giro e ho la mia conferma: Alex. Mi sorride e continuiamo a ballare insieme. Siamo in sintonia e i nostri corpi si muovono all'unisono come la prima volta che abbiamo iniziato a ballare insieme. Ad un certo punto della canzone faccio una piroetta, mi avvicino a lui che mi circonda i fianchi e mette il suo viso vicino al mio collo, inarco leggermente la schiena e mi stacco facendo un'altra piroetta. Quasi alla fine della canzone si siede a terra ed io pure accanto a lui, faccio un giro e mi siedo tra le sue gambe, mi stringe a sè mettendo il braccio attorno alla vita e la testa tra il mio collo e la mia spalla, finisce la canzone e rimaniamo così. Sento il suo respiro e sentirlo così vicino mi provoca dei brividi infiniti.
-Che ci fai qui?-
-Ho immaginato fossi qui e sono venuto a prenderti-
-E i passi di danza?-
-Mi ha guidato il cuore- sale con le mani fermandosi sotto il seno e mi stringe forte a sè, io metto le mani sopra le sue e mi appoggio alla sua spalla rilassandomi e prendendo fiato.
-Sei sempre più brava-
-Mi faccio solo trasportare dalla musica, tu piuttosto mi stupisci ad esser riuscito a seguirmi-
-Te l'ho detto il cuore mi ha guidato-
Mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi -L'amore per la musica quindi?-
-Per il momento possiamo dire così- gli sorrido e lui fa lo stesso. Un sorriso che paralizza per la sua bellezza. Istintivamente lo abbraccio e cadiamo entrambi una sopra l'altro, le sue braccia mi stringono forte e devo dire che quella stretta mi è mancata da morire. Il mio naso sta odorando il profumo che ha sul collo: è sempre quello ma ad ogni volta diventa sempre più buono.. o forse è da tanto che non lo sentivo.
-Avevo proprio tanta voglia di abbracciarti e finalmente ho potuto farlo- mi limito a sorridergli -Ce l'hai ancora con me?-
-Dovrei visto quello che è successo..-
-E avresti ragione..-
-Ma purtroppo stavo bene con te e ci sto bene tutt'ora, quindi la vedo inutile continuare ad avercela con te-
-Cioè mi avresti perdonato?-
-Possiamo dire di sì-
-E siamo solo amici o cosa ora?-
-Amici. Per ora amici, il futuro non lo possiamo ancora prevedere però-
-Allora in questo caso ti dico che sono contento di essere amico di questa bellissima ragazza-
-Piano con le bugie- gli faccio l'occhiolino.
Dovrei chiedergli che cosa ho detto quella sera, vorrei saperlo perché magari ho detto certe stronzate delle quali non posso pentirmi perché non le so, ma se le sapessi potrei salvarmi in qualche modo. Pensandoci però preferisco restare nel dubbio o non saprei come cavarmela dato che ora sono perfettamente sobria e la scusa del 'ho bevuto' non regge.
-Balliamo ancora?- mi alzo e lo prendo per mano cercando di alzarlo ma ovviamente non ci riesco -Daaaiii- si alza e mi mette le mani sui fianchi.. sono così calde che il calore passa attraverso il tessuto del mio top, mi dà come una scarica di brividi ed è una bellissima sensazione.. mi fa sognare ogni volta.
-Cosa vuoi ballare?-
-'Il diario degli errori' di Michele Bravi-
-Ok ma vado a improvvisazione eh-
-Certo pure io- corro allo stereo e la metto poi ci mettiamo in posizione e improvvisiamo qualche passo. Come sempre la musica ci trasporta con le sue note e la sintonia di prima c'è ancora, mai sparirà quella. Questa canzone poi mi piace particolarmente soprattutto perché mi rispecchia molto: come dice la canzone anche io 'ho sempre fatto tutto in un modo solo mio' e 'poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta', sì ho sbagliato ma sono così testarda fino all'ultimo.. devo sbatterci la testa e poi alla fine riesco a rendermi conto dei miei errori e a non farli più, ma lui no.. Alex non sta nel mio diario degli errori.

'Almeno tu rimani fuori dal mio diario degli errori..'

La canzone finisce e Alex mi prende in braccio facendomi girare, ma non mi lascia scendere. Le sue braccia sono così forti e mi sento davvero tanto al sicuro tra di esse. Gli tengo le braccia al collo e gli sorrido.
-Mi complimento per la sua improvvisazione signor Lorenzini-
-La ringrazio signorina Ferretti- mi fa l'occhiolino e io senza pensarci un solo secondo lo abbraccio forte. Mi è mancato e non dico che mi butterò tra le sue braccia come se non ci fosse un domani, questa volta starò bene attenta alle mie decisioni. Passerà tempo e forse lui si stancherà ma non importa se mi vuole davvero sa anche aspettarmi.
-Prima hai detto che sei venuto a prendermi, per andare dove?-
-Volevo invitarti a passare un po' di tempo assieme, ti va?-
-Certo che sì-

Dopo poco vado a rinfrescarmi e sistemarmi poi usciamo dalla palestra e insieme andiamo al McDonald in centro per pranzare. Il McDonald non delude mai.
Usciti dal McDonald facciamo una passeggiata in centro, nonostante sia freddo c'è un bel sole che scalda oggi è una passeggiata è l'ideale.
Nel tardo pomeriggio è venuto da me a salutare Joy e siamo rimasti un po' con lei a giocherellare, le ho trovato proprio il nome giusto dato che in qualsiasi momento sprizza gioia da tutti i pori.

Poco fa se ne è tornato a casa e devo dire che sta iniziando a mancarmi come una volta, sarà perché me ne sto innamorando di nuovo? In una parola: sì.

Un Ballo Per DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora