2. Antefatto

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Londra, ottobre 1991

Una zona tranquilla, l'alba.

Una villetta abbastanza elegante, ma non eccessivamente lussuosa, illuminata, nel suo silenzio, dai primi raggi del sole nascente.

Un uomo vestito di nero si stava muovendo furtivamente nel giardino della casa, forzò una finestra ed entrò nell'abitazione.

Salì con passo felpato le scale e giunse al primo piano.

Aprì una porta...due persone, un uomo e una donna, stavano dormendo placidamente.

Con freddezza estrasse una pistola e sparò, un colpo dopo l'altro, uccidendo le due persone ignare.

Uscì dalla stanza e stava per andarsene quando sentì piangere.

Si rabbuiò e scosse la testa: gli avevano detto che in casa non ci sarebbe stato nessuno tranne le due persone da lui appena assassinate.

Seguì il suono del pianto, aprì una porta e trovò, in una stanza, un bimbo di pochi mesi che piangeva in una culla.

L'uomo lo osservò perplesso, indurì lo sguardo, si avvicinò, sollevò il piccolo e lo portò con sè, fuori dalla casa.




Una zona tranquilla e silenziosa, prima mattina.

Una villa immensa, quasi un vero e proprio palazzo e, al suo interno, un salone lussuoso già illuminato, nonostante l'ora antelucana.

" Spero che il lavoro sia stato eseguito correttamente, Groddeck e mi auguro che il nostro uomo arrivi al più presto " sussurrò un uomo di mezza età, altero e serio.

" Sta arrivando, signor Tomlinson, ho sentito proprio ora il cancello aprirsi e, come vede, anche il piccolo Melampo ha drizzato le orecchie "

Chi aveva parlato era un maggiordomo vecchio stampo, alto e pallido, posizionato vicino al divano, accanto ad un bellissimo cucciolo di pastore tedesco.

Dimostrando la correttezza delle previsioni, una porta si spalancò ed un uomo vestito di nero entrò con una pistola in una mano ed un borsone nero nell'altra.

L'uomo aveva un occhio solo ed era adirato.

" Avevate detto che non c'era nessuno in casa tranne i due tizi da accoppare, invece ho trovato un bambino!" urlò posando sul tavolo il borsone e rivelando al suo interno un piccolo di pochi mesi.

" Io non uccido i bambini " aggiunse con astio, poi si voltò, fece per andarsene, ma il cane gli azzannò un polpaccio.

Tomlinson fu veloce come un lampo, estrasse una pistola dal cassetto della scrivania e fece fuoco, uccidendo sul colpo l'uomo.

Come se fosse la cosa più naturale del mondo, il maggiordomo si avvicinò al cadavere, lo trascinò per i piedi fuori dalla sala e lo lasciò nel corridoio.

Tornò dopo pochi minuti vestito per uscire, si caricò il corpo sulle spalle e uscì.

Lo gettò nel bagagliaio di una Mercedes nera e lucida e avviò il motore.

Uscì dal cancello della villa, guidò per un'ora circa e si fermò in un'area industriale ormai abbandonata.

Scese dall'auto, prese il cadavere e lo portò ai piedi di un vecchio orologio a vapore.

Aprì il grande tombino che si trovava in terra e, senza tanti complimenti, gettò all'interno  il corpo.

Rimise il coperchio di ferro, tornò alla macchina e ripartì.

Nel frattempo nella grande villa il signor Tomlinson aveva preso una decisione.

Era un uomo ricchissimo e non aveva eredi....

Prese in braccio il bimbo del borsone, lo cullò un po' e disse:

" Ti chiamerò Louis e sarai mio figlio "


Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova storia!
Vi avverto, sarà molto diversa dal solito, ma spero vi possa piacere❤️

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