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"....Harry si diresse alla porta e aprì.
Davanti a lui c'era un bambino castano di sette o otto anni che lo guardava con occhi smarriti.
-Che cosa c'è, piccolo ?- chiese il ragazzo.
- Io mi chiamo Michael e purtroppo mi sono perso. Ho preso l'autobus sbagliato uscendo da scuola e sono finito nella tua via - rispose il bimbo.
- Ma i tuoi genitori non vengono a prenderti a scuola?-
- Sì, di solito lo fanno, ma oggi siamo usciti due ore prima perché nella mia aula si sono rotti i tubi dei caloriferi e si è allagato tutto. La maestra ha telefonato a mio papà e lui le ha detto di mettermi sul pullman. Lui lavorava e non poteva venire a prendermi, ma io so scendere alla fermata giusta vicino a dove lavora lui e la mamma, solo che la maestra mi ha messo sul pullman sbagliato ed eccomi qui -
Harry capì ciò che era successo, nonostante il discorso contorto del bimbo, allora disse:
- Se mi dici l'indirizzo, ti porto io dai tuoi genitori -
- L'indirizzo non lo so, ma loro vendono polli al mercato comunale, di fronte alla centrale termoelettrica - borbottò Michael.
Harry annuì, prese le chiavi della macchina e uscì di casa..."

Harry si svegliò di colpo e spalancò gli occhi: aveva sognato la continuazione del sogno fatto la notte precedente...

Scosse la testa e si passò una mano fra i ricci scomposti.

Si alzò e si spogliò, infilandosi sotto la doccia.

Lentamente le immagini del sogno svanirono ed emerse la consapevolezza che il bambino fantasma Michael avesse influenzato il suo sogno.

Stava per mettersi al computer, quando suonò il suo cellulare.

" Pronto " rispose senza guardare il nome di chi chiamava.

" Sono Louis, scusa se ti disturbo, ma volevo avvisarti che il fantasma ha parlato per la prima volta e mi ha detto delle cose interessanti "

Harry si domandò un istante quando avesse dato a Louis il suo numero, ma poi scacciò quel pensiero non ritenendolo importante, così disse:

" Vengo subito da te, così mi spieghi ogni cosa "

Chiuse la chiamata dopo il grazie appena sussurrato da Louis, spense il computer e uscì di casa.

Rifece il tragitto che aveva percorso il giorno prima e arrivò alla fine, trovando il cancello già aperto.

Entrò, percorse il vialetto e trovò nuovamente ad attenderlo Goddeck e il fedele cane Melampo.

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