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Harry restò nella stessa posizione per lunghi istanti finché non si decise a ritornare verso la sua macchina.

Quando, però, arrivò davanti alla porta d'ingresso della villa, si fermò e cambiò idea.

Dato che la porta era chiusa con un catenaccio, si mise a camminare intorno alla casa.

Sul lato est dell'edificio trovò ciò che gli serviva, una finestra, il cui asse di legno posto sopra era stato divelto.

Prese un sasso da terra, lo usò per rompere il vetro e, dopo aver infilato una mano all'interno e avere ruotato la maniglia, la aprì.

Si issò sul davanzale e saltò all'interno.

Si ritrovò in quella che doveva essere la cucina della villa, si guardò intorno e notò lo strato di polvere che aleggiava su ogni ripiano.

Uscì dalla stanza e, senza nemmeno sapere il perché lo stesse facendo, salì la grande scala di marmo che serpeggiava verso l'alto.

Voleva trovare la camera di Louis e voleva farlo a tutti i costi.

Dopo vari tentativi ci riuscì ed entrò in una camera semplice, ma elegante, ricoperta anch'essa da uno strato di polvere.

Harry si sedette sul grande letto matrimoniale al centro della stanza e si guardò in giro, sorridendo di fronte ai tanti peluches sparsi ovunque.

Si alzò e si diresse alla scrivania, notando subito un quaderno rosso abbandonato sul ripiano.

Si sedette su una sedia e lo aprì.

Le pagine erano ricoperte dalla grafia di Louis e raccontavano gli avvenimenti degli ultimi giorni della sua vita.

Harry si ritrovò nominato più volte e descritto con gli aggettivi più dolci e belli che gli fossero mai stati rivolti.

Gli occhi gli divennero lucidi e un grande rimorso lo colpì, quando si rese conto, da ciò che era scritto in quel quaderno, che Louis si era innamorato di lui.

Louis che non aveva mai amato, Louis che non era mai stato amato, Louis che non era mai stato invitato ad un appuntamento...Louis che, purtroppo, non avrebbe mai potuto farlo.

Richiuse il quaderno, si alzò e uscì dalla stanza, con un enorme peso sul cuore.

Quando si ritrovò in giardino, guardò un'ultima volta verso le due altalene appese al ramo dell'albero e sospirò.

" Mi dispiace, Louis, mi dispiace, piccolo...se potessi tornare indietro verrei a pranzo con te e ti porterei al cinema, anzi, forse, sarei capace anche di innamorarmi di te...
Per quello che vale...riposa in pace, angelo..."

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