16.

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Harry osservò la figura evanescente di Louis dondolarsi pigramente sull'altalena.

" Allora...tu sei davvero un fantasma...sei davvero morto?" chiese in un sussurro.

Lo spirito non disse nulla, si limitò solo a guardare fissamente in volto Harry con espressione triste e rassegnata.

" Come hai potuto, parlarmi? Come hai potuto diventare un essere concreto? Come hai potuto fare l'amore con me?" chiese ancora Harry quasi urlando.

Louis scosse impercettibilmente la testa, sorrise leggermente, poi scomparve.

Il riccio rimase così da solo e tutto ciò che riuscì a fare fu quella di lasciarsi cadere per terra sconsolato.

Lui era l'investigatore dell'incubo...

Lui aveva affrontato diverse volte fantasmi, vampiri, fenomeni paranormali, ma mai gli era capitato ciò che era accaduto con Louis...

Era un caso inspiegabile, una situazione assurda, una cosa incredibile...

Allora si fece strada in lui un leggero rimorso, un leggero rimorso che si concretizzò nell'immagine degli occhi azzurri di Louis che gli apparvero in tutta la loro tristezza come fotografati nel momento in cui aveva rifiutato di dormire con lui o di fermarsi a pranzo.

Chissà che dolore immenso poteva provare uno spirito costretto a vagare senza pace in una dimensione ancora terrena, ma non più umana!

Chissà che cosa significava non potere vivere in pace nemmeno dopo la morte...

Chissà...

Harry si mise in piedi, guardò un'ultima volta l'altalena ora immobile e abbandonò il giardino.

Risalì in macchina e con un grosso peso sul cuore lasciò la villa di Louis.

Ritornò a casa, si fece una doccia bollente e si preparò qualcosa da mangiare.

Si sedette poi sulla poltrona sgangherata del suo soggiorno e, inevitabilmente, i suoi pensieri tornarono a Louis.

Povero ragazzo, morire così giovane e dopo una vita così sfortunata...

I tasselli ormai si erano tutti uniti a formare un quadro perfetto.

Louis altri non era se non Michael, il figlio dei coniugi Johnson, rapito dall'assassino dei suoi genitori e adottato da chi ne aveva decretato la morte.

Come burattini manovrati da uno stesso crudele burattinaio, tutti i protagonisti della vicenda erano morti di morte violetta, anche Mark Tomlinson e perfino lo stesso Louis.

Quest'ultimo era rimasto sulla terra come spirito per cercare la verità e, una volta scoperta, era sparito...

Harry scosse la testa per allontanare questi pensieri, ma sentì un fruscio provenire dalla finestra aperta.

Strabuzzò gli occhi quando vide entrare nella sala, volteggiando, un sottile foglio di carta spinto da mani ignote.

Si posò sul suo grembo e Harry lo lesse.

La grafia era la stessa del primo messaggio che aveva ricevuto, era la grafia di Louis...

" Così, quando gli uomini capirono che il tempo, che contiene ogni cosa e che da ogni cosa è contenuto, era solo un'illusione, posero il loro spirito fuori dal tempo "

Harry richiuse il biglietto, si alzò ed uscì di casa.

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