Eeeeeeerm... Nero(?) BOH QUANDO NON SO CHE METTERE È NERO. E probabilmente non ci capirete una mazza. C'è stato un salto temporale, ma si recuperano le parti indietro, mi serviva prima this però.
«Jake, da uno a dieci quanto ti reputi idiota?» domandò gentilmente Adam, mentre il suo sorriso tranquillo tentennava.
«Due?» azzardò il rosso.
Adam scosse la testa sospirando «Venti, Jakob, venti. Esattamente come IL NUMERO DI UOMINI CHE MI RESTA ora che hai perfino PERSO TUA ed Evan.» scoppiò, rosso in volto.
«Sì ma calmo.» borbottò Jakob guardando altrove.
Adam chiamò Daniel con aria ancora nervosa «Stella del papà-»
Il Lux alzò un sopracciglio e cercò di chiedere a Jakob se il suo capo fosse completamente andato.
«-quando pensavi di aggiornarmi sulla situazione tragica?» riprese Adam.
«Quando Amber mi avrebbe dato una mano, visto che con lei sei dolce ed amabile?» tentò il castano. Lui e Jakob si prepararono mentalmente a vedere Adam implodere.
L'invalido chiese con la stessa calma che precede una tempesta di radunare gli altri Lux e non appena Daniel ebbe eseguito l’ordine, iniziò a sbraitare: «CAPRE! CAPRE! SIETE DELLE CAPRE! Santo Zeus, lo scontro Lux contro Nox è già esistito e NOI lo abbiamo vinto, vi costa tanto FARMI UN REPLAY DECENTE?! E mi venite a dire che Amber è sparita, che vi hanno attaccato, che non sapete nemmeno dove si trovano tutti, che alcuni sono stati rapiti e avete passato il tempo a fare cosa? CUOCERE MARSHMALLOW.»
«Jakob ha abbattuto un albero e c’era della legna da bruciare-» intervenne Daniel.
«Wow, ora la mia vita ha assunto un senso, grazie per avermelo detto.» ironizzò il suo capo interrompendolo.
«Respira ragazzo, ringrazia di avere ancora qualcuno che tollera le tue sclerate…» bofonchiò Jakob cercando di non farsi sentire.
Però Adam non era sordo.
«Come hai detto scusa?» chiese tornando inquietantemente sereno.
«Ho detto» rispose il rosso alzando la voce «che tu sei l’unico che non fa un diavolo e poi urla contro a noi che ci rimettiamo la vita.»
Borbottii indistinti di approvazione si levarono fra i Lux e Daniel aggiunse che era stato proprio Adam a dire che la sedia a rotelle non gli impediva assolutamente di muoversi e vivere la vita di tutti i giorni.
“Ammutinamento! Ammutinamento!” iniziarono ad esclamare i suoi uomini alle spalle di Jakob. Mai avrebbe pensato di ritrovarsi un giorno schierato dalla loro parte e contro ad Adam.
L’invalido si massaggiò gli occhi e sospirò «Va bene, d’accordo, ho capito, siamo partiti con il piede sbagliato. Allora, adesso mi spiegate che cosa è andato storto e cerchiamo insieme una so-»
Una voce lo interruppe e tutti i Lux si voltarono verso la sua provenienza.
«Dio!» esclamò. Era inconfondibile, almeno per Jakob, che iniziò ad alzare gli occhi al cielo. Seth. «La prossima volta mi faccio dare un passaggio da un narvalo!»
«Oh andiamo» sbuffò una voce femminile «Io so navigare!»
«Vuoi sapere come la vedo io?» chiese Seth.
La ragazza rispose con un bizzarro «Le mucche vivono sulla Luna?» e dalla bocca di Seth si liberarono una serie di imprecazioni poco carine. “Dilettante” lo definì Jakob mentalmente.
Quando i due ragazzi responsabili di tanto trambusto arrivarono fra i Lux, Adam affidò loro i suoi uomini e si congedò.
«Okay.» commentò Seth con fare stordito «Allora, com’è qui la situazione?»
«Siamo a meno novantadue!» gli comunicò con enfasi Daniel «E nei novantadue è compresa anche sua cugina.» aggiunse indicando Jakob che prese parola.
«Diversi sono stati rapiti, uno fra i Nox adora fare prigionieri una volta che questi sono storditi e indifesi.»
«E loro? Come sono messi?» domandò Seth. La ragazza che si era portato dietro aveva l’aspetto di una Jed femminile, Jakob non la considerava minimamente e lei faceva lo stesso.
«Ancora troppo bene.» sbuffò il rosso deluso. Forse lui non se la sentiva veramente di uccidere, ma gli altri Lux avrebbero dovuto essere addestrati a farlo…
«Allora oggi si leccheranno le ferite.» decise il moro passandosi una mano fra i capelli.«Noto che serviva proprio il mio prezioso intervento.» si vantò Seth più tardi. Jakob non volle ammetterlo ma pensava la stessa cosa.
Da quel che avevano imparato dopo dodici giorni di guerra fredda, i Nox agivano ognuno per i fatti propri e quando si incontravano, avevano modi di muoversi e comportarsi talmente differenti che risultavano meno devastanti.
Seth suggerì di attuare il piano “Caccia all’uomo” e si unì a Jakob e Daniel cercando di ricavare più informazioni possibili sul conto dei nemici.
«Fra di loro si chiamano con dei nomignoli.» venne in mente al rosso «Ho sentito robe come “Tenebra”, davvero originale, direi.»
«Gli stili di lotta.» lo fermò il Dominatore «Hai detto che sono diversi fra di loro. Penso sia quella la loro forza, perché si saranno ormai fatti una cultura su come combattono i Lux, che sono stati addestrati in massa a muoversi tutti esattamente nella stessa maniera. Sapranno benissimo quali sono i punti deboli e le mosse considerate più pericolose, mentre tra di voi, ognuno ha visto un Nox diverso e anche mettendo insieme le informazioni non si conclude nulla.»
«Amber aveva un certo feeling con il biondo.» commentò Daniel tirando una gomitata a Jakob. Seth riprese tranquillamente a parlare.
«Secondo me vi sareste sempre dovuti muovere insieme. Uno contro tre con i loro poteri è fattibile. Uno contro venti è già più complicato.» notò. Abbassò la voce «Certo che voi qui avete a disposizione una sfilza di mezzi Nox, per quel che ne so, chiedere informazioni sulle debolezze a loro?»
«Allora. È più difficile di quanto non sembri.» chiarì Jakob «Perché Evan gironzola per i fatti suoi un giorno sì e l’altro pure, Amber non ha memoria, tua sorella non parla e sono già finiti qui. Oddio, ad essere precisi anche a Ryan si sarebbe potuto chiedere, ma quello è già tanto se sa dove lascia le chiavi di casa, figurati se ora ci viene a dire quali sono le debolezze dei Dominatori delle ombre.»
«Comprendo.» mormorò Seth. Improvvisamente abbassò la voce e puntò un dito avanti. «Nox gracilina ore dodici. Come preferite procedere?»
«È Lilith, quella bestia con il suo ombrello!» esclamò uno dei Lux, aggiungendo un «La strangolo con le mie mani!»
Quantomeno la selezione dei Nox aveva escluso i combattenti più privi di scrupoli, come poteva essere un quel caso “È una bambina, avrà dieci anni a dire tanto”.
«Accerchiare e cogliere di sorpresa alle spalle.» ordinò Seth. Naturalmente aveva provveduto a liberare i cavalieri delle armature troppo rumorose.
Jakob si tirò indietro, non ritenendo il suo intervento strettamente necessario. Ad impartire ordini ai Lux bastava Seth e a guidare gli “Imber” rimasti era la ragazza-Jed. Ed Imber era il nome con cui lei stessa aveva battezzato i Dominatori dell’acqua, ritenendo quest’ultimo titolo troppo “ingombrante”.
Per quel che Jakob sentì, la bambina non urlò nemmeno. Rantolò quando venne colpita, agitò il suo ombrello finché non le cadde di mano. Poi i Lux si batterono il cinque a vicenda e ripresero ad avanzare. Contavano di lasciare terra bruciata al loro passaggio, non una forma di vita.
«Tenebra… mi fa male il fianco… ho freddo.» piagnucolava la Nox ferita letalmente. Jakob lasciò che i suoi compagni andassero avanti. Era una nemica, sì, ma pur sempre in fin di vita a dieci anni.
La guardò come un cavaliere studia un cavallo malato che dev’essere abbattuto, ovvero considerandola carne da macello a volerlo dire gentilmente. Intanto lei continuava a sussurrare quel “Tenebra” e avvisarlo che non stava bene, che le veniva da vomitare. Il rosso non disse una parola, rimase a guardarla in silenzio, speranzoso che lei non si accorgesse d averlo alle spalle.
Fu quando un fruscio lo distrasse che si rese conto che avrebbe dovuto preoccuparsi di chi invece aveva lui alle spalle.
«Cosa le hai fatto?!» sbraitò il tanto nominato Tenebra atterrando Jakob e bloccandogli le mani sulla testa. Il rosso cercò di chiamare i suoi compagni ma si ritrovò una carta da gioco puntata al collo.
«Ti faccio a fettine!» urlò il Nox, quel famoso biondo che in compagnia di Amber aveva sempre avuto un’aria distaccata e composta mentre ora bagnava di lacrime la maglia di Jakob.
Girò la testa verso la sua simile e le strinse una manina già pallida con la propria guantata.
«Ma non te lo meriteresti nemmeno!» sbraitò di nuovo in faccia alla sua vittima, calcando con la carta da gioco sul collo. “Jake, quanto ti reputi idiota da uno a dieci? Venti? Anche quaranta” pensò il rosso che aveva sprecato il suo tempo ad osservare quella creaturina agonizzante.
«Mi dispiace, Hailey, mi dispiace!» sputò il biondo piangendo. La sua mano scivolò via da quella della bambina come la vide diventare pesante.
Jakob stava probabilmente diventando blu in volto, una carta da gioco gli bloccava il respiro.
Sentì Daniel chiamarlo raggiungendolo in rapidità, distinse Seth che in corsa poggiò una mano a terra e la fece scivolare avanti, causando un terremoto in miniatura con il quale il Nox perse la presa su Jakob e lui riuscì a liberarsi.
Tenebra si rialzò rivelando i pantaloni bianchi e gli avambracci completamente ricoperti di terra e indicando il corpo della bambina avvisò il rosso: «Ti ucciderò, lo giuro sul suo nome, fosse la mia ultima azione!»
Jakob era frastornato e gli era da poco tornato ossigeno al cervello, era vero, però poté giurare di aver visto, mentre Seth fulminava il Nox e questi gli lanciava contro una carta, scomparendo con il botto e tanto di colombe bianche, qualcosa di strano in lontananza. Qualcosa che non avrebbe dovuto esserci in Russia e men che meno a scuotere il capo osservando la scena e ostentando disappunto.
Vide anche Evan, quello non se lo sognò, e lui si voltò indietro indeciso, proprio verso quel qualcosa, prima di correre verso Jakob e fargli notare che la carta di Tenebra gli fosse rimasta conficcata nel braccio.
Però come sbatté le palpebre, Tessie era scomparsa.
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ESCAPE- Remember
Fantasy(5) L'unica ragazza in grado di dominare tutti e cinque gli elementi ha perso ogni ricordo. Quale occasione migliore di giocare con lei e la sua mente, permettere ai Dominatori delle ombre di riemergere? Si consuma una guerra che ha già avuto una pr...