19- gioco finito male

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Naruto spalancò la porta spingendo dentro il moro che lo guardò male
-che cazzo ti è preso? C'è un motivo logico?- gli chiese guardandosi in torno, possibile che nessuno mettesse in ordine? -dove sono tutti?- chiese seguendo il biondo
-Kiba il mercoledì ha basket e Gaara sta qui solo la sera- rispose freddo il biondo andando nel soggiorno e buttando a terra la roba sul divano e sul tavolo
-ah beh, di sicuro ora è in ordine- mormorò sarcastico il moro
-stai zitto- disse il biondo slacciandosi la cravatta e i primi bottoni della camicia -sai ci ho pensato e sono arrivato alla conclusione che seguirò il tuo consiglio e farò quello che voglio, quando, e come voglio-
-e allora?-
-sai come smaltisco la rabbia?- gli chiese facendo incastrare i loro sguardi
-no, come?- il biondo sorrise, ma assomigliava di più ad un ghigno, ed era inquietante vederlo con quell'espressione. Naruto gli afferrò il braccio e lo tirò verso di se premendo le labbra sulle sue, alzandosi sulle punte passò la lingua sul suo labbro inferiore e quando il moro schiuse le labbra fece incontrare le loro lingue. Come se avesse uno schema inciso nella mente fece due passi avanti e fece sdraiare il moro sul divano sedendosi su di lui. Sentiva le mani tremare, ma non aveva paura, non capiva che gli succedeva, per far smettere il tremore strinse con forza i fianchi del moro, forse aveva paura, ma non di lui, aveva paura di perdere il controllo. Quando le sue mani smisero di tremare liberò il collo del moro dalla cravatta e slacciò i primi bottoni della camicia, era strano quanto fosse freddo il corpo del moro, ogni volta che lo sfiorava restava sorpreso, le sue labbra erano calde e confortevoli, mentre il suo corpo riusciva a metterti in soggezione solo al tatto. Il biondo si allontanò di qualche centimetro per recuperare fiato. Il moro provò a mettersi a sedere ma le mani di naruto lo bloccarono.
-odio quando le persone mi lasciano solo nel bel mezzo di un discorso per parlare con una ragazza sai?- disse per poi mordergli il collo il moro grugnì -sei stato un gran bastardo oggi sai? Mi avresti ucciso?- mormorò mordendolo di nuovo ricevendo la stessa reazione da parte del ragazzo -sai quando ho detto che non devi far del male a kiba ero serio. Sarà anche un idiota ma tu impara a farti i cazzi tuoi.- un altro morso -e dal momento che eri tanto curioso, mi stava parlando di shikamaru e ci siamo addormentati in un aula, per questo siamo arrivati tardi.-
-sei un vampiro per caso?- gli chiese il moro seccato, il biondo gli lasciò un bacio sul collo
-ti sei forse dimenticato di cosa mi hai fatto?-
-un'opera d'arte-
-la tua idea di arte fa schifo- gli rispose il biondo, sasuke mugugnò delle proteste e tirò naruto verso di se baciandolo
-hai finito di giocare?- gli chiese, il biondo gli fece di nuovo quel sorriso simile ad un ghigno, le sue labbra si posarono nuovamente sul collo del moro iniziando a mordere e leccare la pelle chiara . Le mani di naruto scivolarono sul petto del ragazzo sotto di lui scendendo fino all'addome, sentendone ogni curva, ogni dettaglio che andava ad imprimersi nella sua mente. Le labbra del biondo si spostarono scendendo sempre più in basso, lasciandosi alle spalle una linea di macchie violacee ad indicare il suo passaggio. Le mani fredde di sasuke strinsero il viso del biondo portandolo di nuovo  a far incrociare i loro sguardi. La mano del biondo si posò sull'orlo dei pantaloni, ma invece di proseguire si allontanò alzandosi dal corpo del moro
-lo sai che non si gioca con il fuoco?- disse Sasuke alzandosi
-posso giurarti che sei tutto tranne che il fuoco, semmai sei un ghiacciolo- Sasuke fece una smorfia e guardò male il biondo che manteneva lo sguardo fisso sull'orologio, la mano fredda del moro si Poggiò sul mento del ragazzo costringendolo a far incontrare i loro sguardi.
-sas'ke- Naruto strinse il braccio del ragazzo cercando di allontanarlo ma senza risultato, la mano del moro passò dietro alla testa del biondo e lo avvicinò, continuando a scrutare le pozze color cielo del ragazzo che sembrava stesse combattendo tra la vita e la morte. Il corpo del biondo si rilassò, forse arrivato alla conclusione  che aveva dato inizio a quel conflitto e lasciò che il moro posasse le labbra sulle sue, facendo incontrare le loro lingue.  le sue mani fredde si insinuarono sotto la camicia del biondo accarezzando la base della schiena bollente del ragazzo che come un gatto quando riceve una carezza si allungò verso di lui lasciando scontrare i loro corpi, lentamente. sentì il calore del corpo di naruto anche se la camicia del biondo li separava e di sicuro non aveva ignorato l'erezione che premeva contro i pantaloni. Le mani del moro afferrarono l'orlo dei pantaloni del biondo facendo scontrare di nuovo le loro erezioni, il gemito del biondo si andò a perdere nel bacio. Naruto si separò dalle labbra del moro per riprendere fiato, le mani fredde di sasuke finirono di slacciare la camicia sfilandola, il biondo la strinse in una mano senza lasciarla cadere a terra, sasuke si sfilò anche la sua e le mani calde di naruto la afferarono facendo sfiorare le loro dita. Il moro lo spinse contro il muro baciandolo di nuovo, spingendosi contro l'eccitazione del biondino che portò le mani sui bottoni dei jeans del moro slacciandoli e tirando giù la zip ma allontanò la mano
-non qui- disse allontanandosi di pochi millimetri dalle labbra del moro
-a che ora arriva il cagnaccio?-
-alle nove, cena con gli altri della squadra-
-Gaara?- 
-Non ne ho idea, di solito torna Quando fa buio-
-allora il tempo non ci manca, scegli pure un posto in cui ti senti a tuo agio- in quel momento l'idea di farlo contro il muro non gli sembrava più molto cattiva, la voglia di raggiungere la camera era davvero poca, sopratutto perché in quella stanza ci dormiva anche il suo migliore amico, ma non era molto allettante l'idea di farsi trovare in quello stato dal primo che entrava in casa. Con uno strattone tirò il moro su per le scale
-la prossima volta queste cose iniziamole alla meta- disse il moro bloccando Naruto contro il muro del corridoio per baciarlo di nuovo
-la prossima volta?- il moro gli lanciò un'occhiata che non riuscì ad interpretare e lo spinse nella stanza semi buia per via delle tende chiuse.
Il biondo lasciò cadere a terra le camicie e lo baciò lasciando che i loro petti nudi si sfiorassero, ma non gli bastava. Gli allacciò le braccia al collo alzandosi sulle punte, era la prima volta che trovava fastidioso la differenza di altezza tra lui e il moro, era molto fastidiosa. Il moro lo costrinse a fare dei passi indietro fino a farlo sdraiare sul letto, si staccò dal bacio prendendo un po' d'aria e passando a torturare i capezzoli di Naruto. Con la solita calma che lo differenziava dagli altri sasuke scese ancora lasciando una scia di baci e morsi mentre le sue mani gli slacciavano i pantaloni sfilandoli insieme ai boxer. Naruto non riusciva più a pensare a niente di coerente, sembrava che il suo cervello fosse partito per una vacanza, lasciandolo in balia di quelle emozioni che non voleva provare, perché lo rendevano debole, e lui odiava essere debole. Avrebbe voluto pensare, perdersi in un abisso di pensieri, ma non ci riusciva, non poteva evitare di sentire le scariche di piacere che gli scorrevano lungo la schiena, non riusciva ad evitare di pensare alle labbra del moro, che lo baciavano e a quelle mani fredde che lo toccavano facendo bruciare la pelle su cui si posavano. 
Il tempo sembrava essere passato troppo in fretta e forse il biondo si era perso sul serio nei suoi pensieri perché si era accorto solo in quel momento delle dita del ragazzo che si muovevano delicate e decise dentro di lui. Un gemito roco lasciò le sue labbra e presto si sentì il viso bollire. Le mani di naruto artigliarono i pantaloni del moro sfilandoglieli, lasciando che i loro corpi nudi combaciassero, il moro cercò di trattenere un gemito che arrivò ugualmente alle orecchie di naruto che sorrise leggermente tirando il viso del ragazzo verso di se baciandolo. Sasuke affondò con forza e decisione in lui, stringendogli i fianchi come se potesse scappare da un momento all' altro,il biondino avrebbe urlato probabilmente, ma qualunque cosa volesse uscire dalle sue labbra gli morì in gola, si obbligò a prendere aria, perché era sicuro che sarebbe morto di lì a poco. Le loro labbra si incontrarono di nuovo nel momento in cui il moro iniziò a spingere in lui. Non avrebbe saputo dire cosa provava in quel momento, era un miscuglio di emozioni, si sentiva in colpa per aver ceduto andando a letto con Sasuke malgrado avesse tentato di uccidire Kiba, si sentiva felice perché finalmente aveva avuto quello che desiderava, e poi sentiva quell'emozione strana, che non sapeva definire con un nome esatto, sapeva soltanto che era bloccata nel suo stomaco e che non aveva intenzione di abbandonarlo. Le spinte del moro non accennavano a rallentare, sembrava impossibile fermarsi, se fosse stato per lui probabilmente avrebbe passato la vita così. Ma non lo sopportava, sentire il corpo del biondino tendersi sotto di lui, soffocare i gemiti nei loro baci, sentire le sue gambe stringergli i fianchi, lo mandavano in confusione, sapeva soltanto che non sarebbe durato a lungo, proprio come il biondo. Il moro diede un ultima spinta trascinando entrambi all'orgasmo.

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora