-dovreste smettere di litigare-
-è colpa sua-
Era tutto il tragitto che discutevano sul battibecco avuto con Sasuke, se la ragazza non l'avesse smessa sarebbe esploso
-naru...-
-smettila.- la interruppe guardandola male, la rosa si ammutolì puntando lo sguardo sul pavimento, era sempre così, esagerava, sapeva che aveva poca pazienza, ma non si fermava mai in tempo.
-scusa- la rosa alzò di scatto lo sguardo puntandolo nelle due pozze blu scuro del ragazzo
-niente-sussurrò, sorridendo quando il ragazzo la strinse lasciandole un bacio sulla guancia
-preparo il pranzo-
La rosa si avviò nella cucina mentre Naruto andò a cambiarsi mettendo una delle solite tute che usava a casa
-hai visto Kurama?- chiese scendendo al piano di sotto in cerca del suo volpotto
-è in giardino- Naruto annuì uscendo nella piccola veranda che portava al giardino dove ci trovò l'animale intento a lisciarsi il pelo sulla panchina
-fa freddo fuori, non vorrai mica ammalarti- lo sgridò prendendolo in braccio per coccolarlo tornado in casa.
-Naruto, se ti dico che questa sera andiamo a mangiare il ramen mi fai un sorriso?- chiese la ragazza mentre metteva i panini sul piatto
-Non mi va il ramen, lo sai- la rosa si rabbuiò, non sapeva più che fare, l'altro giorno aveva chiamato anche il padre del ragazzo per un consiglio e aveva detto che avrebbe risolto tutto, ma non era cambiato niente, anzi Naruto peggiorava soltanto, non sorrideva mai sinceramente, era diventato finto, non sapeva nemmeno se l'amava o no, non sapeva niente se si trattava del biondo, era il dubbio in persona.
-perché hai gli occhi lucidi?- chiese il biondo con il panino a mezz'aria
-niente- il biondo la osservò per qualche secondo, per poi posare il suo pranzo e aprire le braccia, Sakura si alzò buttandosi letteralmente su di lui
-che c'è?- domandò accarezzandole leggermente la schiena
-mi manca il vecchio Naruto, quello che rideva e scherzava, quello che sorrideva e Non faceva delle smorfie, quello che aveva gli occhi color cielo che sprizzavano felicità, non un...ibrido senza sentimenti-
-io ci provo a tornare quello di un tempo e lo sai, ma non sempre è possibile fare ciò che si vuole-
Il biondo puntò lo sguardo negli occhi color smeraldo della ragazza, che lo pregavano, rivolevano quel naruto rinchiuso nel profondo sotto mille lucchetti che non voleva più uscire; il biondo premette le sue labbra su quelle della rosa, facendo presto incontrare le loro lingue, forse era in quei pochi momenti di intimità che una fioca luce di accendeva, ma mai sul serio, era come una lampadina scarica, fioca che presto si spegneva. Le mani dei due si ritrovarono a percorrere il corpo dell'altro togliendo presto la maglia, il biondo schiude leggermente gli occhi lasciando che quella piccola luce a intermittenza incontrasse gli occhi di lei, facendole perdere qualche battito, ogni volta che incontrava quel pizzico di realtà sentiva lo stomaco contorcersi e il cuore mancare per poi battere velocemente come per uscire dal petto. Le labbra si posavano sulla pelle rovente, i vestiti che raggiungevano il pavimento, i marchi lasciati sui loro corpi per ricordare, il letto occupato non più da una sola persona, i gemiti e i sussurri che impedivano il silenzio nella grande villa, e quella passione, con un pizzico di follia che li riportava a fare sesso o amore, che cosa fosse non si capiva, sentimenti mischiati, nascosti, che venivano a galla per quel tempo che raggiungeva un limite, quel limite che faceva tornare tutto come prima, quel limite che faceva scaricare la lampadina che prima era soltanto fioca e illuminava leggermente la stanza.~~~
La mattina seguente Naruto si ritrovò il volto di sakura davanti, intenta a tracciare la mandibola del ragazzo sfiorandola appena, il biondo si ritrovò ad osservare la terza di seno contro il suo petto, riusciva a percepire i battiti della ragazza, veloci, come ogni mattina che si sbagliavano insieme.
-è tardi dobbiamo andare a scuola-
Una smorfia di dipinse sul volto del biondo, non d'accordo con la frase della ragazza
-prima le donne- biascicò concedendole di andare per prima a lavarsi per sonnecchiare un altro po'
-sei un lumacone quindi vai prima te, io preparo la colazione- naruto sbuffò alzandosi dal letto con la rosa che gli rubò la maglia per poi rifugiarsi in cucina mentre il biondo andò a prepararsi.~~~
-ciao ragazzi- esclamò Kiba entrando in classe raggiungendo il gruppo d'amici
-ciao Kiba-
-oggi arriva quello nuovo non siete curiosi?- chiese Ino che stava attaccata al braccio del suo ragazzo, Sai
-tsk. Stavamo bene così- brontolò Sasuke senza distogliere lo sguardo dal biondo che arrivava con la sua ragazza
- cos'è quella smorfia?-
-stai zitto- borbottò il moro al migliore amico, Neji
-Non ti è ancora andata giù neh?-
-fanculo-
Quando il professore entrò tutti andarono ai loro posti interrompendo quel chiacchiericcio che riempiva allegramente la stanza.
Mentre il professore spiegava Naruto si ritrovò a disegnare sul banco, più che disegni erano scarabocchi, che poi venivano cancellati, lo sguardo del biondo si posò sulla strada dove diverse macchine sportive erano parcheggiate, senza rendersene conto mosse la mano iniziando a disegnare con la testa persa nei suoi pensieri e gli occhi con un immagine confusa in mente, si accorse di cosa aveva disegnato solo quando Kiba lo richiamò
-da quando disegni? Sopratutto auto?- chiese l'amico guardando il disegno
-eh? Ah...da ora- rispose indifferente guardando la macchina, senza farsi vedere ci fece una foto, per poi cancellare il disegno dispiaciuto, il suo sguardo ricadde suo compagni, tutti erano concentrati a seguire la lezione del professore, tutti tranne qualcuno, che lo stava guardando incantato, quando i loro sguardi si incrociarono rimasero a contemplarsi per qualche secondo colpevoli, gli occhi pece inespressivi come quelli azzurri del ragazzo, ma una cosa lo tradì, un calore alle guacce gli fece distogliere lo sguardo da quelle pozze buie che stavano leggendo quelle emozioni che teneva nascoste dietro l'indifferenza il suo sguardo tornò alla strada e ci rimase fino alla fine della lezione.~~~
Gli studenti erano dispersi nell'edificio in quell'ora di pausa, mentre il gruppo di amici era in un angolo del corridoio deserto, tutti parlavano allegramente, mentre Naruto sentiva lo sguardo di Sasuke bruciare sulla pelle, insistente, aspettando che si girasse per incrociare di nuovo i loro sguardi e incatenarli.
-Naru, cosa fai stasera?- chiese Shikamaru che era seduto per terra annoiato
-Non lo so, perché?-
-ti va di venire con noi a mangiare?-
-mi dispiace ma è occupato- una voce estranea fece voltare tutto il gruppo, gli sguardi si alternavano dallo sconosciuto al biondo, una lacrima solcò la guancia della rosa mentre gli altri rimasero con la bocca schiusa.
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𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ
Fanfiction[Dal testo] -non puoi andartene!- gli gridò in faccia senza mollare la presa sul suo braccio -è la mia vita, lasciami in pace- - Non ricadrai in quella pozza, io non lo permetterò- -perché ti interessa tanto la mia vita?- -perché se te soffri, lo...