47-una notte tutta per me

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-ma io sarei disposto a dirtelo, sempre che tu voglia saperlo- sussurrò posando la testa sulla sua spalla 
-ovvio che voglio saperlo- il biondo si girò per guardarlo in faccia
-Io te lo dico, ma tu- sussurrò il corvino poggiando le mani sullo schienale del divano ed avvicinando il viso a quello del biondo-devi venire a letto con me-
-eeeh!? Ma sei pazzo!?- Naruto arrossì e si allontanò dal ragazzo -hai una ragazza, scopati lei- il corvino sospirò
-ieri mi hai baciato-
-avevo scelta? Se non lo facevo non mi avresti lasciato stare-
-è questo che vuoi? Che ti lasci stare?- la voce del corvino era sottile e debole, come se si stesse per spezzare
-non c'entra cosa voglio io. Hai una ragazza, e quando ti ho chiesto di scegliere hai deciso di stare con lei. Non è normale baciarmi e fare altre cose, non più-
-è la mia vita naruto, se voglio scoparmi te, che male c'è? Non decidi tu per me-
-ma decido per me. Non voglio essere la ruota di scorta, non puoi stare con lei e venire a letto con me-
-non sei la ruota di scorta!-
-ah no? Vuoi forse dire che è lei?-
-Non mettermi in bocca cose che non ho detto-
-e tu non venire a dire che vuoi scoparmi! -
-perché non posso!?-
-Non sono una puttana!- urlò il biondo
-ho mai detto che lo sei!?-
-lo lasci intendere!- il corvino gli afferrò il collo della maglia avvicinandolo a se
-lo lascio intendere? Ti stai arrampicando sugli specchi-
-sei tu quello che mi viene a cercare solo per scopare, non io.-
-Io non vengo a cercarti solo per quello-
-allora perché l'hai fatto? Perché mi hai mentito?-
-Io non-
-Karin sta con Suigetsu-  il corvino lo guardò sorpreso
-tu come...-
-me l'ha detto tua madre, mi ero rifiutato di crederle, non volevo accettare che era tutta una balla, che ti eri inventato sta cosa per non stare con me. Ma io non capisco, hai fatto tutto questo, perché continui a cercarmi!? Ci sono tante ragazze che vorrebbero venire a letto con te, perché devi perseguitare me!? Non hai già fatto abbastanza per farmi star male!? Non sei già soddisfatto!? Sei un bastardo! Io ti detes- il corvino Poggiò le labbra sulle sue accarezzandogli le guance che presto si bagnarono per via delle lacrime
-non sono soddisfatto per niente, non volevo farti del male, volevo soltanto darti la possibilità di scegliere, non volevo condizionare il futuro che ti eri già scritto- sussurrò il corvino baciandolo di nuovo -tuo padre mi ha parlato, aveva capito che non eravamo amici, lui voleva che tu seguissi le sue orme, che diventassi un poliziotto, come avevate programmato, voleva farti avere una famiglia, una vita normale. È per questo che l'ho fatto, non volevo trattenerti qui, così ho deciso di allontanarmi, per lasciarti scegliere se andare o no-
-hai pensato sta cosa col culo? Se ti allontani non c'è molta scelta-
-era quello l'obbiettivo-
-dovresti stare fuori da cose che non ti riguardano. Hai fatto una cosa inutile, non andrò a fare il poliziotto, forse me ne andrò da tokyo, ma con la polizia ho chiuso-
-quindi vuoi andartene-
-purtroppo non devo tenere in conto solo quello che voglio io-
-ma tu vuoi andare-
-vorrei, una casa sul mare non mi dispiacerebbe-
-posso prenderti una casa con vista piscina, ma non andartene- il biondo accennò una risata
-vista piscina?-
-se vuoi riempio il fondo di sabbia-
-mi ci metti dentro anche un delfino?-
-tutto quello che vuoi, ma non andartene- 
-era quello il segreto?- chiese il biondo alzando lo sguardo su quello del corvino
-era quello-
-l'hai fatto apposta?-
-no-
-ti amo- fu un leggero sussurro, non sapeva perché lo avesse detto, ma era come se si fosse tolto un peso dal petto. Sasuke gli avvolse le braccia intorno ai fianchi attirandolo a se, riusciva a sentire i battiti del suo cuore nonostante ci fossero le maglie a dividerli, improvvisamente al pensiero che il biondo potesse sentire il suo cuore sentì il viso scaldarsi, non gli era mai successa una cosa simile, sentiva il viso bollire, e i suoi battiti non accennavano a diminuire.
-sei un idiota- sussurrò il corvino sfiorandogli il collo con le labbra
-e tu un bastardo- Naruto arrossì lievemente stringendo la maglia del corvino tra le dita.
-forse- il corvino lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi ed anche naruto si allontanò di poco -buonanotte- disse accennando un sorriso prima di sparire per le scale, il biondo rimase qualche secondo immobile a guardare le scale prima di correre al piano superiore
-teme!- urlò seguendolo, sasuke si girò e accennò un sorriso
-se ti avvicini non potrai più andare via-  il biondo fece una piccola smorfia ed entrò nella stanza del corvino
-vuoi rinchiudermi in una gabbia per uccelli e tenermi come animale da compagnia?-
-preferirei vederti sotto di me, nudo, mentre urli il mio nome- Naruto arrossì e distolse lo sguardo da quello del corvino che con pochi passi si avvicinò a lui -Non ti piace la mia idea?-
-per niente! Ho già detto che- il corvino gli prese il viso tra le mani lasciando incontrare le loro lingue, il biondo non riusciva a ricordare di aver mai baciato una persona così, sasuke non era mai stato delicato con lui, ma questa volta sembrava che volesse fargli capire chi avesse il comando, fino a un mese prima si sarebbe spaventato di quei tocchi, probabilmente gli avrebbe tirato un pugno nello stomaco, ma non poteva evitare di spingersi verso di lui per avere di più, a costo di avere il corpo ricoperto di lividi o graffi. Sasuke allontanò il viso di qualche centimetro da quello del biondo e si sfilò la maglia prima di toglierla anche a lui e tornare a baciarlo. Il biondo gli allacciò le braccia al collo lasciando scontrare i loro petti, sentiva le mani del corvino passargli sulla schiena e sobbalzò quando gli tirò una pacca sul culo
-penso di doverlo firmare, giusto per far capire che solo io posso toccarlo- sussurrò sulle labbra del biondo che gemette
-devo forse ricordarti che non c'è niente tra noi?- il corvino sbuffò spingendo il biondo sul letto
- prova a ripeterlo domani mattina se hai il coraggio-
-resterai di stucco-
-di stucco ci resterai te quando non riuscirai ad alzarti dal letto per il dolore al culo- lo sguardo del corvino era così serio che Naruto non poté evitare di spaventarsi leggermente
-bastardo- sussurrò distogliendo lo sguardo dal suo
-è il mio secondo nome- disse girandogli il volto per baciarlo
-a-aspetta- borbottò il biondo stringendogli un braccio -farai piano?-
-manco fosse la tua prima volta-
-lo so...ma...- il corvino accennò un sorriso prima di baciarlo e mordergli il labbro inferiore, Naruto mugolò portando le mani tra i capelli corvini che come al solito erano morbidi e setosi. Le labbra del corvino scesero tracciando una scia di baci lungo il collo del biondo lasciando qualche succhiotto, scendendo poi lungo il petto e lo stomaco strappandogli leggeri sospiri che si trasformano in gemiti mano a mano che scendeva
-sas'ke- fu un leggero sussurro, ma non gli bastava, voleva sentirlo urlare il suo nome. Il biondo gemette quando le labbra del corvino tornarono sulle sue e con movimenti fin troppo affrettati gli slacciò i jeans abbassandoglieli, sentiva il corpo ribollire, come se stesse per scoppiare. 
Il corvino finì di spogliarsi facendo lo stesso con biondo
-sas'ke- gemette il biondo schiudendo gli occhi per guardare il ragazzo - entra e basta- il corvino schiude le labbra per ribattere ma il biondo lo attirò a se per baciarlo -Non ce la faccio più- sussurrò sulle sue labbra
-hai detto che-
-dimentica quello che ho detto, preferisco non camminare per due mesi che aspettare un secondo di più- 
-ma farà male-
-volevi sentirmi urlare il tuo nome no? Per una volta che ti chiedo di fottermi fallo e basta-
-Io non-
- ti supplico, fallo non ce la facc...Sas- il biondo non terminò la frase che il corvino entrò facendolo urlare, le labbra di Sasuke si poggiarono su quelle del biondo e le loro mani non poterono evitare di stringersi lasciando intrecciare le dita. Non passò molto prima che il biondo gli strinse la mano dandogli il permesso di muoversi, le spinte del corvino erano sempre più veloci, Naruto non sapeva di preciso quanto avrebbe urlato se non ci fossero state le labbra di Sasuke ad impedirglielo, e lo seppe quando le loro labbra si separarono, non poté evitare di urlare il nome del corvino che con le ultime spinte portò entrambi all'orgasmo.

-pensi ancora che tra noi non ci sia niente?- il biondo si tolse il braccio da davanti agli occhi e si girò per guardare il corvino
-una scopata non può...-
-zitto- lo interruppe il corvino che si mise a sedere dandogli le spalle -hai ragione, una scopata non fa la differenza ma questo potrebbe farla- il corvino si lasciò scivolare il figlio di carta alle spalle, Naruto si accigliò e prese il foglietto
-Temeeee- urlò allacciandogli le braccia al collo prima di gemere per il dolore al culo
-sei proprio idiota- borbottò il corvino 
-sarò anche idiota ma hai scelto me-
-avevi dei dubbi?-
-molti- il corvino eccennò una smorfia
-però- continuò il biondo- sto pezzo di carta non mi basta, dopo tutto quello che hai fatto devi farti perdonare-
-mettiti con me e basta idiota-
-guarda che non sono un ragazzo facile, dovrai sforzarti per conquistarmi- il corvino si girò per guardarlo in faccia
-tu sei facile, ma sei anche così complicato che uno perde la pazienza ancora prima di provarci-
-tu sei qui però-
-e sarà meglio che qui ci arrivi solo io, anche se non mi dispiacerebbe una fila di persone da menare-
-sei geloso-
-Non sono geloso, mi da fastidio quando gli altri toccano le mie cose e tu sei mio-
-non mi sembra di vedere il tuo nome da qualche parte che lo dica-
-questi non bastano?- chiese il corvino passando la mano sui succhiotti
-andranno via-
-e io te ne faro altri o preferisci il cartello all'entrata della scuola con il divieto di toccarti, guardarti e parlarti?-
-questa è gelosia-
- tsk. Dormi dobe va-
-ma io- il corvino si sdraiò al suo fianco
-ti ho detto di dormire-
-come sei noioso- il biondo gonfiò le guance offeso e incrociò le braccia la petto
-hai intemozione di stare così tutta la notte?- chiese il corvino allargando un braccio, Naruto accennò un sorriso e Poggiò la testa sulla sua spalla mettendo una gamba tra le sue
-ti amo- sussurrò il biondo prima di addormentarsi, il corvino lo guardò per qualche minuto e le guance gli si colorarono di un leggero rossore
-anche io dobe-

𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊  𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora