È così strano camminare da soli per strada gli ultimi giorni prima delle vacanze natalizie, quando tutti sono con le famiglie o gli amici, vedi tutti camminare, parlare, ridere, mentre te sei Solo, con lo sguardo fisso sullo schermo del telefono, manco è acceso, la batteria si è scaricata alcune ore fa; Naruto infatti è fermo contro il muro di un negozio, tutti i suoi amici sono con i familiari, tutti tranne lui, Kiba lo aveva invitato a casa sua per Natale, ma aveva rifiutato con una banale scusa, non gli piaceva essere invitato, non aveva bisogno della compagnia di nessuno, stava benissimo da solo, e sembrava vero, ad un primo sguardo sembrava tutto apposto, ma se ti soffermavi su quegli occhi lo vedevi, era solo e anche se lo negava, la solitudine lo faceva stare ancora peggio, erano poche le persone che lasciava avvicinare, non aveva abbandonato il suo gruppo di amici, ma si era allontanato da tutti, aveva perso quella fiducia, era cambiato.
Il suo sguardo si alzò dal telefono, un bambino dagli occhi azzurri e i capelli color grano passeggiava davanti a lui, mentre le sue piccole mani erano strette in quelle dei genitori che gli sorridevano, si leggeva l'amore nei loro sguardi, ora la piccola famiglia venne sostituita da un ragazzo di 12 o 13 anni, con la madre alla sua destra, erano pieni di sacchetti di tutti i colori mentre ridevano e scherzavano, ora la donna aveva lasciato un bacio sulla fronte del figlio e poi era sparita, lasciando un ragazzo della sua età da solo. I ricordi gli facevano male, rendevano quegli occhi liquidi, pieni di dolore e le lacrime lottavano per uscire, ma non avrebbe mai permesso di far vedere alla gente quanto era debole, solo tre persone lo avevano visto piangere e solo loro dovevano restare. Un sorriso amaro si formò su quelle labbra rosate, Sakura gli avrà mandato una marea di messaggi, di sicuro quando la vedrà si beccherà una ramanzina, ma non era colpa sua se quel telefono faceva schifo, volendo poteva prendersene uno nuovo, i soldi non erano un problema, ma ci era affezionato, era da anni che era con lui, non voleva cambiarlo.
Naruto si era già annoiato, senza stare a rimurginarci su si diresse verso casa.~~~
Appena naruto aprì la porta della grande villa un batuffolo arancione gli saltò addosso tutto felice
-ciao Kurama- lo salutò il biondo accarezzandolo dopo aver lanciato lo zaino sul divano, mancavano due giorni all'inizio delle vacanze Natalizie, lui aveva preso qualche regalo per i suoi amici, anche se non era sicuro che loro avrebbero fatto altrettanto, in fondo li tratta sempre male perché mai dovrebbero fargli un regalo? È già tanto che non lo mandano a fanculo.
Uno sbuffo ruppe il silenzio nella casa, non aveva voglia di fare niente, ma non poteva andare di nuovo senza compiti, lo avrebbero di sicuro sospeso e questa volta la scusa del "nipote" della preside non avrebbe funzionato, Tsunade lo aveva avvisato, anche se lo conosceva da quando era un bambino non poteva fargli tutti questi favoritismi ed aveva ragione, purtroppo.
Il biondo prese lo zaino e lo trascinò fino allo studio, dove mise in carica il telefono e cercò di fare i compiti, anche se risulta complicato dal momento che si distrae facilmente, bastava che Kurama di muovesse dall e sue gambe per fargli perdere 10 minuti per osservare l'animale, ogni giorno una domanda di ripeteva nella sua testa, Perché hanno creato la scuola? Si stava benissimo anche senza, oppure perché dare i compiti? Oltre a stare tutta la mattina rinchiuso in un aula dovevano anche stare chiusi in casa tutto il pomeriggio? Che fregatura.
Il pomeriggio passò lentamente, i compiti non finivano, in più domani aveva l'interrogazione che di sicuro si concluderà con un 4.
Naruto si portò le mani nei capelli tirandoli leggermente
-chi me lo fa fare!- borbottò chiudendo i libri, era già l'ora di cena e non sapeva cosa mangiare, un altro giorno a digiuno, ormai era abituato a non cenare, da quando stava in casa da solo cenava raramente, mentre a pranzo si arangiava in un bar.
Senza stare a rimurginarci su andò a farsi una doccia andando poi a dormire.~~~
Quella mattina Naruto era arrivato a scuola in anticipo, pallido come un cencio per aver saltato la colazione e con la faccia contro il libro, non aveva proprio voglia di ripassare, forse era meglio non andare.
-ciao naru!- una chioma rosa gli arrivò davanti
-ciao sakura- la salutò il biondo mentre si sedeva al suo posto
-oggi vieni a pranzo da me? Sono sola in casa, potresti farmi compagnia- lo invitò lei sedendosi sulla sua gamba
-sakura lo sai che non mi piace essere invitato- borbottò il biondo
-naruto venivi sempre da me! Perché non vuoi più venire? Se non vuoi stare con me basta dirlo- disse offesa alzandosi per andare via
- non puoi venire te da me?-chiese il biondo trattenendo la rosa per una mano
-okay- Sakura sorrise e tornò sulle gambe del biondo abbracciandolo, di solito naruto non ricambiava ma oggi aveva proprio bisogno di un abbraccio, lentamente strinse i fianchi alla rosa stringendola a se, tutti gli alunni nella classe si voltarono verso di loro, Naruto Uzumaki che ricambiava un abbraccio, i miracoli esistono.
-tutto okay?- sussurrò la rosa, il biondo annuì poggiando la fronte sulla spalla della ragazza
-ho mal di testa-
-è arrivato il prof a dopo- lo salutò lei andando al suo banco felice per quell'abbraccio.~~~
-Naruto mi stai ascoltando?-
kiba lanciò un sassolino preso da terra in faccia al biondo
-che vuoi?- borbottò lui guardandolo con quello sguardo spento che metteva in soggezione tutti
-domani arriva un nuovo alunno- disse Sasuke studiando attentamente i movimenti di Naruto che ignorò la frase del moro tornando a fissare la strada
-Naruto vuoi rispondermi?- disse il moro alterato bloccando l'amico per un braccio
-ho capito- rispose liberandosi della sua presa continuando a camminare mentre Sakura restava attaccata al suo braccio
-dobe- sbuffò Sasuke ricominciando a camminare
-Non chiamarmi così teme- borbottò naruto raggiungendo il ragazzo trascinandosi dietro la povera ragazza
-ragazzi smettetela siete due bambini- li interruppe Shikamaru
-Non è colpa mia se è idiota- si giustificò sasuke
-ma lo sarai te! Sakura andiamo- disse il biondo velocizzando il passo seminando gli altri con la sua ragazza.
Sasuke era rimasto immobile a guardare la figura di Naruto andare via mentre stringeva la mano a sakura
-sei un coglione- disse Ino
-zitta gallina- disse guardandola male
-non è una gallina, sei te troppo orgoglioso- disse Shikamaru ricominciando a camminare.
STAI LEGGENDO
𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒎𝒊 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 ˢᵃˢᵘⁿᵃʳᵘ
Fanfiction[Dal testo] -non puoi andartene!- gli gridò in faccia senza mollare la presa sul suo braccio -è la mia vita, lasciami in pace- - Non ricadrai in quella pozza, io non lo permetterò- -perché ti interessa tanto la mia vita?- -perché se te soffri, lo...