Once I believed love poems were foolish || Chuuya Nakahara x lettrice

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(T/n)= tuo nome

(C/o)= colore occhi

。。。

Una volta credevo
che le poesie d'amore fossero sciocche.
Ora leggo poesie d'amore
solo per il gusto di farlo.

Quella ragazza era la causa di tutto.
Della follia che lo stava pervadendo, dello scarso sonno, dei sogni proibiti ad occhi aperti.
Sapeva che sarebbe stata la sua condanna.
Ma non si era tirato indietro.

Eppure, forse, vorrei raggiungere uno stato più alto di poesia.

La prima volta che aveva posato i suoi occhi color cielo in quelli (c/o) di lei, si era domandato come fosse possibile che tali gemme esistessero. La loro vista era ipnotica, lo incatenavano e non vi era modo di sottrarsi al loro bagliore. Lo accecavano di vita.
Lei era stata la ragione per cui Chuuya aveva perso la testa, la ragazza alla quale dedicava tutte le sue mute poesie d'amore.
Lei, come il vino, era una dipendenza: gli faceva girare la testa, ne voleva sempre di più.
Ogni qual volta udiva la sua voce si voltava per incontrare il suo caldo sorriso.
Quel sorriso che avrebbe voluto baciare senza riserva alcuna.
Quel sorriso che faceva invidia al più bello dei tramonti.

Non so se ciò sia giusto o sbagliato,
ma un sentimento del genere persiste comunque

Era stata la sua ancora, il suo faro quando tutto ciò che i suoi occhi potevano vedere era il rosso del sangue. Aveva tenuto le sue mani di peccatore, le aveva strette nelle sue delicate, aveva accettato la sua anima dannata. Aveva visto il suo lato più maledetto, quello debole. Lui si era spogliato di tutto davanti a lei, e lei non era scappata.

e a volte mi irrita, provocando desideri oltraggiosi.

Non credeva avrebbe mai trovato la sua ragione di vita lì, al contrario di Dazai. Eppure lei era proprio accanto a lui in quel crudele ambiente segnato da morte e dolore. A lui non importava. Finché era con lei, Chuuya avrebbe potuto sopportare qualsiasi cosa.
La donna che aveva insegnato al suo cuore avvizzito ad amare era proprio al suo fianco e non lo avrebbe lasciato.

Una volta credevo che le poesie d'amore
fossero sciocche.

-(T/n)- la chiamò piano Chuuya.
La giovane si voltò a guardarlo.
-Sì Chuuya?
Chuuya sorrise. Amava quando pronunciava il suo nome.
-Nulla, niente di importante.
Lei sorrise.
-Non avevi una poesia da farmi leggere?- domandò avvicinandosi al suo amato.
Chuuya la guardò negli occhi.
-Sei tu la mia poesia- sussurrò prima di baciarla.

Ma adesso non faccio altro
che sognare l'amore.

-Chuuya Nakahara.

La storia di una donna innamorata così tanto della poesia da diventare poesia lei stessa, e di un uomo innamorato così tanto di lei da diventare poeta.












𝐓𝐢𝐧𝐲 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞𝐬 || 𝐵𝑢𝑛𝑔𝑜𝑢 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑦 𝐷𝑜𝑔𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora