𝐓𝐢𝐧𝐲 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞𝐬 || 𝐵𝑢𝑛𝑔𝑜𝑢 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑦 𝐷𝑜𝑔𝑠

Heartbeat||Dazai Osamu

Richiesta da Lucywolf01

° ° °

"Alla fretta lei non cede:
'Se ti siedi qui vicino
aspettiam che sia destino
e l'amore poi succede.' "

Sake e buona compagnia. Spesso pensi che non ti serva altro per star bene. Ora, guardando il viso arrossato dall'alcol dell'unica persona alla quale concedi di sbirciare dietro il velo di parvenza che ti riveste da capo a piedi, sai che è così.
Dazai ubriaco? Che vista inusuale. Un'osservazione del genere è più che plausibile, dopotutto sei abituata a bere con lui. Rare volte, però, ti è capitato di assistere all'ebrezza totale del detective. Dovresti preoccuparti?
Ti porti il bicchiere alle labbra, gli occhi socchiusi dai residui del sorriso e fissi su Dazai intento a decantare a memoria "Guida completa al perfetto suicidio". L'alcol ti brucia la lingua, è una cascata di fuoco in gola. Ne assapori ogni goccia, ma per poco non rischi di fartelo andare di traverso quando lui, calice in alto, palpebre socchiuse quasi una qualche sonnolenza repressa -di cui sono indice le pesanti occhiaie- si stia impossessando del suo corpo, gote arrossate, si cala nei panni di Kunikida imitandone i modi burberi, sebbene entrambi siate a conoscenza del fatto che quello non è che un aspetto talvolta scomodo della sua personalità.
"Se ti vedesse ti riempirebbe di calci."
Scoppi a ridere mentre l'interpretazione, alquanto accurata devi ammettere, prosegue: ora Dazai alza la voce, ora il pugno, ora finge di scarabocchiare parole sconnesse su un quaderno invisibile. A rendere il tutto più comico, poi, vi è la sua voce traballante impastata dal sake.
Forse sì, forse è il caso che ti preoccupi, perché la linea tra bere per divertirsi e bere per non pensare è sottile quanto quella che intercorre tra la vita e la morte e Dazai Osamu non è solito arrivare ad ubriacarsi per piacere personale, quanto per non lasciare che la propria testa lo avveleni.
Difficile a dirsi, comunque. Queste sono solo supposizioni di chi ha imparato a conoscerlo, ma ancora inciampa tra l'immagine che egli mostra e quella che davvero lo riveste. E poi va matto per il sake e anche tu, tanto da spingerti a versartene dell'altro nonostante tutta la stanza abbia iniziato a vorticare ferocemente già al terzo bicchiere.
"Forse dovremmo darci un taglio per stasera." tenti di articolare dopo aver buttato giù un altro shot.
"Non dire sciocchezze, abbiamo appena iniziato!"
Mentre pronuncia ciò, Dazai si alza, ma incespica nei propri stessi passi e cade; non ti preoccupi nemmeno di trattenerti dallo scoppiare a ridere, pensando che, nel caso il giorno seguente dovesse ricordarsene, avrai pronta la scusa dell'essere stata ubriaca, il che, comunque, non è del tutto errato.
Dazai rimane a terra a pancia in su, svuotato improvvisamente di tutte le energie. Poi volta il capo verso di te e ti osserva ridere. Gli occhi si son fatti ancora più pesanti. La tua voce risuona come una nenia nelle sue orecchie.
"Sei davvero bella quando ridi."
Basta quel commento a trasformarti la risata in un morbido sorriso. Abbassi gli occhi, scuoti la testa. Lui è ancora inerme sul parquet e ti guarda pensando di non aver mai visto niente di più bello in vita sua. È uno strano connubio quello formato da te, che non hai una vera e propria opinione riguardo la vita e la morta, e lui, lui che vorrebbe solo farla finita una volta per tutte.
È strano forte, si dice. Ma tu sei bella, bella da togliere il fiato. Bella da vivere.
In un attimo gli sei accanto, il corpo nel verso opposto al suo, i volti a poca distanza l'uno dall'altro. Respirate piano forse per non rischiare che questi si mescolino, ma alla fine succede, è inevitabile.
'Quando è successo? Quand'è che mi avresti rubato il cuore? Ed io, che sciocca, come ho fatto a non accorgermene?'
"È un peccato essere così ubriachi. Se ci baciassimo ora non me ne ricorderei." sussurri mesta e incurante, grazie all'azione dell'alcol, di poter risuonare sfacciata. Dazai sorride ancora, però, segno che non gli dispiace.
"Allora facciamo che ti bacio lo stesso, così me ne dimentico e domani posso baciarti di nuovo." risponde.
"Perché? Se te lo ricordassi non lo rifaresti?" domandi fingendo un broncio per niente credibile. Dazai si passa le mani sul viso e strizza gli occhi intontito.
"Se me ne dimenticassi potrei baciarti due volte e fingere che la seconda sia ancora la prima."
Da dove viene fuori tutto questo romanticismo?, vorresti chiedere. Ma non lo fai e lasci che il silenzio dettato da niente in particolare si impossessi della camera colma dell'odore di sake. Calci con un piede una bottiglia vuota e per un attimo il suo rotolare crea un rumore sottile; nel mutismo notturno dell'alloggio pare un ruggito.
"Resteresti qui?"
È buio pesto, ma la mano di Dazai ti raggiunge lo stesso, quasi sapesse esattamente dove fosse prima ancora di cercarla. Ti fa una carezza; è talmente leggera da farti confondere realtà e sogno. Intanto il suo tono è tornato ad essere un mare calmo. Chissà, ti domandi, quali tesori cela negli abissi.
"Certo. Resto tutto il tempo che vuoi."
'Resto pure se mi parli di te, e so che detesti farlo, perché detesti chi sei stato. Ma io resto lo stesso. Resto tutta la notte. Anche all'alba, se lo vorrai. Oltre le tue paure, oltre le tue tempeste. Oltre i brutti sogni. Se non ti lasceranno respirare ti darò un po' dei miei.'
Non lo dici, non dici mai nulla di tutto ciò che pensi.
Il petto di Dazai ha iniziato ad alzarsi e abbassarsi piano, le sue dita riposano tra i tuoi capelli.
Gli restituisci la carezza prima che il sonno prenda possesso anche di te.
"Giuro che un giorno lo farò. Ti dirò tutto. Anche se forse lo sai già."
Ti addormenti accanto a lui con il frinire dei grilli in sottofondo, vivido grazie alla finestra rimasta aperta per combattere l'afa di Luglio; la mano sul viso del detective, il cuore che batte a ritmo del suo.

Una storia silente.
Tacite le parole, frastornante nel petto l'amore.

Angolo autrice
Prima richiestaaaaa nonhoideadicherazzadifinalesiaaaaa, ma spero vi siano piaciuti i toni lenti e, credo, poetici??? Idk, oltretutto mi "scuso" per aver dato una conformazione più precisa alla protagonista -per quanto riguarda l'opinione sulla vita e sulla morte; i personaggi piatti non piacciono a nessuno, quindi ho optato per renderla più verosimile (?) idk.

E nulla, non ho altro da aggiungere. Tranne che sono le tre di notte e che domani probabilmente revisionerò il capitolo perché, andiamo, cosa vuol dire "UnA sToRiA sIlEnTe" e bla bla bla- sì, lo so. Ho bisogno di dormire.

Fatemi sapere cosa ne pensate sia della trama in sé che dello stile adottato, così so che devo continuare su questa linea oppure cambiarla.

Tanti bacini