Si salvi chi può!

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Pov. Matteo
Mi reco alla SPA, per cercare Violetta, le devo dire una cosa troppo importante! Quando arrivo, la vedo ed è bellissima. È seduta sul bordo della vasca e indossa l'accappatoio e una tovaglia per tenere i capelli bagnati mentre ha i piedi immersi nell'acqua.
Tossisco e lei si gira.
Io "Ehm... cia-ao Violetta."
Violetta "Ciao Matteo, come mai qui?"
Io "Ti volevo dire una cosa..."
Ma appena l'ho vista, mi sono dimenticato tutto quello che le dovevo dire.
Violetta "Dai siediti vicino a me."
Annuisco e mi avvicino a lei.
Violetta "Allora, cosa mi volevi dire?"
Apro la bocca per dire qualcosa ma la richiudo subito e abbasso la testa imbarazzato.
Io "Senti... a te... piace qualcuno? Solo per parlare eh!"
Lei si mette a ridere. Amo la sua risata.
Violetta "In realtà c'è un ragazzo che mi piace, che stuzzica i miei pensieri. Ma perché questa domanda?"
Io "No, niente. Era così per parlare..."
Violetta "Era questa la cosa che mi dovevi dire?"
Io "Sinceramente no... però dopo... ti va se parliamo un po'? Sempre come amici..."
Violetta "Mi farebbe molto piacere anche uscire con te. Allora a dopo Matteo."
E mi da un bacio nella guancia e se ne va.
Io rimango di sasso! Con un sorriso stampato in faccia ma di sasso!

Pov. Elisa
Esco di corsa dalla stanza di Jasmine per andare fuori. Sento che ho gli occhi lucidi e non voglio che nessuno mi veda così! Il tempo di appoggiarmi al corrimano che le lacrime iniziano a scendere, una dopo l'altra. Dopo neanche 5 minuti sento qualcuno accanto a me e mi affretto ad asciugare le lacrime.
Biagio "Ciao Elisa."
Io "Oh, ciao Biagio."
Biagio "Hey hey cos'è successo?"
Io "Niente di cui preoccuparsi."
Non contento della mia risposta mi gira verso di lui, così che mi possa vedere negli occhi.
Biagio "Chi ti ha fatto questo?"
Io "Nessuno..."
Sussurro ma lui non mi crede.
Biagio "Dev'essere qualcuno a cui tieni molto, ma è un vero cretino se ti fa piangere."
Io "Perché parli al maschile?"
Biagio "Perché sono sicuro che c'entra Federico."
A sentire quel nome, il mio cuore perde un battito.
Io "Ti prego, non dire quel nome."
Biagio "Da chi l'hai scoperto?"
Io "Cosa?"
Biagio "Che ti ha mentito... da chi l'hai scoperto?"
Io "Oh, Jasmine me ne ha parlato, non sapeva che lui mi avesse mentito."
Biagio "E... adesso come ti senti?"
Io "Verità?"
Lui annuisce.
Io "Male. Malissimo. Pensavo si fidasse..."
Mi giro per guardare il mare, non voglio piangere davanti a lui.
Biagio "Non ti devi nascondere... non con me, lo sai. Se vuoi piangere fallo, ricorda: piangere non significa mostrarsi debole agli altri ma sfogarsi per i propri sentimenti."
Mi giro verso di lui e dico.
Io "Grazie."
E mi abbraccia. Ricambio subito dopo.
Biagio "Di niente... lo sai che io ci sono sempre."
Sorrido appena
Io "Sì. Ma ora è meglio che vai da Kira."
Subito diventa rosso in faccia.
Biagio "Da-da Kira? Perché?"
Io "So che ti piace e lei prova lo stesso, quindi è la tua occasione."
Mi metto a ridere visto che è rimasto di ghiaccio dopo le mie parole e lo spingo da una spalla.
Io "Forza Biagio va da lei."
Biagio "Okay okay grazie."
E corre via.

Pov. Kira
Sono nella mia stanza, non c'è nessuno è quindi un'idea m'illumina la mente. Accendo la radio e ascolto musica in spagnolo a tutto volume.
E inizio a cantare come non mai. Il volume è talmente alto che non sento bussare alla porta, così mi ritrovo Biagio vicino a me che canta anche lui una delle mie canzoni preferite. Appena mi giro mi spavento e spengo subito la radio.
Io "Biagio! Mi hai spaventata a morte!"
Biagio "Oh scusa, non era mia intenzione."
Io "Vabbè tranquillo. Non sapevo che conoscessi qualche canzone in spagnolo."
Biagio "Eh sì, qualche volta alla radio si sentono quelle più famose. E rimangono in testa."
Sorrido. Rimettendo a posto il letto.
Biagio "Senti... dopo ti va di uscire? Per andare nei negozi dove vendono la musica?"
Io "Non vedo l'ora."

*Nel frattempo*

Pov. Jasmine
Oh no, no, no, no NO! Giuseppe adesso mi ammazza! Vado verso la sua camera e busso.
Giuseppe "Sì? Chi è?"
Io "Jasmine."
Appena apre entro dentro come una furia, e inizio a scusarmi.
Io "Scusa, scusa, scusa!"
Giuseppe "Jas, che succede?"
Io "Perdonami, non sapevo che..."
Giuseppe "Jasmine cosa succede?"
Io "Ho parlato con Elisa del litigio tra Roberto e Federico!"
Federico "Tu cosa?"
Sento alle mie spalle la voce di Federico.
Io "Mi dispiace non lo sapevo."
Federico "Maledizione."
Ed esce velocemente.
Io "Ti prego, non avercela con me."
Giuseppe sospira per poi dirmi.
Giuseppe "Tranquilla, prima o poi l'avrebbe scoperto."
E usciamo da quella camera.

Pov. Elisa
Sono felice per i miei amici che si piacciono a vicenda, spero che saranno felici! Penso tra me e me quando sento una voce.
Federico "Elisa!"
Mi giro mostrandomi più impassibile che mai.
Io "Sì? Che vuoi?"
Federico "Possiamo parlare?"
Io "Non voglio ascoltare altre bugie."
Federico "Ti prego, ascoltami."
Io "No! Basta! Sono stufa che ti prendi gioco di me! Non ti voglio più sentire! Mi dispiace soltanto per me e il tempo che ho perso ieri."
Faccio per andarmene quando mi prende il braccio. Ci scambiamo degli sguardi quando suona il campanello d'allarme.
Io "Oh no la nave sta affondando! Lasciami Federico!"
Lui mi lascia e inizio a correre, quando ci ritroviamo tutti nel locale.
Io "Ragazzi dobbiamo scappare da qui!"
Luna "Ma chi ci dice che non è un falso allarme?"
Shiver "Esatto."
Io "Non lo so, ma siamo tutti qui?"
Violetta "No, manca Federico."
Federico "Io sono qui."
Sento la rabbia che inizia a salire.
Matteo "Che facciamo? Non abbiamo tempo per prendere le nostre cose!"
Il tempo che Matteo dice questa frase che vediamo un aiutante del capitano venirci incontro con una maschera antigas.
Xx "Ve ne dovete andare al più presto! C'è una perdita di gas e il capitano è morto.
Tutti "Coooosa?"
Xx "Esatto, non c'è tempo da perdere salite sulle barche e salvatevi."
Detto questo se ne va e noi facciamo come ha detto.
Biagio "Le barche sono 4, noi siamo 12, 3 persone per ciascuna barca.
E iniziamo a salire
1 barca: Io, Kira e Biagio.
2 barca: Manuel, Jasmine e Giuseppe.
3 barca: Federico, Luna e Roberto.
4 barca: Shiver, Matteo e Violetta.
Iniziamo a remare finché non vediamo da lontano la nave che affonda e noi che siamo dispersi in mare aperto.

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