La palude maledetta.

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Pov. Luna
E continuo finché non vedo...
Una palude. Dove alla fine c'è un albero dove si trova un nido.
"È quello..." penso tra me e me.
Si ma come ci arrivo? Devo attraversare la palude, ma è sicura?
Nel frattempo mi raggiunge Roberto.
Roberto "Una palude? Devi attraversarla?"
Io "Vedi là? Su quel ramo? Ecco lì c'è un nido, per forza quello dev'essere."
Roberto "Giusto. Ma sei sicura che non ci sia niente in questa palude?"
Io "È questo il mio timore... che ci sia qualcosa... come facciamo a saperlo?"
Roberto si guarda attorno e prende un bastone di legno.
Roberto "Usiamo questo?"
Io "Può funzionare."
Appoggia delicatamente il bastone sulla superficie dell'acqua, per vedere se ci sia qualcosa di pericoloso o innocuo.
Roberto "Sembra che non ci sia niente."
Io "No, aspetta. Controlla di nuovo. Ricordi cosa è successo a Manuel con gli squali? Ecco, meglio essere prudenti."
Roberto "Hai ragione."
Detto così immerge tutto il bastone in acqua e inizia a muoverlo. Creando molte onde sulla superficie dell'acqua.
Roberto "Non si è mosso niente."
Io "Strano. Ho lo stesso paura."
Roberto "Lo so, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio."
Io "Esatto."
Roberto "Provo a mettere una gamba."
Subito lo afferro.
Io "No, aspetta. Hai già una gamba ferita non c'è bisogno che ti ferisca anche l'altra."
Roberto "Tranquilla me la so cavare. Anzi sai che ti dico? Inizio a correre fino ad arrivare dall'altra parte della palude."
Io "No aspe..."
Troppo tardi. Incomincia a correre quando si blocca del tutto.
Roberto "Oh cavolo! Sabbie mobili!"
Io "Oddio Roberto stai fermo!"
Roberto "Si. Devi prendere qualcosa per passare."
Io "Si ora lo faccio."
Inizio a guardarmi attorno, quando vedo delle foglie grandi che non ho mai visto, ma senza pensarci due volte le appoggio sopra l'acqua una ad una.
Io "Roberto? Stai bene?"
Roberto "Si, tu continua."
Appena salgo su una foglia ne metto un'altra sull'acqua fino ad arrivare a Roberto.
Io "Roberto cerca di aggrapparti a me."
Roberto "No. Prendi quella boccetta."
Io "Ma..."
Roberto "Pensa ai nostri amici. Prendi la boccetta!"
Io "Okay. Tu rimani qua. Prometto che torno subito."
Roberto "Non pensare a me, vai ad aiutare loro."
Torno al mio lavoro fino a toccare terra. Scendo e inizio a correre verso quel nido. Quando arrivo prendo un sasso e lo lancio là sopra, il nido cade ma al suo interno ci sono due uova con un bigliettino. Lo leggo
"Se voi volete andar via.
Dalla palude maledetta dovete scappar via.
Una delle due uova contiene la libertà.
Ma attenzione la madre falco vi distruggerà.
Quindi, indovinate quale sia l'uovo.
Magari con la vista.
O con l'olfatto.
Chi lo sa?
Lo sappiamo solo io e la carta.
Buona fortuna."
~Anonimus.~
Ma perché questi stupidi indovinelli? Non lo saprò mai. 
In effetti un uovo aveva delle chiazze viola e un altro era tutto bianco.
Prendo quel sasso e sto per spaccare l'uovo quando...

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