Vuoto.

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Pov. Shiver
Dopo aver letto la lettera sono andata subito in camera. Ignorando i miei amici che mi chiamavano e che mi seguivano fino alla porta ma li ho chiusi fuori. Nella mia mente ci sono ancora incise le parole scritte da Manuel. Come ho fatto a non rendermene conto? Perché sono così? Perché non sono riuscita a salvarlo? Perché?
E mentre pensavo a queste domande,  le lacrime iniziavano a scendere copiose sulle mie guance e sentivo un vuoto dentro di me e intanto scendevo con la schiena toccando la porta fino ad arrivare a terra.
Ero completamente assente.
C'ero solo io e lo spazio che stavo osservando davanti a me.
Triste, frustrata, delusa di me stessa, sono solo un errore, un maledetto errore. Ho perso Manuel per sempre e ormai è andato nella fossa dei leoni e io non posso più aiutarlo...
Rimango nella mia stanza a rimuginare il tutto fino all'indomani mattina, da sola.

Pov. Jin
Shiver corre di corsa in camera sua mentre noi la chiamiamo.
Io "Shiver! Aspetta!"
Sapevo che Manuel prima o poi doveva dire a tutti il suo segreto e Shiver ne è uscita distrutta. Ci ha chiuso la porta in faccia e non uscirà per un bel po'.
Jasmine "Ora che facciamo?"
Luna "Lasciamola in pace. So come ci si sente a perdere una persona a te cara."
Io "Hai ragione. Ma se entro domani non esce di lì, io butto giù la porta. Potrebbe fare qualche pazzia!"
Matteo "Ma cosa c'era scritto nella lettera?"
Federico prende la lettera e la legge nella sua mente, poi la passa a Elisa senza dire nulla e lei fa lo stesso finchè non la leggiamo tutti.
Kira "Io non so che dire..."
Giuseppe "Sono sconvolto. Perché mai ci ha tradito?"
Jasmine "Certo che con la lettera non ha risolto molto, visto che abbiamo altre mille domande!"
Io "Non lo lasceremo solo. Siamo una squadra e quando Shiver si sentirà forte e avrà le forze necessarie, andremo a salvarlo. Tutti insieme."
Tutti quanti mi sorridevano sollevati e se ne andarono nelle loro stanze.
Quel giorno sembrava deserto. Nessuna risata, nessuna parola sussurata, niente di niente.
Sembrava come se ci fosse un muro invisibile che ci imprigionava nelle nostre camere e ci estraeva dalla vita reale.

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