Sul treno ad alta velocità continuo a guardare fuori dal finestrino staccandomi dalle conversazioni.
Se adesso ci fossero stati ancora gli Hunger Games, per Prim sarebbe stata la prima mietitura col rischio di essere pescata e di andare in una di quelle arene a farsi uccidere. Com'è accaduto a Rue e ad altri ragazzi della sua età.
Un brivido mi percorre la schiena e mi fa salire la pelle d'ora.
"Katniss... Katniss!" Mi richiama Effie "Che ti succede cara? Sembri molto turbata."
"Oh non è niente..."
"Sicura?"
"Sì!" Rispondo alzandomi dalla poltrona "Non dovete preoccuparmi per me! Io sto bene!"
Appena mi rendo conto di star urlando davanti ai bambini, chiedo umilmente scusa e, prima che possa sedermi, il treno frena di colpo e mi ritrovo a terra.
"Oh mio Dio, Katniss!"
"Stai bene?" domanda Peeta aiutandomi a rialzarmi.
"Io... Vado al bar" affermo allontanandomi verso il vagone.
Come pensavo, Haymitch è lì, mezzo disteso sul bancone, con un bicchiere di liquore in mano.
Mi siedo allo sgabello di fianco a lui e ordino anch'io un po' di liquore.
"Hey dolcezza, come mai bevi?"
Butto giù il liquido trasparente tirando indietro la testa. Brucia e non poco.
"Devo tranquillizzarmi... Ho risposto malissimo a Effie prima e..."
Si mette a ridere sguaiatamente "Non cambierai mai il tuo carattere."
"Beh, ci sono nata così, okay?!"
"Uh uh che permalosetta... Stavo solo dicendo, dolcezza..." una porta del vagone si apre ed entra Peeta "Arriva il Principe azzurro."
"Katniss, cosa fai?" Dice con tono di rimprovero "Perché stai bevendo?"
"Dalla prima volta che bevvi del liquore riuscii per qualche ora a calmarmi, funge da sedativo."
"Adesso non ci sei solo tu, non sei più una ragazzina che può scappare dai guai, tu ora sei madre..."
"Non sono mai scappata dai guai!" Ribatto alzando la voce una seconda volta.
"Ma cosa ti succede?"
"Scusi me ne dia un altro." chiedo al barista ignorando la domanda di Peeta.
"No, non gliene dia più grazie... Ed Haymitch, potresti anche essere d'aiuto qualche volta!"
"È sbronzo. Cosa vuoi che faccia?"
Sospira cercando di ritrovare la calma e sorride "Katniss... Andiamo?"
"Dove?"
"Siamo arrivati al Distretto 11."
"Di già?"
"Esatto. Prima andiamo da Effie che deve consegnarci i fogli da leggere."
"Non li userò quei pezzi di carta. Se voglio parlare, parlerò e sarà tutto dettato dalla mia testa." dico indicandomi la fronte.
"Sì, va bene. Io ci ho provato, ma Effie dovrà capire una volta per tutte che non sai eseguire gli ordini."
Il treno fischia e siamo costretti a tornare nel vagone in cui eravamo prima per fare la nostra entrata.
Appena scesi sui binari, di fronte a noi compaiono Johanna e Gale. Gale. Il ragazzo che con le sue trappole ha fatto saltare in aria i bambini di Capitol City, compresa mia sorella. Non l'ho più perdonato da quella volta.
Li salutiamo davanti alle telecamere e poi ci avviamo senza guardarci nemmeno.
Peeta non apre bocca a riguardo, sa che devo stare tranquilla e non può permettersi una discussione ora.
<Tra noi due, Katniss sceglierà quello che ritiene indispensabile alla sua sopravvivenza>
Quella frase mi ritorna in mente dal nulla e il mio sguardo si posa prima su Gale e poi su Peeta. Quest'ultimo, accorgendosene, mi riguarda e chiede:"Cosa c'è?"
Scuoto la testa per tranquillizzarlo e riposo gli occhi a terra.
Arrivati davanti all'edificio comunale ricostruito da poco, salgo sul palchetto improvvisato e, come sempre, parte il nuovo l'inno di Panem mentre su uno schermo gigante trasmettono tutte le vittime. Tra le tante, riconosco il viso piccolo e innocente di Rue e quello duro e serio di Thresh. Mi si forma un nodo alla gola. Non sono riuscita a salvarla. Rue... La piccola ragazza di dodici anni che mi ricordava tanto Prim. Non ho salvato nessuna delle due. E poi Thresh... Colui che mi ha risparmiata e salvata da Clove...
Vedendomi in questo stato, Peeta, subito dopo l'inno, inizia a fare il solito discorso e a nominare uno ad uno tutti i deceduti a causa dei Giochi.
Questa volta però, al nome di Thresh e di Rue non intervengo, non dico nulla, non farò la sdolcinata come durante il Tour della Vittoria.
Rue che si estrae la lancia dal torace... Thresh che sbatte il cranio di Clove contro la Cornucopia...
"Peeta..." sussurro prima di cadere a terra e di perdere i sensi.
...
"Probabilmente un calo di zuccheri o un calo di pressione." sento dire in lontananza.
Piano piano apro gli occhi.
"Katniss, come ti senti?" domanda Peeta con fare preoccupato.
"Ma che è successo? Dove sono?" balbetto.
Cerco di alzarmi, ma mi costringono a rimanere giù.
"Sei svenuta durante il discorso." mi prende la mano destra e la stringe tra le sue.
"Per quanto tempo sono svenuta?"
"Tre ore e mezza."
"Non capisco... Stavo ripensando a Rue e a Thresh e..."
"Okay, ma adesso stai tranquilla."
"Sono state uccise troppe persone a causa mia..."
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𝐇𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐬-𝐈𝐥 𝐒𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞
FanfictionSequel NON UFFICIALE di "HUNGER GAMES" Dopo sedici anni Katniss Everdeen e Peeta Mellark continuano a ricordare quegli anni fatali. Un po' per gli incubi, un po' per un giro simile al Tour della Vittoria che si ripete annualmente. Ma un'ombra oscura...