Gli ultimi tre giorni sono passati più lentamente dei miei trentatré anni. Thresh non si trova e gli Strateghi spingeranno lui da noi o viceversa. L'altro giorno Johanna ha avuto pietà di me e ha aspettato che il corpo di Peeta venisse sollevato e fatto sparire dall'hovercraft prima di partire di nuovo. La mia freddezza e la mia negatività sono aumentate notevolmente. Sembra che una parte di me sia stata strappata via lasciandomi un vuoto dentro. Posy ha continuato a piangere quasi ininterrottamente e per lei mi sono state mandate delle fasce per i suoi bisogni grazie alla sceneggiata prima della morte di Peeta.
<<Ora penserò a salvare te e la bambina... ~H~>>
Ha scritto Haymitch, ma sinceramente non ha quasi mai pensato a Peeta. Per fortuna, non dovrò vederlo mai più, potrà ubriacarsi quanto vuole, non ci sarà nessuno a fermarlo ora che ha anche licenziato Hazelle.
Il cibo e l'acqua mancano, ma noi abbiamo ancora qualcosa che ci è rimasto. Sarebbe stata la porzione di Peeta... Uno strizza cervelli mi direbbe che devo smetterla di pensarci, ma come puoi dopo averlo visto morire ed esalare l'ultimo respiro? La maggior parte degli psicologi questa cosa non la sa. Ci sono certe cose che non si possono studiare, le cui soluzioni non si possono trovare sfogliando un libro, ma semplicemente si provano e basta. L'unica persona che riesce a capirmi più di tutti qui dentro è Johanna, perciò ha avuto pietà ancora una volta.
Da ieri il cielo è macchiato di rosso e non accenna a cambiare. Questa cosa dovrebbe servire a disorientarci e forse anche a uccidere me poiché mi fa tornare in mente costantemente il sangue di Peeta.
"Cosa aspettate?! Uccideteci! Volete solo questo!" urlo al vuoto mentre Johanna mi guarda accigliata "Beh, a me non è rimasto più nessuno e neanche a te."
"Tanto non lo faranno perché non lasceranno vincere un ibrido. Aspettano che io e te ci scanniamo a morte."
"Io non farò nulla." mi siedo a terra a gambe incrociate togliendo l'arco dalla spalla.
"Neanche io." si siede anch'essa.
Non so quanto tempo passa, forse minuti, forse ore, ma da quando ho chiuso gli occhi non li ho più riaperti. È come se stessi cercando di liberare la mente da tutto abbandonandomi ai suoni della natura, che in realtà non lo è. Non le avevo mai sentite, ma in lontananza ci sono delle ghiandaie imitatrici che stanno intonando una canzone a me sconosciuta, ma è abbastanza orecchiabile.
E all'improvviso il melodioso canto smette e lascia spazio ad un fastidioso ronzio, un ronzio che da lontano si fa sempre più vicino. È come se un nido di aghi inseguitori sia posizionato sulla nostra testa e, per il terrore che possa essere così, apro le palpebre e guardò verso l'alto. All'inizio mi pare tutto sfocato, ma poi si fa sempre più nitido fino a vederci chiaramente. Su di noi non c'è nulla, tuttavia non troppo distanti da noi si stanno avvicinando delle farfalle dai colori strabilianti e accesi. Fenomeno un po' insolito dato che questi insetti non si spostano mai in gruppo.
"Johanna, guarda..." indico le farfalle. Ora che sono più vicine riesco a identificarle e balzo in piedi. Di solito al Distretto 12 le chiamavamo dolce morte anche se di dolce in loro non c'era niente e di sicuro neanche ora. Sono farfalle preistoriche che gli scienziati di Capitol City hanno ricreato e geneticamente modificato. Nella preistoria erano docili ma, durante i Giorni Bui, sono stati insieme agli aghi inseguitori il peggior incubo dei ribelli. Il loro attacco consiste nello sprigionare una sostanza gassosa che, se aspirata, ti paralizza gli arti e, quando sei bloccato a terra, si posano sul petto e ti mordono la gola in cui ti iniettano un ulteriore veleno che ti fa vedere le stelle per un'ora o due. Infine, per completare il quadro dell'orrore, quando hai ripreso conoscenza ti assalgono e ti uccidono il più lentamente possibile. Venivano utilizzate anche per torturare gli insorti nel caso venissero catturati.
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𝐇𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐬-𝐈𝐥 𝐒𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞
FanfictionSequel NON UFFICIALE di "HUNGER GAMES" Dopo sedici anni Katniss Everdeen e Peeta Mellark continuano a ricordare quegli anni fatali. Un po' per gli incubi, un po' per un giro simile al Tour della Vittoria che si ripete annualmente. Ma un'ombra oscura...