Chapter four

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«And in the middle of my chaos, there was you»

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«Mi-Young!» Si sentí chiamare da una voce familiare, un po' troppo familiare. Si giró lentamente, ritrovandosi faccia a faccia a quella che era la figura di suo padre. «Dove sei stata? Ti abbiamo cercata dappertutto!»


«Papà... sono andata solamente a fare un giro per il paese» ridacchió forzatamente la ragazza in imbarazzo totale e pronta a subirsi i rimproveri del padre.

«E lo dici cosí? Come puoi uscire dal castello senza nessuno che ti protegga? E se ti fosse successo qualcosa?» Alzó la voce il padre.

«Ma come vedi sono qui sana e salva» ironizzó la ragazza. «Comunque, quando torniamo a casa?»

«Non prima che tu abbia incontrato il principe» affermó il re.

«ma papà, non credi che il principe abbia capito che io non ho nessuna intenzione di incontrarlo dopo oggi?» Rispose la principessa, poggiando le mani sui suoi fianchi.

«C'è stato un imprevisto anche con il principe oggi, perció non preoccuparti. Per ora rimarremo qui, in questa parte del castello. Non sei autorizzata per alcun motivo ad uscire dalle mura del castello, tienilo ben a mente e non disonorarmi. Ora è tardi, va nella stanza che ci hanno riservato» e con ció il re si giró e se ne andó. Mi-Young sbuffó e roteó gli occhi, camminando anche lei verso camera sua. Non sapeva cosa fare, ma di una cosa era certa: sarebbe tornata in città.

Il mattino dopo la ragazza si diresse nella stanza del re, suo padre, chiedendogli il momento dell'incontro con il principe.
«Il principe al momento non è nel castello, quindi attenderemo il suo ritorno» spiegó il re. «Ah Mi-Young. Non sei autorizzata ad andare nell'altra parte del castello. Lì ci sono le cose personali del principe. Potrebbero scambiare il tuo gesto come uno spionaggio contro il regno»

In effetti, il castello era diviso, diciamo cosí, in due parti, due edifici, collegati da un corridoio lungo. Nell'edificio sinistro c'era la sala del trono dove risiedeva il re di Baekje, le stanze reali, la cucina, mentre la parte destra era quella dedicata al re di Silla, la principessa e le sue guardie.

'Come se mi interessasse vedere le cose del principe, probabilmente ha tutte cose che posso avere anche io' pensó la ragazza.

«Comunque sia, è ora che tu conosca il re Jumong, sovrano e padre del tuo futuro marito»
Il re e la principessa si avviarono verso la sala del trono, dove appunto, risiedeva il re. La sala era grande e c'era un enorme tappeto rosso in terra. Su un trono rialzato risiedeva il re di Baekje. La principessa si chinó davanti a lui, porgendo il suo rispetto, nonostante peró non avrebbe voluto mai incontrarlo.

«Prego, alza gli occhi mia cara» disse il re Jumong con voce mite e calma. La ragazza alzó lo sguardo e guardó il re. Era diverso da suo padre. Suo padre era piú basso e ma robusto, questo re invece era alto e magro, nonostante l'età. Da giovane doveva essere stato un bell'uomo, Mi-Young ci avrebbe messo la mano sul fuoco. Aveva un non so che di familiare.

«Sono felice della vostra visita. Mi scuso per l'assenza di mio figlio in questo momento, a breve sará qui» parló con calma ma fermezze.

«Non preoccuparti, si sa come sono i giovani» questa volta fu suo padre che era accanto a lei a parlare. «aspetteremo il suo ritorno».

«Spero vi troviate bene al mio cospetto e soprattutto spero che Mi-Young e mio figlio possano andare d'accordo»
A quelle parole, la principessa roteò gli occhi, senza farsi notare ovviamente. Non è che aveva dei pregiudizi. È solo che tutta questa pressione, questi incontri combinati, le mettevano angoscia e restrizione per uno spirito libero che era lei.

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