«A person that truly loves you will never let you go, no matter how hard the situation is»---
«Principessa» si sentí scuotere «Principessa»
la ragazza aprì gli occhi lentamente e vide una figura maschile davanti ai suoi occhi. «Taehyung» sussurrò «Taehyung» esclamò con gioia. La figura sorrise, un sorriso malizioso, non quel sorriso dolce e brillante che conosceva bene. E fu in quel momento che capí che non poteva essere Taehyung.«non sono Taehyung»
Lei si stropicciò gli occhi. Stava sognado, stava solo sognando. Taehyung non c'era.
«sono venuto a salvarla, principessa» era un uomo con i capelli e la barba nera a parlarle.«chi-chi sei tu» balbettò la ragazza. L'uomo aveva qualcosa di famigliare; non sapeva dove l'aveva visto prima d'ora, eppure Mi-Young rabbrividiva al solo modo in cui lui parlava.
«non c'è bisogno che tu lo sappia ora, prima usciamo di qui» l'uomo aiutò la principessa a tirarsi su, conducendola verso la porta. Aprí la porta della stanza in cui era rinchiusa e la condusse fuori, in una carrozza. I due uomini che l'avevano rapita erano lì e la principessa spalancò gli occhi alla loro vista, ma stranamente i due non si mossero, dando via libera all'uomo e lei di salire con calma nella carrozza. Si sedettero e poco dopo partirono. La ragazza guardò dietro di sè, vedendo quella vecchia casa disabitata dove era stata tenuta diventare sempre più piccola. Ma poi, per quanto tempo era stata lì? Non sapeva quanti giorni erano passati dal suo rapimento. E Taheyung cosa aveva fatto? La stava pensando? L'avrebbe salvata?
«la porto a casa, principessa. A Silla» mormorò l'uomo, facendola rigirare a guardarlo.
«a Silla?» chiese lei. Sarebbe dovuta tornare a Baekje per le sue nozze con Taehyung. La cosa era sospetta, come sospetto era anche il motivo per cui era stata rapita. Mi-Young decise di abbandonare quei pensieri per ora, ci avrebbe ripensato una volta arrivata a casa.
«Figlia mia!» esclamò il re, abbracciandola. «come stai? ti hanno fatto qualcosa?»
«papà, sto bene e no, non mi hanno fatto niente di male, credo..» rispose la giovane, tranquillizzando il padre, che le diede un altro forte abbraccio per poi ricomporsi e riprendere le vesti di re.«non so come ringraziarvi» disse il re, rivolgendosi questa volta all'uomo barbuto deitro la ragazza «sovrano di Goguryeo». Ed ecco svelata l'identita dell'uomo che apparentemente l'aveva salvata. Hae Mo-Su, sovrano di Goguryeo. Ma da quando avevano un'alleanza?
«è stato solamente un onore per me, d'altro canto non possiamo che allearci in questo affronto» La principessa non capiva, era confusa. Quale affronto?
«a proposito di quella cosa... ho già inviato i miei uomini sul fronte di battaglia»
«padre» interruppe a quel punto Mi-Young «non sapevo fossimo sull'orlo di una guerra. Ma piuttosto, contro chi?»
«Contro i tuoi rapitori e tutta Baekje». La ragazza spalancò gli occhi. Gli uomini che l'avevano rapita erano di Baekje? No, ne era certa, ne era certa che il re Jumong non avrebbe mai fatto una cosa del genere, ne' tanto meno Taehyung.«padre, ma non-» Cercò di ricordare tutto ciò che aveva visto, ogni minimo particolare, ma la testa le iniziò a girare. Si posò una mano sulla fronte e suo padre si avvicinò, sorreggendola.
«Va' a riposare ora, del resto ci penso io»
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Mi-Young era stesa nel letto a pensare. Non riusciva a dormire, non poteva credere al fatto che Taehyung avesse ordinato ai suoi uomini di rapirla. E poi, perchè l'avrebbe dovuto fare? Si alzò dal letto. Era notte fonda ormai. Uscì dalla sua stanza per andare in cucina e chiedere che le venisse preparata una camomilla.
'prenderò prima un po' di essenza di camomilla dalla cantina' pensò, dirigendosi lì.
Proprio nella stanza antecedente alla cantina però, vide la luce accesa e tornò indietro, cercando di vedere chi ci fosse all'interno.«è fatta» disse fiero Hae Mo-Su.
«ogni suo desiderio è un ordine» rispose Min-Hee, accarezzandogli il petto con aria seducente. «è andato tutto secondo i piani, il salvataggio, il rapimento, ora non ci resta che la guerra e sarà tutto nostro-» un rumore fece fermare l'uomo di parlare. Mi-Young aveva fatto cadere un barattolo di spezie, mentre con aria di confusione camminava all'indietro, portandosi una mano sulla bocca. Ora tutto aveva un senso. Il rapimento, il suo "ruolo fondamentale", gli uomini che l'avevano rapita che avevano permesso la loro fuga, la busta indirizzata a Goguryeo. Persino aveva senso il perchè Hae Mo-Su le mettesse cosí ansia: era lui la figura maschile che aveva visto prima di perdere completamente i sensi. Come aveva potuto, per anche solo un momento, dubitare di Taehyung? Mi-Young si sarebbe schiaffeggiata da sola. Forse Taehyung era stata la persona più vera e genuina con lei, nonostante non le avesse mai rivelato la sua vera identità.
Corse via, corse verso la stanza di suo padre, spalancando la porta.
«Mi-Young, cosa c'è-»«Padre» esclamò lei «Min-Hee e il sovrano di Goguryeo stanno escogitando qualcosa. Dobbiamo fermarli» agitò le mani in aria, in preda all'agitazione.
«non so di cosa tu stia parlando» affermo il re, confuso.
«Padre, li ho appena scovati a parlare in cantina. Parlavano del rapimento, del salvataggio e dei loro piani. Non so di quali piani parlino, ma dobbiamo fermare tutto questo prima ancora che inizi»
Nel frattempo, Min-Hee era entrata anche lei nella stanza e guardava la scena, mantenendo un'espressione seria e neutra. «Cara, credo che ti stia sbagliando, il re Hae Mo-Su è nella sua stanza che dorme» sorrise la donna, il sorriso di una vipera. La ragazza si girò, fulminandola con gli occhi.
«Tu!» la indicò «sapevo che c'eri sotto tu! Non mi sei mai piaciuta!» urlò la ragazza.
«Penso che tu debba ancora riposarti un po', non credo ti sia ancora del tutto ristabilizzata dallo shock del rapimento... ora hai anche le allucinazioni, poverina» parlò la donna, con un tono quasi sarcastico. Mi-Young digrignò i denti, andando verso la donna con i pugni chiusi, pronta ad attaccarla, ad avventarsi contro di lei.
«Park Mi-Young, adesso basta» sbattè le mani sul tavolo il re, interrompendo la marcia della ragazza. «Min-Hee ha ragione, sei ancora confusa e hai bisogno di riposare. Non è stato il re Mo-Su a rapirti, anzi, dovresti essergli più grato per averti salvata» affermò, facendo aprire la bocca della ragazza per lo stupore; suo padre non le credeva, il suo stesso padre. «Sappiamo bene chi è il colpevole» continuò «Jumong e suo figlio. Ed è per questo che ho intenzione di entrare in guerra alleato di Goguryeo contro Baekje» annunciò il padre.
«Papà!» questa volta fu Mi-Young a urlare «non puoi proclamare guerra contro il regno di colui che sará il mio futuro marito!»
«ti sbagli» si ricompose il padre «perchè l'ho giá fatto».
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Next to you ; kth
Fanfiction[COMPLETED] Questa è la storia di due sconosciuti, di una principessa e di un principe e di come il destino li abbia collegati da quel filo rosso legato al mignolo, che va oltre ogni tipo di situazione, ogni tipo di ostacolo, ogni persona che imped...