«She was brave and strong and broken all at once»---
Mi-Young si fece trovare dalle guardie di Silla. Aveva dato un ultimo bacio a Taehyung, poi i due si erano separati, ognuno per tornare a casa. Una guardia la affiancò, accompagnandola verso la via di casa. L'altra portava da un braccio Jimin, legato e mal ridotto. Il ragazzo aveva dei lividi visibili che rovinavano il suo viso candido, un labbro tagliato e nonostante non lo desse molto a vedere, doveva provare dolore sulla zona addominale, Mi-Young ci avrebbe scommesso.
Nel vederlo così, di impulso la ragazza si diresse verso di lui, sfiorandogli il volto. Jimin girò la testa, scansandosi dal suo tocco e guardando a terra, un po' per la vergogna, un po' per non esporre la principessa.«Jimin, cosa ti hanno fatto..» sussurrò la principessa.
«va via, o sarai nei guai anche tu» rispose lui, non guardandola negli occhi. La ragazza annuì lentamente, poi riprese a camminare al fianco della guardia.
Arrivarono a Silla alla fine di quel giorno. Jimin fu subito portato nella cella dov'era un tempo, Mi-Young dal re.
«non smetti mai di disonorarmi. Non solo scappi per andare in territorio nemico, ma lo fai anche con la complicità di un detenuto!» urlò il re, non appena la vide.
Mi-Young rimase in silenzio, un'espressione vuota sul suo viso. Sapeva che ormai, qualunque cosa avesse detto o fatto, non avrebbe cambiato il pensiero o il volere di suo padre.«La guerra è iniziata, tutti gli uomini sono andati sul fronte. Io rimarrò qui a governare» iniziò il re, mentre la ragazza guardava fisso il vuoto davanti a lei «alla fine della guerra, sposerai il re Mo-Su» continuò e solo allora la ragazza battè le ciglia, tornando alla realtà. Un altro matrimonio combinato, con colui che l'aveva fatta rapire? Suo padre era fuori di testa. «e per quanto riguarda Park Jimin, giustiziatelo» finì. Solo allora Mi-Young si decise ad aprir bocca.
«Padre, vi rendete conto di quello che dite? Mo-Su avrà almeno 20 anni più di me! E poi non è come lo pensate voi, è cattivo padre, fidatevi di me!» esclamò Mi-Young. «e Park Jimin, padre, Jimin potrebbe diventare la mia guardia del corpo o il vostro messaggero più fidato, ha talento, vi potete fidare di lui-»
«tu sei diventata pazza» la interruppe il padre, mettendosi un mano sulla fronte «portatela in stanza a farla riposare, non sa quello che dice» ordinò e la bocca della principessa si aprì a formare una O, incredula del comportamento del suo stesso padre. Non era più lui, non lo riconosceva più. Tornò in stanza e si sedette sul letto, pensando a cosa fare. Il paese era vuoto, tutti gli uomini erano impiegati sul fronte. La tristezza, la nostalgia e anche la speranza di tutti di veder tornare i proprio cari sani e salvi era ciò che si respirava nell'aria. Silla non era più quella di un tempo.
Quella sera, Mi-Young uscì nuovamente dalla sua stanza, dirigendosi da Jimin. Ci volle un po' più di tempo, un po' più di giri di parole con le guardie, ma alla fine la lasciarono comunque entrare. Jimin era lì, appoggiato al muro con la testa bassa, questa volta anche legato. Mi-Young lo guardò, le sue ferite non si erano ancora rimarginate. Entrò nella cella e si accovacciò davanti a lui.
«Jimin» iniziò, prendendogli i polsi legati «questa è l'unica possibilità che hai di scappare, se non vuoi morire»
Il ragazzo alzò lo sguardo e la fissò, mentre lei uscì un coltellino dalla sua tasca che iniziò a sfregare contro la corda che legava il moro, per liberarlo.«cosa stai facendo?» sussurrò lui.
«ti libero, non vedi? Sto mantenendo la promessa» riuscì finalmente a tagliare la corda, liberando Jimin.
«va' via Jimin, non tornare, non sopporterei di vederti morire per opera di mio padre» la ragazza si alzò in piedi e uscì dalla cella.
«verrai incolpata tu se io dovessi scappare, questo lo sai, vero?» chiese lui.
«nella situazione in cui mi trovo, non ho nient'altro da perdere» sorrise debolmente lei. Poi lo salutò per un'ultima volta, uscendo dalla prigione.
Tornò in stanza e si stese sul letto ancora una volta. Ormai non le rimaneva che sperare, sperare che la guerra sarebbe finita, sperare in pochi morti, sperare che Taehyung si sarebbe salvato. Se avesse vinto la guerra, Silla si sarebbe dovuta alleare con Baekje e loro sarebbero potuti stare insieme. In caso contrario, lei avrebbe sposato il re Mo-Su. Una sensazione di disgusto le travolse il corpo, solo a pensare che avrebbe dovuto passare il resto dei suoi giorni con un uomo come lui. Ma no, questo non sarebbe successo, Taehyung non l'avrebbe fatto succedere.
Le aveva fatto una promessa, sarebbe stato sempre accanto a lei.Chiuse gli occhi per un attimo, poi sentì un rumore. Guardò fuori dalla finestra e ancora una volta vide Jimin.
«ho deciso che farò come hai detto tu, me ne andrò» parlò il ragazzo «ma non sparirò del tutto» si passò una mano tra i capelli, mentre la ragazza lo guardava sorridente «tornerò qui, di tanto in tanto, in caso tu avessi bisogno di me»
Mi-Young si alzò a quel punto dal letto, dirigendosi verso Jimin. Il ragazzo guardò tutti i suoi movimenti, confuso. Poi Mi-Young gli prese una mano.
«se avessi saputo prima della persona che tu sei veramente, non avrei mai permesso a mio padre di imprigionarti. Se avessi saputo, ti avrei dato un posto dove dormire, del cibo buono, sei diventato una delle persone di cui mi fido realmente, una delle poche persone che mi sono rimaste. Jimin, grazie. Davvero» parlò lei, mentre gli occhi di Jimin si addolcivano.
Mai nella sua vita era stato trattato così bene. Era stato cresciuto per diventare una spia, un traditore, era entrato a Silla per scoprire cose sul re, per rubare un po' di ricchezza, ma se avesse saputo che il re aveva una figlia tanto gentile, probabilmente avrebbe rinunciato all'impresa.
E forse, ma proprio forse, ci avrebbe anche provato con lei.
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devo ammettere, mi viene da shippare un sacco Mi-Young e Jimin ma devo rimanere fedele a Taehyung
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Next to you ; kth
Fanfic[COMPLETED] Questa è la storia di due sconosciuti, di una principessa e di un principe e di come il destino li abbia collegati da quel filo rosso legato al mignolo, che va oltre ogni tipo di situazione, ogni tipo di ostacolo, ogni persona che imped...