Chapter twenty

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«...know that we have met before and that we will meet again. I will find my way to you in the next life and every life after that»

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Passavano i giorni, la guerra era in corso. Mi-Young non sapeva niente di come stessero andando le cose. Tutto ciò che poteva fare era sperare. Passava tutto il tempo in camera sua rinchiusa, non parlava con nessuno, non mangiava nemmeno. Jimin se n'era andato. Aveva seguito il suo consiglio. Il re se n'era accorto e si era adirato contro la principessa, la quale non aveva manco provato a difendersi dalle sue accuse. Che cos'altro avrebbe potuto perdere? E cosí era stata questa la vita di Mi-Young nei giorni passati, nei giorni di guerra. Ma prima o poi, la guerra sarebbe finita.

Taehyung colpí un altro combattente nemico, facendolo cadere a terra.

«non arrendetevi, continuiamo cosí che ce la stiamo facendo» incitò il suo esercito. Certo, non era nella sua natura incitare alla violenza, non era nella sua natura uccidere. Uccidere poi della gente che lui stesso sapeva fosse innocente. Gente che stava solamente obbedendo agli ordini del proprio re, come i suoi soldati stavano obbedendo ai suoi.
Erano ormai mesi e mesi che la guerra andava avanti e lui non aveva avuto contatti con Mi-Young. Si chiedeva come lei se la stava passando, si chiedeva se stava bene, si chiedeva se lo pensava.

Vide un soldato prepararsi a colpire alle spalle di un suo combattente e prima che potesse farlo, lo colpí lui, facendolo cadere a terra, morto. Taehyung era il generale dell'esercito ed era a cavallo. Per questo era avantaggiato. Aveva una visuale dall'alto e poteva muoversi più facilmente e velocemente. Inoltre, sarebbe stato più difficile per gli altri colpirlo.
La situazione comunque era a loro favore. L'esercito di Silla, nonostante era alleato con Goguryeo, era in difficoltà. Non era organizzato, per niente. Non si riconoscevano ed a volte combattevano tra di loro stessi. La guerra ormai si stava avvicinando al gran finale.

A terra c'era una marea di corpi, sangue sparso qui e là, dolore, tristezza. Taehyung sentí una fitta al cuore nel guardare quello scenario, i suoi compagni di battaglia morti. Poi, con un'espressione di rabbia, guardò il nemico davanti a sè. Mo-su era lí, con una spada nella mano, anch'egli a cavallo. Se l'avesse sconfitto, la guerra sarebbe finalmente finita e lui sarebbe potuto tornare dalla sua principessa e finalmente, sposarla.

Guardò il viso di Mo-Su, gli occhi di Taehyung ardevano di potenza e ira. Era lui il suo vero nemico, era lui colui che aveva fatto succedere tutto questo, l'uomo che stava cercando di portargli via Mi-Young. I due si guardarono per un attimo, silenzio intorno ad essi. Solo il vento autunnale che soffiava. Settembre era ormai finito, il cielo era nuvoloso e grigio, pronto a esplodere in un acquazzone. Era perfetto per descrivere ciò che sarebbe successo di lí a poco. Taehyung diede un colpò deciso al suo cavallo, facendolo partire al galoppo verso Mo-Su, che fece lo stesso. Un urlo di rabbia echeggiò, sprigionato dai due, che si scontrarono, iniziando a far collidere le loro spade. Nessuno dei due aveva la meglio sull'altro. Quei pochi combattenti rimasti semi-vivi guardavano la scena. Nessuno osava dir nulla. Gocce d'acqua iniziarono a cadere, mentre tutto ciò che si sentiva era solamente il rumore delle spade nel momento della loro collisione.

«è questo tutto ciò che sa fare il principe di Baekje?» provocò il re, guardando il suo avversario negli occhi, con un sorriso piantato sulle labbra. Taehyung digrignò i denti, continuando a combattere senza dir nulla.
«sai» continuò Mo-Su, difendendosi «se sei cosí debole sono ancora più convinto di riuscire a portarti via la tua bella principessina» schivò un colpo «e di farla mia»

A quel punto, i nervi di Taehyung si indurirono, una vena spuntò sul suo collo e colpí l'avversario con tutta la sua potenza, il quale perse l'equilibrio e fu scaraventato a terra. Taehyung scese subito dal suo cavallo, posizionandosi davanti a Mo-Su, con la sua spada puntata sotto il collo. Il re di Goguryeo tentò di prendere la sua spada, ma Taehyung fu più veloce e la spostò a qualche metro di distanza, calciandola con il suo piede e solo allora Mo-su si rese conto della sua posizione. Era steso quasi completamente a terra, il viso terrorizzato, impotente. Al contrario, il viso di Taehyung era senza espressione, vuoto. Avvicinò ancor più la spada al collo del re, facendo toccare la punta della lama alla pelle e Mo-Su deglutí fortemente.

«A-aspetta, possiamo contrattare» l'uomo alzò una mano, balbettando. Taehyung lo ignorò spingendo la lama nel suo collo.
«Pensa alla principessa!» esclamò Mo-Su e solo allora Taehyung tornò in sé «Pensa a Mi-Young. Pensi davvero che voglia stare con una persona che ha fatto fuori già cosí tante persone? Con un assassino?»
Taehyung continuò ad ascoltare, senza dire una parola, ma questa volta il suo viso era riflessivo.

«lasciami andare» parlò Mo-Su «e ti prometto che non mi vedrai mai più»
Taehyung ci pensò un po', poi abbassò la spada, lasciando che Mo-Su prendesse un respiro di sollievo.

«non farti vedere mai più in giro» disse, montando a cavallo e dando un ultimo sguardo all'avversario che si era messo in posizione seduta «e questa guerra, è finita» il ragazzo si rigirò, facendo partire il cavallo e camminando lentamente. Un piccolo sorriso comparve sulle labbra di lui. Era finita, la guerra era finita. Poteva tornare a casa, poteva tornare dalla sua Mi-Young.

'aspettami, sto tornando da te' pensò.

I suoi pensieri furono interrotti quando sentí un dolore straziante al petto. Abbassò lo sguardo e vide una lama trapassargli il torace. Sboccò sangue e si girò lentamente. Mo-Su si era rialzato, aveva montato il suo cavallo e l'aveva colpito all'infame da dietro.

«ch-che cosa hai f-fatto» si sforzò di parlare Taehyung, mettendosi una mano dove la ferita era.

«oh, principe ingenuo che non sei altro. Il tuo cuore è fin troppo puro. Sai, c'è questa cosa che si chiama 'giocare sporco'. Sto mantenendo la mia parola non vedi? Ho detto che non mi avresti visto mai più, ed infatti non lo farai, con la tua morte» disse Mo-Su sarcasticamente, estraendo la spada dalla schiena di Taehyung, il quale lasciò che dalla sua bocca uscisse un lamento di dolore.
«questa guerra è finita» sorrise l'uomo «e l'ho vinta io»

Taehyung digrignò un ultima volta i denti, poi la sua visione iniziò a diventare sfocata. Era stato stupido, si era fidato anche lui del nemico e queste erano le conseguenze. Strinse la mano al petto.
'scusami, Mi-Young' pensó 'ma non penso di poter mantenere la mia promessa'

E dopo ciò, cadde al suolo.

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