Chapter six

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«Do you think the universe fights for souls to be together? Some things are too strange and strong to be coincidences»

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«Mi-Young, dove sei stata questa notte?» le chiese il padre, quando vide la ragazza passare per i corridoi del castello. "

«In camera mia, papà» rispose la ragazza.

«Non mentirmi, le guardie mi hanno detto che non ti hanno trovato in camera»

«Beh forse non hanno visto bene», affermò la ragazza, corrugando le sopracciglia, mascherando la sua fuga.

«Bene, comunque sia oggi pomeriggio avrai il tuo incontro con il principe»
La ragazza sbuffò ma comunque  non avrebbe potuto far altrimenti. Si avviò verso camera sua e si sedette sul letto.
'Sicuramente il principe sarà uno di quei damerini stupidi ed insolenti' pensò.

Ma con il tempo si può apprezzare il profumo anche del fiore più brutto..

Le parole di V le ritornarono in mente. La ragazza sorrise al pensiero del ragazzo, poggiandosi le mani sulle guance. Piuttosto che vedere il principe, la principessa avrebbe preferito vedere il ragazzo che era stato il suo primo bacio. Avrebbe preferito rivedere ancora una volta V. Il modo in cui lui l'aveva stretta tra le sue braccia, l'aveva accarezzata, consolata. Nessuno prima d'ora l'aveva trattata con tanta dolcezza. Ripensò tuttavia a ciò che le spettava fare da principessa e sospirò.

«E va bene, sbrighiamoci a finire questo incontro e a tornarcene a casa» blaterò, alzandosi dal letto e aprendo la porta. Ad un tratto si fermò, fissando il vuoto. Dopo l'incontro sarebbe dovuta tornare a Silla e ciò significava lasciare il paese. Non avrebbe sposato il principe, questo era certo, ma non avrebbe mai più rivisto V. E quella cosa non le piaceva affatto. Avrebbe escogitato un piano.

«innamorarsi di qualcuno per quello che è veramente.. senza guardare l'esteriorità..» camminò avanti e indietro per la stanza un paio di volte.
«ho trovato» mormorò tra se' e se'. Si precipitò dal padre che era seduto su una poltrona in una delle sale della zona sinistra del palazzo.

«Padre, ho una richiesta per l'incontro con il principe. Vorrei che l'incontro avvenisse con un separé». Il re la guardó confuso.

«Che cosa intendi? E perchè questa richiesta improvvisa?» Chiese.

«Ho pensato che se devo davvero sposarmi con il principe, prima devo imparare a conoscerlo e ad apprezzarlo per quello che è veramente. Quindi preferirei trascorrere un po' di tempo qui, in questo paese, e fare le cose per bene» spiegó, facendo finta di essere davvero interessata a tutto ciò.

«Mi sembra una buona idea, vedo che finalmente hai appreso i tuoi doveri da principessa» ammise il re con fierezza.


«Sì, padre» rispose, ridendo dentro sé stessa; in realtá, in cuor suo sapeva che qualunque cosa fosse successa non avrebbe sposato quel principe.

Arrivò il pomeriggio e la principessa fu portata all'interno di una stanza non troppo grande, accompagnata da suo padre. All'interno di essa, seduto a terra, c'era il re Jumong, re di Baekje e un grande separè color ocra.

«Benvenuta principessa, al di là di questo separè c'è mio figlio, il principe di Baekje. Ho trovato la tua un'ottima idea e la assecondo. Spero possiate fare una buona conoscenza» augurò re Jumong, invitando tutti ad uscire, lasciando i due ragazzi soli nella stanza. Ci fu qualche attimo di silenzio, poi il ragazzo al di là del separè si schiarì la voce.

«Lieto di fare la sua conoscenza, principessa Mi-Young, permettimi di presentarmi» iniziò il ragazzo.

«Non ce n'è bisogno. Sei più grande di me giusto? Non aspettare che ti chiami 'oppa' o cose così confidenziali» disse spavalda la principessa, incrociando le braccia al petto.
In realtá sapeva ben poco del principe. Sapeva che era qualche anno più grande di lei e dalle voci che circolavano nel paese, che aveva avuto modo di sentire, si diceva che fosse un bel ragazzo. Nonostante ciò, ogni qualvolta sentiva le popolane o le ancelle del castello parlare della bellezza del principe, la ragazza roteava gli occhi stufata.

«volevo essere solamente gentile», il principe si giustificò, preso un po' alla sprovvista dalle parole della principessa.

«Ripeto che non ce n'è bisogno, principe, sto facendo questo perchè me l'ha costretto mio padre, ma con la più totale sincerità preferirei essere altrove adesso»  pronunciò la frase con tale disgusto nel suo tono, sperando davvero che il principe potesse rifiutarla già da subito ed evitare il matrimonio. Attimi di silenzio, ancora più lunghi di quelli di prima. La principessa guardò verso il separè per un momento. Forse aveva esagerato. Forse era stata troppo dura con lui. In fin dei conti, magari nemmeno lui voleva trovarsi lì con lei. Fece per aprir bocca e parlare ma fu interrotta dalla voce del principe.

«Mi dispiace» si sentì dire «mi dispiace che noi due non possiamo far altrimenti. So come ti senti, davvero credimi, sono nella tua stessa situazione. Purtroppo è il nostro destino. In un'altra vita magari saremo liberi di avere libero arbitrio nelle nostre scelte» disse con voce davvero dispiaciuta. La principessa non si sarebbe mai aspettata una risposta del genere. Si sentì in colpa per ciò che aveva detto.
«Forse per oggi è meglio se il nostro incontro finisca qui, lieto di aver fatto la vostra conoscenza, principessa Mi-Young» disse il principe con voce decisa. C'era però un po' di nostalgia e di dispiacere nel suo tono e Mi-Young capì che avrebbe dovuto davvero dire qualcosa a quel punto, per risanare un po' la situazione. In fin dei conti, era pur sempre il principe di Baekje a cui si stava riferendo.

«Aspettate un momento» parlò subito Mi-Young e sentì l'uomo al di là del separè fermare i suoi movimenti.
«Per quello che ho detto, chiedo scusa. Non avrei mai dovuto rivolgermi con quei toni, in piú so' che non è colpa sua se sono in questa situazione, perciò... scusami"

Sentì un verso di risata, probabilmente il principe stava sorridendo dall'altra parte della stanza.

«Al nostro prossimo incontro, principessa» sentì il principe sussurrare con tono sorridente.

«Al nostro prossimo incontro, principe...» cominciò, alzandosi in piedi e incamminandosi verso la porta di uscita. Poi però si rese conto che non sapeva ancora il suo nome. Era così disinteressata della situazione che non aveva manco idea di come si chiamasse il suo probabile futuro marito.

«ah... ecco... qual è il suo nome?» chiese, imbarazzata. Sentì il principe ridacchiare nuovamente dall'altra parte della stanza.

«Taehyung, Kim Taehyung».

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