17. Tempo di cambiamenti

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La giornata al parco continua tra risate e vari giochi come ping pong, biliardino e basket, disponibili nel parco. 

Devono giocare a biliardino quando decido di starmene per conto mio e lasciar giocare loro.

<<Dai Ash! Nemmeno Liam sa giocare, eppure è qui.>>Scherza Louis prendendo ancora in giro Liam.

<<Ehi!>>Urla Liam.

<<Davvero ragazzi, non ho voglia di giocare.>>Dico sedendomi su una panchina di fronte a loro.

Dopo varie suppliche decidono di lasciarmi perdere e di giocare per conto loro.

Rimango lì a guardarli e sono... Invidiosa? Si può essere invidiosi di un amicizia così bella come la loro? Sì, eccome se è possibile!

Ho sempre desiderato di avere numerosi amici con cui scherzare e passare i sabati sera, oppure una migliore amica con cui confidarmi e parlare a telefono dei bei ragazzi a scuola, magari piangere con lei, urlare... Ma, a quanto sembra, non mi è concesso.

Taylor è mia amica, con lei mi trovo molto bene, non dico il contrario, però non mi fido al cento per cento di lei.

Sono sempre stata destinata a rimanere da sola. A scuola nessuno mi conosce, raramente le persone si avvicinavano a me per chiedere da dove provenissi, come mi chiamassi, come mai fossi da sola nonostante i miei ben quattro anni in quella scuola... Ma non avevo risposta, non lo sapevo nemmeno io.

E' vero, non sono una ragazza molto socievole, mi ci vuole un po' di tempo prima di prendere confidenza con qualcuno, ma bisogna solo avere tempo e pazienza con me, forse nessuno è disposto a perdere del tempo per una come me. Forse tutti pensano che non sono il tipo di ragazza dalla vita spericolata, dal carattere spassoso, di una bellezza stravagante. Beh... Torto non hanno, ma almeno un po' di curiosità?

Non so cosa non possa andare in me nel far sì che debba stare da sola. Mia madre diceva che ero una ragazza con tante doti, una ragazza simpatica e che sarei stata un'amica d'oro, sfortunatamente nessuno può confermare o negare la cosa.

Non do tutta la colpa alle persone del fatto che sto sempre per fatti miei, la colpa è anche mia. 

E' anche colpa mia perché, anche se vedo che la gente non si avvicina a me, non mi avvicino nemmeno io a loro. Solo che penso che, se la gente non si avvicina a me, perché dovrei farlo io? Ma questo ragionamento è totalmente sbagliato.

Forse, con questo mio comportamento da timida posso apparire come ragazza menefreghista, che non ha bisogno di amici? E' totalmente falso! Io ho bisogno di amici, ho bisogno di essere amata, ho bisogno di esistere anch'io. 

Ho fatto questo sbaglio a scuola e non lo rifarò più, nemmeno ora con loro. Perché rimanere seduta a fissarli mentre si divertono? Perché negare a me stessa il divertimento? Perché non posso essere anch'io, anche cinque minuti, felice e spensierata come la maggior parte delle ragazze della mia età? La vita è troppo breve per non essere felici e per non commettere errori, Ash!

Decido di alzarmi e di andare dai ragazzi con tutta la tenacia possibile.

<<Vi serve una nuova giocatrice?>>Chiedo sorridendo, posando entrambe la mani sul biliardino.

A quell'esclamazione tutti mi guardano meravigliati, ovviamente non si aspettavano una mia reazione.

<<Ovvio!>>Esclama Louis continuando ad essere attento alla partita in corso.
<<Lou, ma siamo al comple...>>Inizia Liam ma viene interrotto da Louis.

<<Liam, vattene, fai giocare Ash>>Comanda lui facendo rimanere Liam di stucco.

<<Dai! Non trattarlo così.>>Replico io.
<<Ehi, forse tu non hai notato, ma sta giocando da far schifo!>>Controbatte Louis.

You are my AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora