21. Un'uscita a quattro - (terza parte)

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POV'S ASHLEY

Quando Niall si è avvicinato a noi ho iniziato a non capire, anzi... Ho continuato a non capire. Ma quando mi ha spiegato cosa era successo, mi è sembrato davvero molto carino a fare un gesto così premuroso verso i miei confronti.

Stasera è vestito meglio del solito e non riesco a non capire perché non me ne sia accorta quando eravamo a casa, ma solo ora.

Ha una camicia azzurra, molto bella che non guasta affatto con il colore dei suoi occhi, delle scarpe da ginnastica bianche e un jeans attillato un po' strappato sulle ginocchia e i capelli, come sempre, un po' spettinati, ma che riescono ad essere stupendi anche così. Beato lui, quando ho i capelli incasinati sembro una pazza appena uscita dal manicomio.

<<E da quanto tempo state insieme?>>Chiede Cloe a Niall sorridendogli cortesemente guardando anche me.

<Insieme?>>Chiede lui non sapendo nulla della stupida e insensata bugia di Liam.
<<Due mesi.>>La rispondo subito, prima che Niall potesse dire qualcos'altro. Guardo per un attimo Liam, che mi ringrazia con lo sguardo.
<<Da poco, insomma.>>Continua lei.
<<Già.>>Afferma Niall guardandomi senza capire cosa sta succedendo.
<<Siete una bella coppia, complimenti.>>Si complimenta.
<<Grazie.>>La ringrazio guardando Niall e appena ci guardiamo noto una sorta d'imbarazzo e inizio a guardare altrove. Vorrei capire del perché Liam abbia fatto sì che ci fosse questa tensione strana e fastidiosa tra me e Niall.

Dopo varie idee su dove andare, decidiamo finalmente di andare in un bar dietro l'angolo che sembra che faccia delle patatine che sono la fine del mondo.

Liam e Cloe iniziano a camminare davanti, mentre io e Niall li seguiamo creando dello spazio da loro, per dare loro della privacy.

<<Allora... Cosa avete comprato a sua sorella?>>Chiedo incrociando le braccia al petto mentre lui mette le mani in tasca. 

Quando decido cosa mettermi dimentico sempre che la sera fa sempre freddo, non a caso siamo a gennaio. Addosso ho una felpa leggera e un jeans uguale a quello che ha addosso Niall e delle scarpe da ginnastica bianche. Chissà quanto sente freddo con quella camicetta che sembra davvero leggera.

<<Una maglietta, ma abbiamo girato quasi tutti i negozi della città.>>
<<I suoi gusti sono così tanto difficili?>>Chiedo sorridendo. 

Io non sono per niente difficile. Mia madre non ha mai avuto difficoltà a sapere cosa regalarmi, è semplice: o libri o vestiti. Non sono la tipa che ama i gioielli, robe firmate, trucchi e tutte queste cose che alle ragazze fanno impazzire, ma a me non mi sfiorano nemmeno un po'.

<<Sì e... Come se non bastasse, Louis è anche un tipo molto geloso, quindi cercava un qualcosa che le coprisse più parti del corpo possibile.>>Inizio a ridere per la sua faccia che urla stanchezza e nervosismo. <<Ridi, ridi... Tanto sono io che ho dovuto subire tutto questo tutta la giornata.>>Si lamenta.
<<Beh... Potevi anche tornare a casa.>>Dico guardandolo, mentre lui continua a guardare per terra.
<<Beh... Preferivo venire qui, almeno non lo vedrò per un po'.>>Dice sorridendo e guardandomi per un istante per poi ricominciare a guardare per terra.

<<Hai visto quei due?>>Dice indicandomi Liam e Cloe davanti a noi. <<Perché diavolo non c'è un contatto fisico tra loro due?>>Chiede come se lo stesse chiedendo più a se stesso che a me.
<<Sono timidi, dai.>>
<<Ciò non li giustifica.>>Dice. <<Vieni.>>Aggiunge subito dopo, prendendomi la mano e iniziando ad avanzare il passo in modo da raggiungerli.

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