CAPITOLO 3

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                           LA FESTA

Entriamo nella casa, colma di adolescenti già ubriachi, Rosy si lancia subito in pista seguita da Jonny e Adam, io mi siedo sul bancone in cucina, per ora non mi va proprio di ballare.
Inizio a bere un bicchiere di Vodka al limone, ammetto che non ho mai bevuto una bevanda così buona, ho deciso: la Vodka al limone é la mia nuova bevanda preferita!! Non voglio esagerare troppo perchè domani ho lezione e non posso andarci sicuramente con la nausea e il mal di testa.
Passa circa una mezz'oretta, poi decido di unirmi a Ross e gli altri in uno stupido gioco di società, decidiamo quindi di giocare ad obbligo o verità. Dopo un paio di giri, all'improvviso mi inizia a squillare il cellulare, vedo con piacere che mi è arrivato un messaggio, incuriosito apro la chat e noto che mi ha scritto di nuovo ARMA123, leggo velocemente il messaggio in cui dice:"Hey, ci vediamo tra dieci minuti in giardino♡", io con la mia solita curiosità, ma anche perché questo stupido gioco mi sta annoiando, decido di andare a questo appuntamento totalmente inaspettato.
Esco dall'enorme casa, fortunatamente il cortile è semi vuoto, ci sono solo ragazzi che barcollano con dei bicchieri in mano. Mi avvio verso i giardinetti, ma non vedo nessuno, allora decido di aspettare per altri dieci minuti, ma il tempo passa e lo sconosciuto non si fa vedere, poi rassegnato decido di rientrare; ma proprio quando stavo per rientrare, vedo una figura sfogata che si avvicina a me, aspetto un pò, poi focalizzo subito il volto, è quello stupido di Armando.
Io innervosito gli sbotto contro dicendo: " che cosa vuoi?", lui mi guarda perplesso, come se le mie parole lo avessero mandato in confusione, poi con altrettanto tono mi risponde:" Oh rilassati, sono qui per una sigaretta",
"Beh te ne puoi andare? sto aspettando una persona" gli domando io irritato, lui con il suo solito tono strafottente mi rispnde:" neanche per sogno", io per evitare di litigare mi arrendo e agitandomi gli dico:" okay, allora me ne vado io", allora faccio per andarmene, quando mi grida contro:"No aspetta", io decido di non starlo a sentire e continuo a marciare verso la grande villa, ma lui mi rincorre, mi prende il polso, mi fa girare verso di lui ed io impaurito gli dico:"che cosa vuoi?", ma poi all'improvviso come un improvvisa tempesta di neve, la paura si trasforma in una morsa allo stomaco.
Mi sta fissando, ed anch'io lo sto facendo, lo so, sembra strano ma i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi color nero come la pece hanno qualcosa che mi attrae come una calamita con il ferro, ad un tratto i nostri respiri diventano più veloci, mi gira la testa e fa molto caldo, cosa mi sta succedendo? non ho mai provato queste emozioni, sarà sicuramente l'effetto dell'alcol. All'improvviso sento l'esigenza di unire le mie labbra alle sue, ma mi rammento che non potrei mai provare emozioni simili nei confronti di questo imbecille e prima che lui mi baci scappo in lacrime, lui non mi segue e va bene così. Rientro in casa, e fortunatamente nessuno mi vede, mi infilo nel primo bagno libero che vedo, e chiudo la porta a chiave, mi guardo allo specchio, sono impallidito, sudo freddo e i miei occhi sono troppo rossi e gonfi, per le troppe lacrime versate. Dopo un pò mi rinfresco la faccia e scendo giù dagli altri. Scendendo le scale vedo una coppia palpeggiarsi e solo a vederli mi viene lo stimolo di vomitare, li oltrepasso e mi avvio verso il tavolo dove sono seduti tutti.
Mi siedo accanto ad un tizio che a quanto pare si chiama Denny. Ross vedendomi sconvolto, incuriosita e preoccupata mi domanda i tono spiritoso:" Hey Kevin come stai? Hai bevuto troppo eh?", poi con aria più seria ripete la domanda:"Kevin stai bene?", io non parlo ma gli faccio un sorrisetto forzato per riassicurarla. Dopo un pò le dico:"Hey Ross si è fatto tardi, devo andare", lei mi sorrido e con una pacca sulla spalla mi saluta.
Il tragitto verso casa è piuttosto lungo, per via dello stupido sciopero dei Pullman; rientro a casa verso le 2:13 del mattino, faccio una doccia e mi sdraio sul letto. Non mi addormento, perché penso e ripenso alla bruttissima serata. Bel modo di iniziare una nuova vita fatta di socializzazione e feste.
La mattina seguente, mi alzo prima di tutti, sono stanchissimo e ho la testa che mi scoppia, ma non posso saltare le lezioni il quarto giorno di scuola, quindi mi vesto e mi avvio a prendere l'autobus.

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