L' AMOR CHE MOVE IL SOLE E L' ALTRE STELLE
Oggi arrivo in anticipo a scuola perchè ho un interrogazione di francese molto importante. Attraverso il campus e mi fiondo subito in classe, mi siedo al mio posto, estraggo il libro dallo zaino e lo appoggio sul banco, ma appena lo apro incomincio a pensare. I miei pensieri, come cortelli affilati, si fanno spazio nella mia mente facendomi venire piccoli brividi che attraversano interdetti tutto il mio corpo. Tante domande girano nella mia testa come un uragano in piena furia, facendomi venire un tremendo mal di testa, infine, straziato dal dolore appoggio la testa sul banco, chiudo gli occhi e mi faccio cullare dalle braccia di Orfeo.
Incomincio a sognare:
Sto in un luogo buio e gelido, ma soprattutto macabro, assomiglia tanto alla palestra della scuola. D'improvviso mi sento osservato e vedo un'orda di ragazzi tutti attorno a me come se formassero un recinto per tenermi intrappolato, e ridono indicandomi con un dito. Io preso dall'imbarazzo e dalla paura mi siedo e porto le gambe al petto e la testa rivolta verso il basso, come per creare una sorta di scudo, successivamente tutte le persone che stavano attorno, formano una lunga fila e a turno, come se stessero facendo la fila per le giostre, incominciano a picchiarmi violentemente, ma non sento dolore solo freddo che mi fa tremare tutto. A svegliarmi da quest'incubo è Jonny."Ehi Kevin, svegliaa!!", mi sento frastornato, sollevo lentamente la testa dal banco, con un tremendo mal di testa, e vedo il biondo davanti al mio banco che mi sorride, assonnato emetto un rumoroso sbadiglio.
" Ciao Jo!! Chi non muore si rivede", non lascio trasparire la mia amarezza, lui lo nota e sul suo volto si dipinge un'espressione triste.
" Eh già!", mi dice lui, io non riesco a proseguire il discorso sia per la tensione che si è creata sia per l'atroce mal di testa, così lo liquido e con la scusa di andare a prendere una boccata d'aria, prendo lo zaino e mi dirigo in bagno per rinfrescarmi.Entro in bagno, e a stento riesco a mantenermi in equilibrio, per sostenermi mi appoggio ad un lavandino e mi bagno lentamente la faccia, alzo lo sguardo e mi specchio. Ho il viso pallido e l'acqua che bagna la faccia si mescola alle numerosissime goccioline di sudore. Ad un tratto le due porte del bagno si aprono, mi giro e vedo con sollievo che è Adam, vedendomi in queste condizioni si avvicina con evidente preoccupazione.
"Ehi Kevin tutto bene?",
con un filo di voce dico:"Non proprio!", per non farmi vedere in che condizioni pietose sto, faccio per andare all'uscita, ma appena mi stacco dal lavandino perdo l'equilibrio, fortunatamente Adam mi prende a volo. "Ehi Kevin, mi senti? Come stai?", mi scuote un pò, ma gli unici suoni che riesco a pronunciare sono solo dei piccoli mugolii.
Improvvisamente sento le porte del bagno sbattere, segno che sta entrando nel bagno un altro ragazzo, "coglione cosa sta succedendo qui?", quella voce, la riconoscerei tra miglioni di altre. È Armando, non può essere che lui. "Non sono cose che ti riguardano" dice Adam con disprezzo, "Stronzetto non voglio ripeterlo un'altra volta, cosa gli è successo? ", "secondo te?" ribatte ironico, "Vai a chiedere aiuto, resterò io qui con lui", "Ma anche no!! Te lo puoi scordare che lascio Kevin da solo con te!", "Ti ho detto di andare!! Prima che ti spacco la faccia", dice prepotentemente , io lo sento chiaramente, in altre circostanze mi avrebbe dato fastidio il suo atteggiamento ma in quell' istante era quasi dolce.
Adam gli lancia un occhiataccia poi mi guarda e vedendo le mie condizioni pietose, mi lascia delicatamente e si avvia di corsa verso l'infermeria.
Le porte si chiudono e Armando si avvicina e si inginocchia verso di me."Ehi piccoletto come stai?", mi dice con tono premuroso toccandomi il viso, io non riesco a parlare, "Mi dispiace così tanto, lo so che è tutta colpa mia. Quanto vorrei prenderti e portarti via da questa scuola, da questa città e vivere insieme felici. Ti amo così tanto Kevin", io apro gli occhi lo fisso e lui fissa me, " t- ti..amo anch'io", a sentirmi pronunciare quelle parole, i suoi occhi s'illuminano, i suoi bellissimi occhi color nero, si avvicina a me e mi bacia, un bacio così bello e dolce, un bacio capace di alleviare ogni mia sofferenza quasi come se fosse medicina. Nel bel mezzo del bacio le dannate porte del bagno si aprono mostrandoci un Adam paonazzo "scus- ate" , anche noi arrossiamo o almeno io mentre Armando si limita solo a guardarlo storto. Dopo diversi minuti imbarazzanti vediamo l'infermiera entrare frettolosamente, una donna alta su per giù 1,70 m, con capelli biondi lunghi e occhi azzurri e con sempre una gomma da masticare in bocca, sembrava una barbie ma a contrario dell'originale si vedeva che era molto intelligente.
Mi misura la pressione e con tono autoritario ordina ai due mori di portarmi in infermeria.Per tutto il tempo Armando mi tiene la mano finchè non arriva mio padre per portarmi via, ma prima di portarmi a casa si ferma a parlare con l'infermiera. Armando vedendo mio padre mi lascia la mano e mi pone un delicato bacio sulla fronte e prima di andare mi sussurra:" Ti prometto che da ora in poi nessuno, compreso me, ti prenderà in giro. Guarisci presto tesoro mio", mi lancia un'ultima occhiata ed esce dalla stanza.
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~ALWAYS~
RomanceCosa succederebbe se due anime appartenenti a due mondi completamente diversi si incontrassero? Questa è la storia di due ragazzi, Kevin e Armando, che dovranno affrontare diverse peripezie per essere felici insieme. [PUBBLICAZIONE OGNI LUNEDÌ]