CAPITOLO 11

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SBADATAGINE

Avete presente quando si è davvero felici? insomma ho un fidanzato, degli amici e sono il migliore della classe.
Ma si sa le cose belle durano poco, e se in un primo momento ti senti felice, poi arriva la tempesta che spazza tutto.
Sta mattina andando a scuola ho incrociato la professoressa di italiano, che mi ha riferito che l'unico progetto che ancora doveva essere consegnato era il mio e quello di Armando.
Dopo scuola, poso velocemente lo zaino a terra e mi fiondo subito nella mia stanza.
Ho il cuore a mille. Perchè ogni volta che ho a che fare con lui pare che mi stia suicidando?
Compongo quei maledetti numeri, che conosco a memoria, e dopo pochi minuti mi risponde una voce femminile.
"PRONTO", il mio cuore quasi minaccia di uscirmi dal petto, e l'ansia e la curiosità si mischiano al terrore, infine prendo le mie poche briciole di coraggio e con una voce stridula rispondo.
"Buona sera, con chi parlo?"
"Salve sono Miriam la fidanzata di Armando", okay, spero che sia uno scherzo, oddio non sento più le gambe e sento una morsa allo stomaco.
Dopo diversi secondi di silenzio totale, la vocina odiosa ricomincia a parlare.
"Scusami sei ancora in linea?"
"Si..si mi potresti passare Armando?"
"Certo aspetta solo un'attimo", dopo diversi minuti risponde una voce fin troppo familiare, ormai la rabbia prende il sopravvento.
"Ciao sono Kevin, dobbiamo continuare quel progetto insieme. Ti aspetto domani alle 15:30 a casa mia. Comuque simpatica la tua fidanzatina", lui non risponde, odio quando fa così, e riattaco senza pensarci due volte.
Incomincio a piangere.
La sua sola voce mi fa questo effetto? ma devo dimenticarlo, ora sono fidanzato e non posso minimamente dedicare spazio a quell'ipocrita insensebile.
La giornata passa velocemente, e dato che stasera sono solo a casa decido di chiamare Cory per stare un pò insieme.
Lui arriva subito e fortunatamente non nota il mio stato pietoso. Più tardi decidiamo di vedere un film Horror, solitamente quest'ultimi dovrebbero suscitare terrore e paura, ma questa sera non può far altro che provocarmi grandi risate. Cory è letteralmente terrorizzato, e quando ci sono scene sanguinose inizia ad urlare e ad inplorare di togliere il film.
"Benedetto il signore Kevin, togli subito questo fottuto film"
"Ma dai Cory è solo uno stupido film", è inevitabile scoppiare a ridere. Infine mi arrendo e ordiniamo cibo cinese e verso mezza notte ci addormentiamo l'uno accanto all'altro.

~

La mattina seguente, a svegliarmi è quella stupida sveglia. Vorrei aver avuto la possibilità di fucilare colui che ha inventato questa atroce tortura. Mi alzo con difficolta e mi siedo sul bordo del letto, mi stiracchio gli occhi e spengo la sveglia per evitare che Cory si svegli. Mi vesto e filo in bagno per lavarmi la faccia e rientro in stanza per mettere le mie adorate converse.
Faccio per uscire, ma mi trattengo a fissare il mio dolce Cory, devo ammettere che è davvero sexy con quei capelli spettinati e quel fisico asciutto ma ben muscoloso. Proprio quando sto per girare la maniglia, noto con piacere che si sta svegliando, si stiracchia e quando apre gli occhi nota subito che lo sto fissando.
"Lo so che sono bello, però!!", dice con un sorriso beffardo.
"Ma guarda un pò, ci siamo svegliati vanitosi stamattina", fingendo un tono scocciato, ma il suo sorriso tremendamente sexy mi fa addorcire e gli poso un bacio sulla bocca. Quando si alza, i miei occhi non possono far altro che notare la grossa erezione. Divento paonazzo ma lui non é per niente in imbarazzo e sorridendomi mi dice:
"Tesoro non essere in imbarazzo è la nostra alchimia sessuale", io scoppio a ridere:"Alchimia cosa?", chiedo continuando a ridere, lui assume un aria da sapientone e con aria convinta dice: "Sì pasticcino, sei così sexy di primo mattino che non posso non eccitarmi", io arrossisco e lui spegnendo la tensione mi posa un delicato bacio sulla guancia.
Facciamo colazione al bar sotto casa, poi se ne va a svolgere alcune commissioni con i suoi genitori.
La mattina vola e alla fine arriva l'orario tanto atteso, e in me incomincia a muoversi una certa ansia, come una nave al centro di una tempesta. Suona la campanella ed io mi precipito ad aprire la porta. Quando alzo lo sguardo per vederlo, noto che è molto cambiato dall'ultima volta che l'ho visto, ora non sembra più un punk buio e tenebroso, ora il suo aspetto è più casual e a me piace moltissimo se devo essere sincero. Ovviamente il suo carattere è rimasto sempre lo stesso, con la solita strafottenza entra in casa e si siede sul divano bianco in salotto a gambe aperte, giuro che non lo sopporto proprio quando fa così, ma se devo essere totalmente sincero è stata una di questi suoi comportamenti che mi ha spinto a provare dei sentimenti nei suoi confronti.
A riportarmi alla realtà è la sua voce, delicata ma allo stesso tempo profonda.
"Avevo pensato di trattare come tema la legalità. Che ne pensi?", mi sorprende la sua decisione, dato che lui non è esattamente l'emblema della legalità, io nonstante ciò annuisco come un babbeo. Passiamo l'intero pomeriggio a fare ricerche e a disegnare stupidi disegnini riguardanti le regole sociali, poi all'improvviso mi dice:"Senti io devo andare, mi sta aspettando Miriam", a sentir pronunciare quelle paroli mi sale una rabbia indescrivibile e con aria indifferente gli rispondo con un semplice "okay, fai come vuoi!", poi lui con espressione neutrale, prende la sua giacca ed esce dalla casa. Sono incazzato nero, non faccio altro a che pensare a quel imbecille. Dopo un pò noto che ha dimenticato il suo quaderno di Storia, in un primo momento sono cosí incazzato che non me ne importa, poi il desiderio di rivederlo prende il sopravvento di casa, esco dal portone e incomincio a correre finchè non lo raggiungo. Quando intravedo la sua sagoma gli urlo contro, sperando di non averlo confuso con un'altra persona, e lui girandosi, rimane per una frazione di secondo stupito, lo raggiungo e quando siamo vicini, gli spunta quello stupido sorrisetto irritante, ed io incazzato nero gli dico:"Cazzo mi ridi, tieni hai dimenticato questo", gli mostro il quadrno, lui mi guarda e mi prende l'oggetto da mano, poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra delicatamente:" Grazie tesoro", e dopodichè mi posa un bacio sulla guancia. Io rimango immobile come un fesso, passandomi la mano sulla guancia, rimango a fissarlo mentre si allontana sempre di più finchè non scompare in un vicoletto più avanti.

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