~ALWAYS~

CAPITOLO 13

COME ON, LET'S GO OUT!!

Fortunatamente la settimana è finita in fretta, è paradossale come possa amare ma nello stesso tempo odiare il fine settimana. In realtà odio profondamente il sabato sera, tutti escono, tutti si divertono, tutti tranne me. Così per l'ennesima volta mi tocca rifare la stessa maratona di serie Tv di sempre.

Improvvisamente suonano alla porta, dovrebbe essere il fattorino delle pizze. Questa sera i miei genitori sono usciti e mio fratello è partito per il weekend con la sua ragazza, e quindi mi ritrovo da solo e dato che sono incapace di cucinare ho dovuto ordinare una pizza. Molto lentamente mi alzo dal letto e mi avvio alla porta. Prima di aprirla guardo dallo spioncello e con mia grande sorpresa mi accorgo che non è il pizzaiolo bensì Cory. Vado in paranoia e grido subito " Un attimo", per poi scappare nella mia stanza a vestirmi. Indosso un jeans skinny ed un maglione grigio, e metto le mie Vans e corro subito ad aprire la porta. Con un enorme sorriso smagliante Cory mi saluta, "Hey, come stai?", mi dice con la sua solita timidezza, "bene dai!! ma toglimi una curiosità cosa ci fai qui?", "Volevo solo vederti" dice con voce sincera, la sua voce è così tremendamente dolce che solo a sentirla mi assalgono i sensi di colpa per averlo tradito. Non si merita tutto questo, lui è dolce, premuroso e comprensibile. Glielo devo dire, è la cosa più giusta da fare.

"Ah si?", dico con una nota di tristezza, lui fortunatamente non se ne accorge e si limita solo ad annuire, dopo diversi imbarazzanti minuti mi accorgo che sono sull'uscio della porta e lui sta fuori a congelare, quindi con un cenno della mano lo invito ad entrare. Ci accomodiamo nel salone e decidiamo di vedere un film alla tv. Sento così tanta tensione nell'aria, che mi sento in dovere di rompere un pò il ghiaccio, "ehi che dici se mangi qui? Ho ordinato una pizza, mi basta richiamare per ordinarne un'altra. Che ne dici?", sentendo quelle parole il sorriso del ragazzo si accese, "Certo con molto piacere, ma che ne dici se andiamo a mangiarla fuori, la pizza?" non so cosa fare e detto sinceramente non ho così tanta voglia di uscire, così dico: "ma ho ordinato e poi non ho voglia di uscire", lui non demorde e continua ad insistere "su dai possiamo anche disdire l'ordinazione, usciamo divertiamoci!!", infine mi lascio convincere e ci dirigiamo verso un ristorante a tre isolati da casa mia.

La serata passa nei miglior modo possibile, ma sempre con un peso nello stomaco, glielo devo dire, prima che sia troppo tardi. Mentre camminiamo per la strada di ritorno incomincio a parlare: "Cory io devo dirti una cosa molto importante" dico con voce ferma, "dimmi tutto tesoro!!" dice con un sorriso smagliante in faccia, la voce ferma che avevo fino a poco tempo fa ora si è ridotta ad un barbettio, " I- io ti ho tra- dito" dico con voce spezzata, come un fulmine a ciel sereno l'espressione serena e pagata del ragazzo si tramuta in un' espressione triste ma soprattutto delusa.
" I- io devo andare" dice con le lacrime agli occhi e incomincia a correre verso la direzione opposta da quella che avevamo preso. Stranamente mi sento bene ma sono davvero dispiaciuto per Cory.
Mentre sto camminando per andare a casa, sento qualcuno chiamarmi per nome, una voce così famigliare e quando mi giro rimango al dir poco sbalordito nel vedere che è Rosy, la mia migliore amica o meglio la mia ex migliore amica.
"Cosa vuoi?" dico irritato, "Volevo solo parlarti", mi viene quasi da ridere sentendo quelle parole " ma fammi il piacere!! Sei così popolare che ora hai un intero gruppo di oche giulive a tua disposizione, e tu vuoi parlare con me? Mi dispiace ma io non sono la ruota di scorta di nessuno!!", finita la frase mi giro e proseguo la strada di ritorno, lasciando la ragazza da sola.

Arrivato a casa entro, sbattendomi la porta dietro. Ma chi si crede di essere? Dopo avermi snobbato per settimane si rovolge di nuovo a me dicendomi "Ti devo parlare", ma che sono una specie di psicologo o cosa? Ne ho abbastanza di queste stupide persone che non capiscono un cazzo.
Entro nella mia stanza mi spoglio rimanendo solo in boxer mi sdraio sul mio letto e cerco di addormentarmi, ma non ci riesco la rabbia è troppa e sento freddo come se stessi in un freezer. Infine mi addormento verso le 3:00 del mattino con addosso sempre questo freddo graciale che mi gela le vene.